La cronaca del dolore social ha aggiunto un nuovo straziante capitolo alla sua già lunga lista. Il mondo digitale è in lutto per la perdita di Dominique McShain, la creator neozelandese che ha documentato la sua battaglia contro il cancro colorettale attraverso contenuti che hanno toccato profondamente la community online. La giovane influencer, seguita da quasi 200.000 follower su TikTok, si è spenta a soli 21 anni dopo aver condiviso un ultimo, commovente post che sta facendo il giro del web, generando una vera e propria onda emozionale virale. La sua morte è stata confermata mercoledì dalla rivista People, chiudendo così un arco narrativo di vita reale che aveva iniziato esattamente un anno fa, nel maggio 2024, quando Dominique, appena ventenne, aveva aperto il suo account TikTok poche settimane dopo aver ricevuto la devastante diagnosi. “Sono così nervosa nel pubblicare questo, ma se volete seguire il mio viaggio con il cancro colorettale, condividerò parti della mia vita qui”, scriveva nel suo post iniziale, dando il via a quello che sarebbe diventato un diario digitale terminale che ha permesso a migliaia di persone di entrare in connessione con la sua storia. Un percorso di condivisione del dolore che rappresenta perfettamente quel fenomeno che gli psicologi dei social definiscono elaborazione collettiva del lutto, dove la malattia non viene più vissuta come un tabù privato ma diventa un’esperienza comunitaria che abbatte i muri dell’isolamento. McShain non si è limitata a documentare i trattamenti e le cure, ma ha voluto mostrare anche i momenti di gioia, come il matrimonio con il suo “amore d’infanzia” Sean Suson, celebrato il 12 luglio 2024, e il loro viaggio di nozze in Thailandia, creando quel contrasto emotivo tra vita e morte che ha reso la sua storia ancora più toccante e universale.
Il messaggio finale che ha commosso il web
Il 6 aprile, Dominique ha scritto quello che lei stessa ha definito il suo ultimo post su Instagram, dopo aver ricevuto la terribile notizia che le restavano solo pochi giorni o settimane di vita. Un testamento social che racchiude tutta la saggezza e la profondità di chi, a 21 anni, ha dovuto fare i conti con la propria mortalità. “La mia vita potrebbe essere breve, ma credo sinceramente di averne spremuto ogni goccia”, ha scritto in quello che è diventato un vero e proprio manifesto della resilienza digitale. “Ho vinto alla lotteria con una famiglia che mi ama incondizionatamente, amici che donerebbero al 10000% un fegato per me o farebbero qualsiasi cosa potessero (e probabilmente litigherebbero su chi può farlo), e il più dolce marito, Sean, che è stato la mia roccia attraverso tutto — prima e dopo la mia diagnosi.”
I ricordi di una vita breve ma intensa
Nella sua toccante riflessione finale, Dominique ha ripercorso le tappe fondamentali della sua giovane esistenza, mostrando come anche una vita breve possa essere straordinariamente piena. “Ho superato tutte le classiche pietre miliari adolescenziali – primo bacio, rotture drammatiche, litigi tra amici e fughe alle feste (Mamma, Papà… facciamo finta che non abbiate mai letto questa parte)”, ha continuato nel suo post. “Mi sono innamorata, ho vissuto notti indimenticabili con le mie amiche e mi sono persino trasferita in una nuova città per seguire le mie passioni. Poi sono arrivati i grandi momenti da adulta – sposarmi (che è stato il giorno più speciale di sempre per noi). Prendere il nostro primo cane come coppia. Viaggiare con mio marito e, ovviamente, il viaggio impulsivo in Giappone con i miei amici che in qualche modo ci ha trasformato in un trio inseparabile.” Parole che rappresentano un perfetto esempio di quella che in psicologia dei social viene definita elaborazione pubblica della perdita, dove il soggetto cerca di dare un senso completo alla propria esistenza attraverso la narrazione condivisa.
La visione del paradiso e il conforto finale
Nell’ultimo post su Instagram, McShain ha condiviso anche le sue riflessioni spirituali, rivelando di aver spesso immaginato il paradiso. “Il paradiso sarà un luogo di pace, dove il mio corpo non sarà più rotto o pieno di cancro. E sarò riunita con i miei cari, persone che ho conosciuto e quelle che non ho ancora avuto la possibilità di incontrare. Soprattutto, sarò alla presenza di Gesù. Il pensiero di essere libera, a riposo e di nuovo in salute mi dà così tanto conforto.” Un messaggio di speranza che rappresenta quella che gli studiosi di tanatologia digitale chiamano trascendenza social, la capacità di lasciare un’eredità emotiva che sopravvive alla morte fisica.
L’ultimo aggiornamento su TikTok
Il suo ultimo video su TikTok è stato pubblicato l’11 aprile, con una didascalia che rivelava il deterioramento delle sue condizioni: “Scusate per la mancanza di aggiornamenti, sono viva ma MOLTO GIALLA e venosa e gonfia allo stomaco, il che mi ha fatto aumentare di 7 kg, che è MOLTO per le mie proporzioni.” Un messaggio che, nella sua cruda sincerità, rappresenta perfettamente quel fenomeno che i sociologi definiscono autenticità terminale, la tendenza a mostrare senza filtri la realtà della malattia nelle sue fasi finali.
Dominique ha concluso il suo messaggio d’addio con parole di conforto per coloro che lascia: “Anche se farà male lasciarvi tutti, sappiate che finalmente sarò libera dal dolore e sarò in pace. Per favore, non dimenticate mai che vi amerò sempre così tanto e sarò per sempre grata per il ruolo che ognuno di voi ha avuto nella mia vita.”
E tu, caro lettore, cosa pensi di questa nuova tendenza a condividere i momenti più intimi e dolorosi della vita sui social? Credi che aiuti nell’elaborazione del lutto o preferiresti un approccio più privato alla malattia? Hai mai seguito storie simili online e ti hanno aiutato ad affrontare situazioni difficili nella tua vita? Condividi le tue riflessioni nei commenti.