Si è spento oggi all’età di 89 anni Robert Redford, l’icona del cinema americano che ha incarnato per decenni il sogno hollywoodiano. Ma c’è un film nella sua straordinaria carriera che ancora oggi divide il pubblico e che rappresenta forse la scelta più audace della sua filmografia: “Una proposta indecente” del 1993. Un’opera che ha fatto discutere per la sua premessa controversa e che nasconde dietro le quinte segreti sorprendenti che pochi conoscono.
Quando Adrian Lyne gli propose il ruolo di John Gage, il miliardario seduttore disposto a pagare un milione di dollari per una notte con la moglie di un altro uomo, Redford aveva già 57 anni e una reputazione costruita su personaggi romantici e nobili. Eppure accettò questa sfida, a patto di umanizzare il suo personaggio. Robert Redford accettò la parte di Gage alla condizione che il suo personaggio fosse modificato per essere meno malvagio. Non solo: rifiutò il compenso iniziale di 4 milioni di dollari in cambio di una percentuale sui profitti del film. Una scommessa che si rivelò vincente, considerando che la pellicola incassò oltre 266 milioni di dollari nel mondo.
I casting che avrebbero cambiato tutto
Ma il film che conosciamo oggi poteva essere completamente diverso. Il film era originariamente pensato come veicolo per Tom Cruise e Nicole Kidman, con Warren Beatty nel ruolo di John Gage. Immaginate: Cruise nel ruolo di David Murphy, Nicole Kidman come Diana e Warren Beatty come il miliardario seduttore. Una prospettiva che fa riflettere su quanto il cinema dipenda dalle piccole decisioni del destino.
Il ruolo di Robert Redford fu offerto a Val Kilmer, mentre quello di Demi Moore a Julia Roberts. Tom Cruise si ritirò dal progetto, secondo alcune speculazioni, perché la morale del film confliggeva con il suo coinvolgimento nella Chiesa di Scientology. Un aneddoto che ci racconta molto sui compromessi e le pressioni dell’industria cinematografica degli anni ’90.
Le lacrime vere di Demi Moore e i trucchi del regista
Sul set accaddero cose che nemmeno gli spettatori più attenti potrebbero immaginare. Le lacrime versate da Demi Moore nella toccante scena della “ragazza che se n’è andata”, in cui Gage descrive un incontro casuale del passato con una bella ragazza, sono genuine. Questa scena fu girata senza che la co-protagonista Moore sapesse nulla dei dialoghi di Redford, le fu semplicemente detto di ascoltare.
Un trucco registico che dimostra l’abilità di Lyne nel catturare emozioni autentiche. Non è l’unica curiosità tecnica: durante la scena dell’asta, Robert Redford continuava a perdere la sua battuta di uscita perché stava ascoltando le battute che l’asta presentatore Sir Billy Connolly stava dicendo.
La moneta truccata e il simbolismo nascosto
Uno degli elementi più affascinanti del film è la moneta portafortuna di Gage, che alla fine regala a Diana. Prima di separarsi, lui le dà la sua moneta portafortuna, che lei si rende conto essere a due teste. Un dettaglio che rivela il carattere manipolatorio del personaggio ma anche la sua vulnerabilità: anche i trucchi più sofisticati non possono comprare l’amore vero.
La scelta di questo simbolo cinematografico non è casuale. Rappresenta l’illusione del controllo che Gage pensa di avere sulla situazione, mentre in realtà anche lui sta giocando d’azzardo con i sentimenti.
Un successo commerciale contro la critica
Il film ricevette una risposta prevalentemente negativa dai critici per le forzature e le improbabilità della sua storia. Scatenò anche controversie, con le femministe che sostenevano che la premessa del film promuoveva la prostituzione e il trattamento delle donne come proprietà. Eppure il pubblico lo adorò, rendendolo il sesto film con i maggiori incassi del 1993.
Vinse tre Razzie Awards per peggior film (Sherry Lansing), peggiore sceneggiatura (Amy Holden Jones) e peggior attore non protagonista (Woody Harrelson). Paradossalmente, questi riconoscimenti “al contrario” contribuirono a cementare la fama del film come cult movie.
L’ultima volta di Redford nei panni del seduttore
“Una proposta indecente” rappresenta l’ultima volta che vedemmo Redford nei panni del galant’uomo affascinante capace di far perdere la testa alle donne. A 57 anni, l’attore dimostrò che il suo carisma era intatto, anche se molti critici notarono che il personaggio era “solo un’altra occasione per Redford di interpretare ancora una volta Jay Gatsby”.
Il film rimane un’opera divisiva ma indiscutibilmente memorabile. In un’epoca in cui i social media amplificano ogni dibattito morale, la premessa di Lyne sembra quasi profetica. Cosa faresti tu per un milione di dollari? È una domanda che continua a risuonare, trent’anni dopo.
Con la scomparsa di Robert Redford, perdiamo non solo un grande attore, ma anche un uomo che non aveva paura di sfidare le convenzioni e di esplorare i lati più oscuri dell’animo umano. “Una proposta indecente” rimarrà per sempre il suo esperimento più audace: il film che dimostrò come anche il più nobile degli eroi cinematografici potesse essere tentato dal lato oscuro.
Che ne pensi di questa scelta coraggiosa di Redford? Hai mai rivisto il film con occhi diversi dopo aver saputo tutti questi retroscena? Raccontacelo nei commenti qui sotto.




