Il panorama editoriale cinematografico si arricchisce di una novità che farà saltare sulla sedia tutti gli appassionati di cinema anni ’80 e i nostalgici della cultura pop di quell’epoca dorata. Michael J. Fox, l’indimenticabile interprete di Marty McFly e Alex P. Keaton, ha annunciato in esclusiva a PEOPLE l’uscita del suo nuovo memoir, dal titolo emblematico: “Future Boy: Back to the Future and My Journey Through the Space-Time Continuum”, co-scritto con Nelle Fortenberry e in arrivo nelle librerie il prossimo autunno, precisamente il 14 ottobre. Non si tratta della solita autobiografia generica, ma di un vero e proprio viaggio nel tempo che si concentra su un anno specifico e cruciale nella carriera dell’attore: il 1985. Un anno che ha visto Fox dividersi in un’impresa titanica dal punto di vista produttivo e artistico, interpretando contemporaneamente due dei suoi ruoli più iconici: il ribelle viaggiatore del tempo Marty McFly nell’epocale “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis, e l’iper-conservatore Alex P. Keaton nella sitcom “Family Ties” (Casa Keaton). Un periodo frenetico in cui l’attore, allora 24enne, girava la serie durante il giorno e il film durante la notte, in un tour de force recitativo che ha segnato indelebilmente la storia dell’entertainment. L’uscita del libro coincide strategicamente con un anniversario che farà sentire vecchi molti di noi: nel 2025 “Ritorno al Futuro” compirà infatti 40 anni, un traguardo che meritava di essere celebrato con un’opera capace di svelare i retroscena mai raccontati di quello che è diventato uno dei cult movie più amati di sempre.
La macchina del tempo letteraria di Michael J. Fox
“L’unico motivo per cui esiste il tempo è affinché non accada tutto in una volta”. Così Einstein, citato dallo stesso Fox, che ironicamente si chiede se persino il geniale fisico sarebbe riuscito a dare un senso alla sua vita nei primi mesi del 1985, quando il tempo “è impazzito e mi ha portato con sé”. Con il suo caratteristico umorismo, l’attore descrive quell’esperienza con una sola parola: “busy”, occupato. Un eufemismo che nasconde l’incredibile pressione a cui era sottoposto, diviso tra il set di una delle sitcom più popolari d’America e quello di quello che sarebbe diventato uno dei film più influenti della storia del cinema.
Il libro promette di andare oltre il semplice racconto autobiografico, offrendo una prospettiva inedita su un periodo che ha definito un’intera generazione di spettatori. “Questo libro è diventato fondamentalmente una macchina del tempo per me”, ha dichiarato Fox a PEOPLE, “ma a differenza della DeLorean, c’è un sacco di spazio per chiunque voglia salire a bordo per il viaggio”. Un invito ai lettori a unirsi a lui in questo flashback narrativo che si preannuncia ricco di aneddoti inediti e riflessioni personali.
Il dietro le quinte di due produzioni iconiche
Una delle caratteristiche più interessanti di “Future Boy” sarà l’inclusione di nuove interviste con i membri del cast di entrambi i progetti, offrendo così uno spaccato di storia dell’intrattenimento mai raccontato prima. I fan potranno finalmente scoprire i dettagli del processo creativo che ha portato alla nascita di personaggi entrati nell’immaginario collettivo, attraverso le testimonianze di chi era presente sul set insieme a Fox.
Per chi ha vissuto quell’epoca, il libro rappresenta un’occasione per riscoprire due produzioni che hanno segnato profondamente la cultura pop degli anni ’80. Per i più giovani, sarà un’opportunità per comprendere meglio il contesto in cui sono nate opere che continuano a influenzare il cinema e la televisione contemporanei. Il linguaggio cinematografico di “Ritorno al Futuro”, con la sua perfetta miscela di commedia, avventura e fantascienza, e l’approccio rivoluzionario di “Family Ties” alla sitcom familiare, hanno infatti lasciato un’impronta indelebile su generazioni di filmmaker e sceneggiatori.
Non solo nostalgia: vita, carriera e Parkinson
Michael J. Fox non è nuovo al mondo dell’editoria. “Future Boy” si aggiunge infatti a una lista di memoir di successo che include “A Funny Thing Happened on the Way to the Future”, “Always Looking Up”, “Lucky Man” e “No Time Like the Future”. Quest’ultimo, pubblicato nel 2020, ha visto l’attore riflettere non solo sulla sua carriera sul grande e piccolo schermo, ma anche sulla sua prospettiva di vita dopo la diagnosi di Parkinson all’età di 29 anni.
La battaglia contro questa malattia ha trasformato Fox in un instancabile sostenitore della ricerca, in particolare attraverso la Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research. Sebbene “Future Boy” si concentri principalmente sul 1985 e sulle sue esperienze professionali di quel periodo, è impossibile separare completamente questa nuova opera dal percorso personale dell’attore e dal suo impegno nella lotta contro il Parkinson.
Un nuovo approccio alla memoir
Come ha dichiarato lo stesso Fox parlando del suo nuovo libro, “Ciò che mi entusiasma è che questo nuovo libro è meno memoir e più prospettiva – considero domande che credo tutti noi abbiamo riguardo alle nostre vite: Chi sono? Dove sono? Dove sto andando?”. Un approccio più riflessivo e universale, dunque, che promette di elevare “Future Boy” al di sopra della semplice raccolta di aneddoti dal set.
La capacità di Fox di intrecciare il racconto della sua esperienza personale con riflessioni più ampie sulla vita e sul tempo è sempre stata uno dei punti di forza della sua scrittura, e tutto lascia pensare che anche questo nuovo libro seguirà la stessa strada, offrendo ai lettori non solo un viaggio nostalgico nel 1985, ma anche spunti di riflessione sulla propria esistenza.
E tu, quale dei due iconici personaggi interpretati da Michael J. Fox ha segnato maggiormente la tua adolescenza? Sei più un fan di Marty McFly o di Alex P. Keaton? Sei curioso di scoprire i retroscena mai raccontati di “Ritorno al Futuro” in vista del suo 40° anniversario? Condividi con noi i tuoi ricordi legati a queste opere che hanno definito gli anni ’80 e facci sapere se hai già preordinato la tua copia di “Future Boy”!