Lucien Carr nasce il Primo Marzo del 1925 a New York, ma quando i genitori, Russell Carr e Marian Gratz, divorziano nel 1930, si trasferisce a St. Louis con la madre. È proprio da tale evento che la drammatica storia di Carr inizia inevitabilmente ad essere scritta.
L’incontro con Burroughs e Kammerer
Marian, la mamma di Carr, ha a St. Louis un caro amico, un individuo particolare, un po’ eccentrico; un letterato ricco e colto che accoglie ben presto il giovane e promettente Lucien nel suo gruppo di altrettanto folli e dirompenti scrittori. Il suo nome è William Burroughs.
Il tempo passa. Arriva l’estate del 1939, la prima guerra mondiale sta per scoppiare in tutto il suo orrore, ma Lucien ancora non lo sa, ed è solo uno spensierato ragazzino di quattordici anni. Ormai assiduo frequentatore del più adulto Burroughs, è proprio questi che un giorno gli parla di un suo amico sin dai tempi della scuola, una persona frizzante, esplosiva, una vera “anima della festa, privo di qualsiasi morale borghese“. È il leader del gruppo di giovani scrittori di cui Carr fa parte, solo che lui non lo sa, e non lo conosce ancora. Ma è facile rimediare. Burroughs lo invita a casa di questa fantomatica persona, che proprio quella sera ha indetto un circolo letterario presso la propria abitazione. È qui che Lucien lo incontra per la prima volta. Si chiama David Kammerer, ha 28 anni ed è un insegnante di inglese e un istruttore di educazione fisica presso la Washington University.
Come non rimanerne affascinati? È un uomo elegante, sicuro di sé, intelligente e colto, ancora meglio di quanto gli aveva descritto Burroughs. Ma è Kammerer che rimane ancora di più colpito da Lucien: un ragazzino così acerbo che mostra già una mente così acuta, un brillante giovane aitante, come lo descrive ben presto. E in qualche modo, di quel “giovane aitante”, Kammerer diventa una sorta di angelo custode: lo segue ovunque; ogni qualvolta Lucien cambia casa o facoltà lui è lì, pronto a sostenerlo. Arriva persino a lasciare il proprio lavoro di insegnante, per questo.
Lucien intanto cambia scuola dopo scuola, in alcuni casi in seguito ad eventi bizzarri: durante la sua carriera presso la University of Chicago mette ad esempio la testa nel forno della mensa, definendo tale gesto “un’opera d’arte“.
L’incontro con Ginsberg e Kerouac e l’inizio della “Nuova visione”
Dopo esser stato espulso anche dalla University of Chicago, inizia il periodo forse più stimolante per la vita del giovane Carr, e soprattutto per la sua mente acuta: quello della Columbia University. Qui conosce un giovane ebreo, timido e impacciato, che si diletta con la poesia, di nome Allen Ginsberg e, tempo dopo, un altro ragazzo, più scalmanato e donnaiolo, che fa il marinaio e si chiama Jack Kerouac. Il gruppo così si consolida, sono in quattro: Carr, Burroughs, Ginsberg e Kerouac, tutti con la passione per la letteratura, tutti vogliosi di sperimentare, di andare oltre le rigide regole del periodo.
E finalmente una sera, intorno a un tavolo, nasce l’idea: creare un genere letterario nuovo, dissoluto, stravagante, intimo e personale, una sorta di tesi riciclata e mescolata degli emersoniani trascendentalisti e dei bohemien parigini: la “Nuova visione“.
Tre sono i punti fondamentali di questa corrente:
- la nuda e creativa espressione di sé;
- lo sconvolgimento dei sensi;
- l’arte non soggetta alla morale convenzionale
In tutto questo c’è però una persona che rimane nell’ombra: David Kammerer, sempre più geloso di Carr e sempre più possessivo nei suoi confronti, adesso che se lo sta vedendo portare via dagli altri tre. In realtà i rapporti con Kammerer sono già da tempo deteriorati: Carr lo ha accusato spesso di stalking, di tentativi di abuso sessuale e violenza. Secondo le parole di Carr, una volta Kammerer si è introdotto nella sua stanza, al dormitorio della Columbia, ed è rimasto ore a guardarlo dormire. Ma la situazione adesso degenera.
L’omicidio
Carr vuole partire con Kerouac per la Francia, per diventare marinaio, con lo pseudonimo di Arthur Rimbaud. Kammerer gli rivela che ha acquistato lui stesso un biglietto, e che lo seguirà anche lì. E Carr, stremato, prende una decisione che gli cambierà per sempre il resto della vita. È il 14 Agosto 1944.
Si reca così con Kammerer a fare una passeggiata presso il Riveside Park, a Manhattan e, quando Kammerer gli fa nuovamente delle avances sessuali, Lucien “per difesa” (secondo la sua ricostruzione) lo accoltella al petto con un coltellino da boy scout che ha nella tasca della giacca. Poi gli lega braccia e gambe, lo appesantisce con delle pietre e lo getta, ancora vivo ma svenuto, nel vicino fiume Hudson.
Dopodiché si reca prima da Kerouac, che gli consiglia di insabbiare l’accaduto, e poi da Burroughs, che gli suggerisce invece di costituirsi. Carr annuisce assente all’amico, poi esce in strada e scompare. La mattina dopo si autodenuncia alla polizia, ed inizia il processo. Potrebbe essere scagionato se il suo fosse stato un atto di “delitto d’onore” davanti alle continue avance di un noto omosessuale, ma Carr è omosessuale a sua volta, ed ha amato quell’uomo più grande di lui in un passato non troppo lontano. Viene condannato a vent’anni anni di galera, ma ne sconta solo due. Burroughs e Kerouac vengono a loro volta incarcerati in quanto testimoni, ma sono rilasciati sotto cauzione.
Il gruppo della nuova visione per un po’ si scioglie, ma torna in voga qualche tempo dopo quando Burroughs e Kerouac si incontrano e a quattro mani scrivono il libro “E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche“, incentrato sull’omicidio di Carr ai danni di Kammerer, utilizzando però solo pseudonimi. Proprio a Carr lo dedicano, ma quest’ultimo richiede che il suo nome venga cancellato da ogni edizione e copia.
La Beat Generation sta lentamente nascendo. O meglio, risorgendo da quella che era la “Nuova visione“, che in qualche modo ne ha gettato le fondamenta. Carr non ne fa però più parte e diventa un giornalista di successo, si sposa due volte, ha in tutto tre figli e rimane sempre amico fidato di Kerouac, fino alla sua morte.
Lucien muore il 28 Gennaio 2005, dopo una lunga lotta contro un tumore alle ossa.
“Giovani ribelli – Kill your darlings”: dalla realtà al film
L’omicidio di Carr ai danni di Kammerer – ma in generale l’intero periodo del giovane alla Columbia University, il sodalizio con Burroughs, Ginsberg e Kerouac e la nascita della Nuova Visione – è al centro del film statunitense nel 2013 intitolato “Giovani ribelli – Kill your darlings“, ispirato al sopracitato libro “E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche“.
In tale film il ruolo del controverso Lucien Carr è ricoperto da Dane DeHaan. Al suo fianco figurano Daniel Radcliffe, nei panni di Allen Ginsberg, Jack Huston in quelli di Jack Kerouac e Ben Foster in quelli di Burroughs. Il ruolo di David Kammer è invece interpretato dall’attore Michael C. Hall.