Marianne Faithfull non è stata solo una cantante, ma un’icona della musica che ha attraversato sei decenni con una voce inconfondibile e una carriera segnata da trasformazioni straordinarie. Dall’innocente soprano degli anni ’60 al timbro ruvido e vissuto dei suoi ultimi lavori, la sua musica ha raccontato la sua vita, tra successi, cadute e rinascite.
Se vuoi davvero capire il genio di Marianne Faithfull, devi ascoltare queste 8 canzoni che hanno segnato la sua carriera.
“As Tears Go By” (1964)
Il suo primo grande successo, scritto da Mick Jagger e Keith Richards, è un capolavoro di baroque pop. La voce limpida di Marianne trasforma questa ballata malinconica in un classico senza tempo. Un brano che ha definito la sua immagine da giovane musa della Swinging London.
“Sister Morphine” (1969)
Un brano drammatico e intenso, scritto con i Rolling Stones e registrato prima da lei che da loro. Qui Faithfull canta la dipendenza da morfina con una freddezza e una disperazione palpabili. La sua voce delicata e straziante lo rende ancora più potente della versione incisa poi dagli Stones.
“The Ballad of Lucy Jordan” (1979)
Inclusa nell’album Broken English, questa canzone racconta la disillusione e il crollo emotivo di una casalinga. Il testo drammatico, scritto da Shel Silverstein, si fonde con synth minimali e una produzione post-punk che rafforza il senso di alienazione.
“Broken English” (1979)
Qui Marianne Faithfull abbandona il folk degli esordi e si immerge in un sound ruvido, post-punk e elettronico. La canzone è una critica feroce al mondo della politica e della guerra, con una performance vocale che sembra un grido di rabbia e rassegnazione al tempo stesso.
“Why’d Ya Do It” (1979)
Forse il brano più scioccante della sua carriera. Un’infiammata invettiva contro un tradimento, con testi crudi e una voce che sfodera un’aggressività nuova per la cantante. Un mix tra punk, spoken word e rabbia pura, che l’ha resa una delle tracce più audaci della musica rock.
“Strange Weather” (1987)
Dopo gli anni difficili segnati dalla tossicodipendenza, Marianne torna con un album dal sapore jazz e cabaret noir. Questa canzone, scritta da Tom Waits, è un capolavoro decadente, con una voce roca che racconta una vita vissuta al limite.
“In My Own Particular Way” (2018)
Tratta da Negative Capability, uno dei suoi lavori più maturi e profondi, questa canzone mostra una Marianne consapevole del tempo che passa ma ancora capace di emozionare con la sua vulnerabilità e il suo inconfondibile timbro.
“With You In Mind” (1967)
Un piccolo gioiello della sua produzione anni ’60, dove la sua voce cristallina interpreta un brano melodico e malinconico. Una canzone che, con il senno di poi, suona quasi profetica nel raccontare la sua futura lotta con l’amore e la solitudine.
Marianne Faithfull ha attraversato decenni di musica reinventandosi continuamente, senza mai perdere la sua identità artistica. Queste otto canzoni sono solo una parte della sua incredibile eredità musicale.
Quale di questi brani ti ha colpito di più? Quali altri pezzi di Marianne Faithfull aggiungeresti alla lista? Scrivilo nei commenti!
Mother Wolf, da “Give my love to London”, 2014