Se c’è una cosa che la quinta edizione di The Voice Senior ci ha insegnato, è che il vero talento non ha età e che le voci più autentiche spesso maturano come il miglior vino barricato! Patrizia Conte, splendida 61enne tarantina, ha appena scritto il capitolo più emozionante della sua carriera musicale vincendo il talent show condotto da Antonella Clerici lo scorso 11 aprile. Ma ciò che rende la sua vittoria così speciale è il percorso incredibile che l’ha portata fino a questo trionfo tardivo nel mainstream televisivo, dopo decenni passati a brillare nell’ombra del panorama jazz italiano.
Con un timbro vocale che unisce la profondità del contralto alla morbidezza vellutata delle grandi interpreti soul-jazz, Patrizia ha conquistato non solo il pubblico ma anche il suo coach Gigi D’Alessio, dimostrando come le tecniche vocali raffinate del jazz possano essere applicate con naturalezza anche al repertorio più mainstream. La sua estensione vocale notevole e il controllo impeccabile del vibrato sono il risultato di anni di studio al Conservatorio Statale di Musica Paisiello di Taranto e di innumerevoli serate nei club jazz, esperienze che hanno forgiato una musicalità rara e preziosa. “La musica mi ha dato, ma mi ha anche preso tanto. Per stare con lei, ho fatto tanti sacrifici”, ha confessato durante il programma, rivelando come la sua dedizione all’arte l’abbia spesso portata lontano dalla sua città natale.
Quello che molti non sanno è che Patrizia, nonostante le sue straordinarie doti canore, ha sempre combattuto contro una timidezza paralizzante che l’ha tenuta lontana dalle luci dei riflettori. Un paradosso interessante per una performer con una tale padronanza scenica e dinamica interpretativa. È stato proprio The Voice Senior a permetterle di superare quel timore di “apparire” che l’aveva confinata per troppo tempo ai margini del grande pubblico, nonostante collaborazioni prestigiose con artisti del calibro di Tullio De Piscopo, Jimmy Owens e Bobby Durham. Una sorta di rinascita artistica in piena regola, coronata dalla firma con Warner Music Italia per la pubblicazione del suo primo brano inedito dopo una vita da interprete.
Una carriera nell’ombra: dal sud al tempio del jazz milanese
La carriera di Patrizia è un perfetto esempio di come i percorsi musicali più interessanti spesso si sviluppino lontano dai circuiti commerciali più battuti. Dopo le prime esperienze nella sua Taranto, dove un chitarrista la incoraggiò a esibirsi alla Festa dell’Unità locale (il suo vero debutto live significativo), nel 1991 ha fatto il grande salto trasferendosi a Milano, vera capitale del jazz italiano. Qui ha iniziato a collaborare con alcuni dei nomi più importanti della scena, affinando ulteriormente il suo fraseggio e la sua interpretazione dei classici.
Ciò che colpisce del suo approccio vocale è la perfetta fusione tra la tecnica jazzistica (con le sue complesse strutture armoniche e l’uso sapiente dell’improvvisazione) e una naturale tendenza alla comunicazione emotiva diretta, elemento che l’ha certamente aiutata nella competizione televisiva. La sua timbrica calda e avvolgente si adatta perfettamente sia agli standard jazz che alle ballad più melodiche, dimostrando una versatilità rara anche tra i professionisti più navigati.
L’insegnante delle star: quando il talento forma altro talento
Un altro aspetto affascinante della carriera di Patrizia è la sua attività di vocal coach che l’ha portata a lavorare con artiste affermate come Paola & Chiara, Roberta Faccani e Bianca Atzei. Questa capacità di trasmettere la propria conoscenza musicale rivela una consapevolezza tecnica non comune e una profonda comprensione dei meccanismi della voce come strumento.
“Quando canto mi sento a casa mia”, ha dichiarato Patrizia in un’intervista, rivelando anche una delle sue più profonde motivazioni: “Mi piacerebbe lasciare un segno, musicalmente parlando, perché la vita mi fa paura. Mi fa paura la morte, e mi fa paura essere dimenticata”. Parole che risuonano ancora più potenti dopo la sua vittoria, salutata dal suo coach Gigi D’Alessio con un semplice ma significativo: “Te lo sei meritato”.
E tu, hai seguito il percorso di Patrizia a The Voice Senior? Pensi che il suo background nel jazz le abbia dato un vantaggio rispetto agli altri concorrenti? E soprattutto, sei curioso di ascoltare il suo primo inedito con Warner Music Italia? Raccontaci la tua opinione nei commenti, siamo curiosi di sapere se anche tu sei rimasto conquistato dalla voce e dalla storia di questa straordinaria artista che ha finalmente trovato il suo momento di gloria!