La Lazio a valanga sul malcapitato Crotone
Nel lunch match della diciottesima giornata di serie A la Lazio annichilisce il Crotone con un perentorio ed ineccepibile 4-0. I biancocelesti a seguito di questa vittoria si issano a quota trentasei in classifica, al quinto posto, con una gara ancora da recuperare, ossia quella contro l’Udinese, il prossimo 24 gennaio. I capitolini tornano al successo tra le proprie mura amiche, dopo l’ultimo trionfo datato 22 ottobre, in occasione della vittoria contro il Cagliari per 3-1. Tra l’altro è stata la giornata del ritorno al goal, in un match casalingo, di Ciro Immobile che non timbrava il cartellino proprio da quella gara con i sardi.
I calabresi, invece, restano inchiodati a quota quindici, al terzultimo posto in coabitazione con la Spal. I pitagorici sotto la gestione Zenga hanno inanellato due ko esterni ed un solo successo allo Scida, mentre per quanto concerne il rendimento lontano dalla propria terra, quella contro la Lazio è stata la settima sconfitta su nove gare disputate: uno score che testimonia la fragilità dei rossoblù, al momento incapaci di impensierire gli avversari che affrontano in trasferta. Riavvolgendo il nastro della gara, nella prima frazione non c’è molto da segnalare se non un tentativo di Luis Alberto, piuttosto insidioso, prontamente neutralizzato da Cordaz, a cui va aggiunto un cross dalla bandierina battuto proprio dallo spagnolo che ha creato più di qualche patema alla difesa rossoblù.
Nella ripresa, invece, si scatena la Lazio che prende consapevolezza dei propri mezzi e della superiorità tecnica e qualitativa rispetto al Crotone, a tal punto da mettere la freccia al 56’ grazie ad un’azione personale, lungo la corsia di sinistra di Immobile, il quale sfuggito via ad Ajeti appoggia a centro area per Lukaku che non deve far altro che spedire la sfera in fondo al sacco. Per l’esterno sinistro belga è la prima rete in questo campionato. Gli ospiti subiscono il colpo, stentando a reagire. Addirittura sono i biancocelesti a sfiorare il bis con Immobile, il cui tiro a tu per tu con Cordaz termina di pochi centimetri a lato. Al 78’ giunge il raddoppio della Lazio con Immobile, abile e puntuale nello svettare di testa, a centro area, complice la difesa del Crotone decisamente rivedibile, su assist magistrale di Lulic. Per l’attaccante natio di Torre Annunziata è il goal numero sedici in questo campionato.
I pitagorici escono gradualmente di scena e i padroni di casa ne approfittano per triplicare, all’ 86’, con Lulic, implacabile nell’intercettare la sfera servitagli da Felipe Anderson, mettendo a sedere Ajeti, per poi scaraventarla al di là della linea di porta. Gloria anche per il centrocampista bosniaco al secondo centro in campionato. La banda di Zenga (ieri seduto in tribuna in quanto squalificato) perde completamente il bandolo della matassa lasciando ampie praterie ai biancocelesti che ne approfittano per l’ennesima volta, all’89’, con Felipe Anderson, chiamato ad un compito da ragazzi, nell’appoggiare in fondo al sacco, indisturbato, un passaggio pregevole dalla corsia di destra di Parolo. Per il numero dieci della Lazio è la prima rete in questo torneo. E’ questa l’ultima emozione di Lazio-Crotone, gara che dona rinnovata autostima ai biancocelesti, i quali possono lasciarsi dietro le spalle le recenti polemiche dettate da alcuni discussi arbitraggi, mentre per i calabresi occorrerà invertire la rotta, specialmente lontano dall’Ezio Scida, per non piombare pericolosamente ancora più giù in classifica, in piena bagarre per non retrocedere.
Ai microfoni dei giornalisti, queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore biancoceleste, Simone Inzaghi: “Avevamo davanti una squadra che ha fatto la partita che doveva fare,organizzata e attenta. Ci hanno concesso poco, avremmo dovuto sfruttare meglio quelle poche occasioni, trovato il vantaggio è stato più semplice. Ora pensiamo al quarto di finale di Coppa Italia con la Fiorentina, lavoreremo sia il 24 che il 25 per il match di Santo Stefano. Superata quella partita penseremo all’Inter, sarà una partita importante contro una squadra in salute”.
Tutt’altra disamina, invece, per Walter Zenga che non boccia completamente la prestazione dei suoi uomini: “Sembrerebbe una gara a senso unico, a guardare il risultato. Ma siamo stati in partita per ottanta minuti. Non mi fa piacere vedere questo atteggiamento: negli ultimi dieci minuti i ragazzi si sono lasciati andare e questo non deve succedere. Preferisco che la squadra giochi e cerchi di far goal, invece che parcheggiare l’autobus davanti la porta. Dobbiamo ripartire da quegli ottanta minuti fatti testa a testa con la Lazio e capire perché abbiamo preso tanti goal negli ultimi dieci minuti. Un allenatore quando arriva in corsa ha bisogno di tempo, almeno un paio di mesi per dare tutto. Non devo cercare un risultato ad effetto, ma la prestazione”.
Migliore del match- Lulic: Il bosniaco entra a gara in corso, al 65’, al posto di Milinkovic-Savic, e non perde tempo nel fornire un assist decisivo per Immobile oltre che a siglare la rete del momentaneo 3-0. Tuttofare.
Peggiore del match-Ajeti: Il difensore centrale dei rossoblù perde il confronto con Immobile in occasione della prima rete della Lazio, per poi crollare a terra sul gioco di gambe di Lulic nel 3-0 a favore di biancocelesti. Inconsistente.