La puntata di Foodish dedicata ai toast si è trasformata in un viaggio culinario che ha mescolato tradizione milanese e tributi rock. Simona Ventura, ospite d’eccezione nel ruolo di giudice, ha dovuto valutare quattro proposte molto diverse tra loro, mentre Joe ha sorpreso tutti preparando il toast preferito di Elvis Presley: burro chiarificato, pane senza crosta, burro di arachidi, banana e bacon croccante. Una ricetta che sembrava uscita più da Graceland che da una cucina milanese.
La trasmissione ha messo a confronto quattro locali della città per decretare il miglior toast di Milano. Il risultato? Una classifica che ha premiato l’eccellenza degli ingredienti sulla quantità, riservando qualche sorpresa lungo il percorso.
La competizione ha dimostrato come il mondo dei toast milanesi sia variegato: dalla pasticceria storica che si cimenta nel salato, al locale moderno che cavalca i trend internazionali, fino alla tradizione francese che sbarca nel capoluogo lombardo. Ognuno con la propria filosofia, tutti giudicati con la stessa metro: il gusto.
Gattullo: quando la pasticceria incontra il toast
Gattullo, pasticceria milanese fondata nel 1963 e celebre per panettoni e dolci, ha stupito presentando il suo toast farcito. Una ricetta che mantengono invariata dal 1980: pane in cassetta, fontina, tonno, maionese, filetti di peperoni, prosciutto cotto e crema di carciofi.
Il fondatore aveva le idee chiare sulla filosofia del toast: servono ingredienti di prima qualità, anche se costano di più. Il risultato è un panino generoso, carico di sapori che si sovrappongono in un mix che Simona Ventura ha definito “una tempesta di sapori e ricordi”, assegnando un 9.
Joe si è mostrato più critico, trovando il toast forse troppo ricco di maionese per i suoi gusti, fermandosi a un 8. Punteggio finale: 17 punti.
Toast Garden: l’avocado non basta
Toast Garden ha puntato sui trend del momento con la sua proposta: pollo, pomodoro, crema di avocado e uovo in camicia. Un piatto che strizza l’occhio alle mode californiane che hanno conquistato Milano negli ultimi anni.
Tuttavia, la proposta non ha convinto i giudici di Foodish. Joe ha sentito la mancanza di elementi pungenti come il wasabi per dare carattere al piatto, mentre Simona ha trovato il sapore poco deciso, assegnando un 7. Joe è stato ancora più severo con un 6.
Il verdetto dimostra che seguire le tendenze non sempre garantisce il successo: serve personalità e carattere. Punteggio finale: 13 punti.
Croque Monsieur: la Francia che funziona
Il locale Croque Monsieur, gestito da mamma e figlia di origine ucraina ma specializzato in cucina francese, ha presentato il Croque Madame. La ricetta classica: pane in cassetta, burro, besciamella, prosciutto cotto, uovo sopra e formaggio fuso. Il tocco personale? La senape dell’Est Europa che aggiunge carattere.
La proposta ha conquistato entrambi i giudici. Simona, pur trovando il formaggio sopra forse un po’ pesante, ha apprezzato l’insieme assegnando un 9. Joe, più abituato ai sapori strutturati, ha dato lo stesso voto apprezzando l’approccio “molto americano” del piatto.
Punteggio finale: 18 punti.
Il trionfo di Gourmand: l’eccellenza che vince
Gourmand, costola della storica Pasticceria Biffi fondata nel 1847, ha presentato il toast della vittoria: prosciutto cotto, formaggio brie fuso, pomodori spagnoli, carciofini dalla Puglia e maionese.
Il progetto nasce dall’evoluzione della tradizione Biffi, trasformando l’ex sala da tè in una paninoteca gourmet che punta su ingredienti selezionati e abbinamenti studiati.
Simona ha elogiato “l’incontro di sapori ben dosato” con un 10 pieno, mentre Joe ha apprezzato “ingredienti di altissima qualità messi insieme con precisione”, assegnando anch’egli il voto massimo. L’unica critica? I carciofini che disturbano il morso – meglio se fossero in crema.
Punteggio finale: 20 punti.
La classifica finale
La puntata di Foodish ha decretato una classifica netta:
- Gourmand: 20 punti
- Croque Monsieur: 18 punti
- Gattullo: 17 punti
- Toast Garden: 13 punti
La vittoria di Gourmand conferma che l’eccellenza delle materie prime e la sapienza nell’abbinamento battono sia la tradizione consolidata che le mode del momento. Il secondo posto del locale francese premia l’autenticità, mentre la proposta più carica come quella di Gattullo si è dovuta accontentare del terzo posto.
Come ha sottolineato Joe, per fortuna non ha vinto un toast francese come miglior toast di Milano – anche se ci è andato vicino. L’orgoglio milanese è comunque salvo grazie alla vittoria di un locale che affonda le radici nella storia gastronomica della città.
E tu, qual è il tuo toast preferito di Milano? Hai mai provato le proposte di questi quattro locali? Raccontaci nei commenti se secondo te la classifica di Foodish rispecchia i tuoi gusti o se avresti votato diversamente!




