Il mondo cinematografico sta già rumoreggiando e non è per i motivi che ti aspetteresti! L’annuncio del casting di Jenna Ortega e Robert De Niro nel nuovo film di David O. Russell intitolato “Shutout” ha scatenato una tempesta di reazioni contrastanti sui social media e tra gli addetti ai lavori. La notizia, che dovrebbe essere celebrata come l’incontro tra una delle giovani attrici più promettenti della Generazione Z e una leggenda vivente del cinema, è invece al centro di un acceso dibattito sulla cultura della cancellazione e sulla persistente capacità di alcuni registi controversi di continuare a lavorare nell’industria nonostante le accuse di comportamenti inappropriati. Il film, prodotto da RK Films e Black Bear, racconta la storia di Jake Kejeune (De Niro), uno degli ultimi maestri di un’arte in via di estinzione: il giocatore d’azzardo di biliardo. Dopo aver vissuto alti e bassi nei fumosi retrobottega, Jake incontra Mia (Ortega), una giovane prodigio il cui talento grezzo e elettrizzante riaccende una fiamma che credeva estinta da tempo. Riconoscendo una rara opportunità di plasmare una leggenda, Jake prende Mia sotto la sua ala, affinando i suoi istinti e perfezionando il suo dono naturale. Un pitch narrativo che ricorda immediatamente ai cinefili “Il colore dei soldi” di Martin Scorsese, dove Paul Newman interpreta un anziano giocatore di biliardo che fa da mentore a un giovane Tom Cruise. Questa somiglianza ha portato molti a chiedersi se Russell stia semplicemente creando una versione derivativa di un film già esistente, aggiungendo solo il twist di avere una giovane donna come protagonista invece di un uomo.
Un regista controverso che continua a lavorare
La parte più sorprendente di questo annuncio non è tanto il progetto in sé, quanto il fatto che David O. Russell continui a ricevere finanziamenti e star di alto profilo per i suoi film, nonostante la sua reputazione problematica all’interno dell’industria. Sul forum online ONTD (Oh No They Didn’t), gli utenti hanno espresso indignazione e confusione riguardo alla decisione di Ortega e De Niro di lavorare con il regista. Un utente ha scritto: “Chiunque lavori con DOR dopo che sono uscite le notizie su sua nipote merita giustamente di essere giudicato”, riferendosi a controverse accuse personali contro il regista. Altri hanno commentato: “Perché DOR continua a ricevere lavoro?” e “Perché le persone continuano a lavorare con quell’abusatore?”.
La perplessità è ulteriormente amplificata dal fatto che gli ultimi film di Russell non hanno riscosso particolare successo né di critica né di pubblico. Come fa notare un utente: “I suoi ultimi film non erano nemmeno buoni e non hanno ottenuto alcun riconoscimento ai premi”. Questo fa pensare che, nonostante Hollywood parli spesso di cambiamento e maggiore responsabilità, le dinamiche di potere tradizionali rimangano intatte. Come ha affermato un commentatore: “La cultura della cancellazione non esiste davvero se DOR ha ancora una carriera”.
Le reazioni alle scelte di casting
Le reazioni al casting di Jenna Ortega sono state particolarmente accese. L’attrice, diventata una sensation della Gen Z grazie al suo ruolo nella serie “Wednesday” e nei recenti film “Scream” e “Beetlejuice Beetlejuice”, ha lasciato perplessi molti fan con questa scelta di carriera. Un utente ha scritto: “Non capisco la sua carriera ed entrambi [Ortega e De Niro] dovrebbero vergognarsi di lavorare con DOR”. Un altro ha aggiunto: “Lavorare con DOR nel 2025 è pazzesco, ma è ancora più pazzesco che questi due siano disposti a farlo”.
Quanto a Robert De Niro, la sua decisione di collaborare nuovamente con Russell (hanno già lavorato insieme in “Joy” e “Silver Linings Playbook”) è stata vista da alcuni come particolarmente deludente data la sua statura e esperienza nell’industria.
“Shutout” sarà prodotto da Russell, RK Films’ Joe Roth e Jeff Kirschenbaum, e Mark Bomback. Black Bear presenterà il progetto agli acquirenti internazionali al prossimo Mercato del Film di Cannes, mentre CAA Media Finance gestirà i diritti per gli Stati Uniti.
E tu, cosa ne pensi di questa controversa collaborazione? Credi che il talento artistico debba essere separato dalle azioni personali di un regista, o pensi che le star dovrebbero essere più selettive riguardo a con chi scelgono di lavorare? Il film ti sembra un’idea originale o una semplice rivisitazione de “Il colore dei soldi” con un cast diverso? Condividi la tua opinione nei commenti!