Missione compiuta. Contro ogni previsione, a dispetto di ogni pronostico della vigilia, la Juventus pareggia 1-1 a Madrid contro il Real e prenota un posto per la finalissima di Berlino del prossimo 6 giugno. La determinazione , la grinta, la fame di vittoria della squadra di Allegri ha avuto il sopravvento sulle ambizioni dei quotatissimi “blancos”. I bianconeri proseguono inesorabilmente nel loro sogno, quello cullato passo dopo passo di tornare ad alzare al cielo la coppa dalle grande orecchie, trofeo che latita dalla bacheca juventina dal lontano 1996.
Il banco di prova del “Santiago Bernabeu” è stato un esame di laurea superato brillantemente dagli uomini di mister Allegri. I bianconeri con vigoria e carattere hanno dimostrato agli occhi di tutti di meritare di entrare a far parte dell’olimpo del calcio europeo e l’atto finale contro il Barcellona sarà l’ultimo viatico verso un trionfo non previsto ad inizio stagione.
La partita di ieri sera disputata al cospetto di uno stadio completamente esaurito in ogni ordine di posto e con una temperatura alquanto tropicale, ha visto una Juventus scendere in campo a viso aperto e nei primi dieci minuti dimostrare grande personalità nel voler aggredire l’avversario. Poi le “merengues” hanno cominciato a prendere piede, le loro avanzate sono state più frequenti fino a trovare il calcio di rigore, causato da un fallo ingenuo di Chiellini su James Rodriguez. Dagli undici metri Cristiano Ronaldo è un cecchino infallibile e mette a segno il suo settantasettesimo goal in Champions League, eguagliando il record di Messi.
La squadra di Carlo Ancelotti prende coraggio e con Cristiano Ronaldo e poi con Benzema mettono sugli scudi Gigi Buffon, abile a difendere la porta dei bianconeri. Nei primi quarantacinque minuti la Juventus è apparsa timida, in balia dell’avversario, con una convinzione meno evidente rispetto al match di andata.
Nella ripresa la musica cambia radicalmente, è la squadra di Allegri a farsi subito pericolosa con Marchisio che dal limite dell’area mette i brividi a Casillas. Il grande momento però arriva al 67’ minuto quando su azione di calcio di punizione battuto da Pirlo, è Pogba a raccogliere di testa il cross e mettere al centro dell’area un pallone che Morata è abile a stoppare di petto , portarselo sul sinistro e a trafiggere l’estremo difensore spagnolo. Cala il silenzio al “Bernabeu”, Morata non esulta in rispetto della sua ex squadra, ma la gioia del popolo juventino presente a Madrid è alle stelle.
Ancelotti inserisce in campo il “chicharito “Hernandez per dare quella spinta in più in avanti e nel forcing finale madridista è Bale a strozzare l’urlo in gola dei tifosi “blancos” con un colpo di testa che si spegne di poco alto sulla traversa. La Juve agisce di ripartenza ed è Marchisio a sciupare un’occasione d’oro per chiudere il match quando a tu per tu con Casillas si fa ipnotizzare dal numero uno delle “merengues”.
L’arbitro svedese Eriksson concede quattro minuti di recupero, gli occhi dei tifosi del Real sono pieni di lacrime in quanto la clamorosa eliminazione appare sempre più ad un passo e al triplice fischio finale esplode la gioia bianconera.
La Juventus conquista l’ottava finale di Champions della sua storia, a Berlino affronterà il Barcellona spumeggiante di Messi, Neymar e Suarez. Anche contro i blaugrana , i bianconeri non saranno affatto favoriti ma questa cavalcata sorprendente prosegue ed oramai sognare ad occhi aperti è possibile.
Allegri ai microfoni dei giornalisti elogia il suo gruppo che nella doppia sfida proibitiva con il Real Madrid ha meritato nettamente di passare il turno. Ora la concentrazione sarà rivolta prima alla finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo contro la Lazio e poi si focalizzerà sulla finalissima contro il Barca, affinché l’ipotesi “triplete” possa concretizzarsi.
Il capitano dalle mille battaglie, Gigi Buffon, appare molto emozionato, forse lui più di tutti gli altri sentiva la pressione di questo match. La Champions è il trofeo che manca nel suo palmares personale, ed ora che è davvero ad un passo non vuole lasciarsela scappare.
Per il calcio italiano e non solo per la Juventus, la serata del 13 maggio sarà ricordata come il grande ritorno nel calcio che conta sovvertendo prepotentemente ogni pronostico o previsione.