Stai cercando l’ennesimo romance con un bel ragazzo tormentato e una ragazza ricca che si innamorano nonostante tutti dicano loro di non farlo? Bene, Netflix ha pensato anche a te questo mese con “Mala Influencia”, un thriller romantico spagnolo che si inserisce nella lunga tradizione di contenuti basati su romanzi diventati virali sui social media.
Quando Wattpad incontra Netflix (di nuovo)
Nel 2024 Netflix ci ha regalato “The Tearsmith”, basato su un romanzo che ha spopolato su #booktok in Italia. Ora, il 2025 ci porta “Mala Influencia”, basato su un romanzo della pseudonima TeenSpirit che ha fatto impazzire Wattpad. La formula è sempre la stessa: prendi un libro che ha già milioni di fan online, trasformalo in film e il pubblico è assicurato.
Ma proprio come “The Tearsmith”, anche “Mala Influencia” soffre di problemi di esecuzione. La trama? Conosciamo Eros (Alberto Olmo), un brooding hunk appena uscito di prigione che viene assunto da Bruce (Enrique Arce) per proteggere sua figlia Reese (Eléa Rochera), studentessa dell’ultimo anno di un liceo d’elite che riceve messaggi minacciosi. Il padre di lei è chiaro: “Non pensarci nemmeno”. Ma sappiamo tutti che questa è praticamente un invito a farlo, giusto?
Un’attrazione telefonata dall’inizio
Reese e la sua migliore amica Lily (Sara Ariño) tollerano la presenza di Eros nelle loro aule e alle lezioni di danza (sì, Reese è una talentuosa ballerina che sta facendo domanda per compagnie di balletto). Ma il vero interesse nasce quando Eros le fa conoscere i suoi amici del riformatorio, Peyton (Mirela Balić) e Diego (Farid Bechara), introducendola in un mondo completamente diverso dal suo.
Mentre l’attrazione tra Reese ed Eros è ovvia e reciproca, è anche proibita dal padre di lei. Ma Bruce è spesso via per “cose da ricchi”, quindi hanno tutto il tempo di togliersi le magliette a vicenda vicino alla piscina. Non è romantico?
Un cocktail di cliché già visti
Se la trama ti sembra familiare, è perché lo è. “Mala Influencia” non è altro che un Best Of dei cliché del genere, servito con una dose extra di prevedibilità. Abbiamo:
- Il ragazzo dal lato sbagliato della città
- La ragazza ricca e privilegiata
- Il padre autoritario che disapprova
- L’amica “cattiva” ma affascinante
- Messaggi minacciosi da un mittente misterioso
Il film si prende il suo tempo – molto tempo – per rivelare le risposte alle domande che sorgono. Perché Bruce ha assunto specificamente Eros? Chi sta mandando i messaggi minacciosi a Reese? E perché questi messaggi arrivano con così poca urgenza o regolarità da far dimenticare allo spettatore che esiste questa sottotrama?
Il confronto con Elite è impietoso
Se hai visto “Elite”, la popolare serie spagnola di Netflix, allora hai già visto tutto ciò che “Mala Influencia” ha da offrire, ma fatto meglio e con maggiore profondità. Le somiglianze sono così numerose che è impossibile non fare il paragone, soprattutto considerando che Mirela Balić ha recitato anche in “Elite” come Chloe nelle stagioni 7 e 8.
E parlando di Mirela Balić, la sua interpretazione di Peyton è sicuramente il punto di forza del film. Come dice Lily, Peyton è “un essere umano aggiornato, come se noi fossimo la versione beta e lei la 5.0”. Balić è magnetica sullo schermo, rubando ogni scena in cui appare, al punto che ti ritrovi a chiederti perché il film non sia incentrato su di lei.
Performance al di sopra del materiale
Nonostante la sceneggiatura prevedibile, Eléa Rochera e Alberto Olmo riescono a creare una certa chimica tra Reese ed Eros. Il problema è tutto ciò che li circonda, che si svolge come un mediocre dramma televisivo, disseminando capitoli ovvi – genitori ricchi e assenti, gelosie dovute al divario di ricchezza, pettegolezzi adolescenziali esagerati – lungo il percorso della loro attrazione.
Mentre l’amore proibito non smetterà mai di essere un soggetto per drammi, “Mala Influencia” non gioca abbastanza né con la parte “proibita” né con la parte “amore” per rendere efficacemente propria questa storia.
Cosa funziona? La bellezza e poco altro
“Mala Influencia” ha l’avvenenza e la bellezza dalla sua parte. Quello che non ha è molto che ci ha tenuto interessati, oltre al senso di eccitazione del “lo-faranno-o-non-lo-faranno” al suo centro.
La regia di Chloé Williams è funzionale ma anonima, e la sceneggiatura, co-scritta con Diana Muro, non riesce mai a elevarsi al di sopra delle convenzioni del genere. È come mangiare un piatto che sai esattamente come sarà: confortevole, ma non certo emozionante.
Il verdetto finale: perfetto per multitasking
In definitiva, “Mala Influencia” è il tipo di film che puoi tranquillamente guardare mentre fai altro. È abbastanza coinvolgente da tenerti compagnia mentre pieghi il bucato o scrolli il telefono, ma non abbastanza avvincente da meritare la tua completa attenzione.
Se sei un fan del genere e hai già consumato tutto ciò che Netflix ha da offrire in termini di romance proibiti, potresti voler dare una possibilità a “Mala Influencia”. Ma non aspettarti nulla che non abbia già visto almeno una dozzina di volte prima.
E tu, hai già visto “Mala Influencia”? Pensi che i film basati su romanzi virali sui social media meritino più sforzo creativo o sei felice di avere un film da background mentre fai altro? Condividi le tue opinioni nei commenti e raccontaci qual è il tuo preferito tra i tanti romance proibiti che Netflix continua a sfornare!
La Recensione
Mala Influencia
"Mala Influencia", nuovo thriller romantico spagnolo di Netflix, racconta la storia proibita tra Reese, giovane rampolla dell'alta società, ed Eros, ex detenuto assunto dal padre di lei come guardia del corpo. Basato su un romanzo diventato virale su Wattpad, il film diretto da Chloé Williams segue tutti i cliché del genere: differenze di classe, genitori assenti e attrazione irresistibile. Nonostante la chimica tra i protagonisti Eléa Rochera e Alberto Olmo, la trama prevedibile e il ritmo lento rendono il film un prodotto mediocre che funziona solo come sottofondo mentre fai altro.
PRO
- La chimica tra i due protagonisti ha i suoi momenti
CONTRO
- Se hai visto Elite, hai già visto questa storia (ma fatta meglio)
- Trama telefonata fin dal primo minuto
- Un "amore proibito" che di proibito ha solo il titolo