Hai presente quel momento in cui rivedi “Labyrinth – Dove tutto è possibile”, il classico fantasy del 1986 con l’indimenticabile David Bowie nei panni di Jareth il Re dei Goblin, e pensi: “E se ne facessero un seguito?” Bene, mettiti comodo, perché sembra che il tuo desiderio possa avverarsi. Da tempo si rincorrono voci su un nuovo progetto ambientato nello stesso universo, ma ora si fa sempre più insistente il rumor di un cambio di rotta: Robert Eggers, regista di “Nosferatu” (2023), “The Witch” e “The Lighthouse”, potrebbe essere in trattativa per dirigere un sequel di “Labyrinth – Dove tutto è possibile”. Preparati a scoprire tutti i dettagli che stanno infiammando il mondo del cinema!
Il progetto sequel: una storia travagliata
Le prime indiscrezioni su un ritorno del labirinto magico circolano già dal 2016, con l’idea di realizzare un secondo capitolo dedicato all’universo creato da Jim Henson. La sceneggiatura, a un certo punto, sembrava affidata a Nicole Perlman (co-autrice di “Guardiani della Galassia”), ma successivamente si è parlato di Fede Álvarez, il regista di “Man in the Dark (Don’t Breathe)”, pronto a prendere in mano la situazione. Poi, nel 2020, ecco un nuovo ribaltone: Álvarez abbandona il progetto e subentra Scott Derrickson, autore di “Doctor Strange”.
La produzione sembrava avviata, con la figlia di Jim Henson, Lisa, tra i produttori, mentre Jennifer Connelly (la Sarah originale) era in discussione per tornare in qualche modo sul set. Quasi come se qualcuno avesse lanciato un incantesimo di confusione, il progetto ha continuato a cambiare rotta: registi che entrano, registi che escono, sceneggiature che si riscrivono. Ora la bomba: Robert Eggers potrebbe essere il nuovo capitano di questa nave.
Robert Eggers: da “Nosferatu” al labirinto
Appena reduce dal suo “Nosferatu” (in arrivo a breve anche in Italia), il regista Robert Eggers è noto per il suo approccio oscuro, carico di tensione e dal tocco gotico. Lo abbiamo visto in “The Witch” (2015) e “The Lighthouse” (2019), dove ha giocato con atmosfere inquietanti e un’estetica vintage da pelle d’oca. Per non parlare di “The Northman” (2022), un’epopea vichinga che ha dimostrato la sua abilità nel gestire produzioni di ampio respiro.
Se questo rumor fosse confermato, possiamo aspettarci un “Labyrinth 2” dai toni decisamente più sinistri e visionari rispetto all’originale. Del resto, il classico di Jim Henson miscelava fantasia e musica pop (con Bowie a fare da re assoluto), mentre Eggers potrebbe portare un’impronta più cupa e onirica. Sarebbe un interessante esperimento di contaminazione tra fiaba e orrore psicologico, non trovi?
Alexander Skarsgård come Jareth?
A rendere ancora più succosa la notizia è la voce secondo cui Alexander Skarsgård (noto per “Big Little Lies – Piccole grandi bugie” e “Succession”, nonché presente in “The Northman” di Eggers) sarebbe il candidato numero uno per ereditare il ruolo di Jareth. Un’eredità, va detto, pesantissima: chiunque si ritrovi a interpretare il Re dei Goblin dopo David Bowie dovrà fare i conti con un’icona musicale e cinematografica. Ma Skarsgård, grazie al suo carisma e alla sua presenza scenica, potrebbe regalare una performance intrigante, magari reinventando il personaggio in chiave più oscura.
La produzione: un mix esplosivo
Secondo i soliti bene informati, Lisa Henson (figlia di Jim) dovrebbe mantenere il ruolo di produttrice, affiancata nientemeno che da Chris Columbus, regista di “Mamma, ho perso l’aereo” e “Harry Potter e la pietra filosofale”. Se confermato, avremmo un cocktail di menti davvero variegate: l’eredità dei Muppet unita all’esperienza di Columbus nei blockbuster per famiglie, mescolata con il tocco gotico di Eggers e la penna dello sceneggiatore islandese Sjón, che aveva già collaborato con Eggers in “The Northman”.
Immagina un labirinto popolato di creature fantasmagoriche, con una direzione artistica che unisce la vena fiabesca di Henson a una cupa intensità stile “The Lighthouse”. Se anche solo la metà di questi ingredienti finiscono in pentola, potremmo trovarci di fronte a un sequel pronto a diventare un cult.
I dubbi e le speranze dei fan
Naturalmente, “Labyrinth – Dove tutto è possibile” è un titolo amatissimo e i fan più nostalgici temono che un sequel possa rovinare la magia. Siamo abituati a riserve quando si toccano i classici degli anni ’80: chi avrebbe voglia di vedere un “Labyrinth” senza David Bowie? Eppure, l’idea di rilanciare quell’universo può accendere la curiosità di molte persone, soprattutto se il progetto dovesse assumere i contorni di un omaggio rispettoso, ma coraggioso nell’esplorare nuovi orizzonti narrativi.
L’uscita di “Nosferatu” e le conferme che attendiamo
Nel frattempo, l’ultima fatica di Eggers, “Nosferatu”, è attesa prossimamente nelle sale italiane (ha già debuttato negli Stati Uniti). Il film, remake del classico muto del 1922 ispirato a “Dracula” di Bram Stoker, vede nel cast Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson ed Emma Corrin. Se “Nosferatu” confermerà la potenza registica di Eggers, le aspettative su questo presunto “Labyrinth 2” schizzeranno alle stelle.
Al momento, è doveroso specificare che nessuno degli studios coinvolti ha ancora confermato ufficialmente il cambio di direzione. Ma le voci di corridoio sono sempre più insistenti, e in genere quando c’è così tanto fumo, un po’ di arrosto c’è davvero.
E tu, come ti senti all’idea di un ritorno a “Labyrinth – Dove tutto è possibile” per mano di Robert Eggers? Ti piacerebbe vedere Alexander Skarsgård con il ruolo di Jareth o preferiresti una strada completamente nuova? Raccontacelo nei commenti: la community di Wonder Channel è curiosa di conoscere la tua opinione!