La ricetta di Gattuso per risollevare le sorti del Milan: grinta, passione e senso di responsabilità
Giornata di presentazione, quella di ieri, per Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Milan, subentrato a Vincenzo Montella, dopo quattordici giornate di campionato, in una situazione di classifica che vede i rossoneri al settimo posto a quota venti. Nella mattinata di martedì ha diretto il primo allenamento presso il centro sportivo di Milanello, seduta durata circa un’ora, ma coloro che erano presenti a bordo campo hanno parlato di sessanta minuti di grande intensità, a ritmo elevato, caratteristiche tipiche che contraddistinguono “Ringhio”.
Alle 13:30, poi, presso la sala stampa del centro sportivo rossonero, l’allenatore calabrese, alla presenza dei giornalisti, del d.s. Mirabelli e dell’a.d. Fassone, ha tenuto la conferenza di presentazione. L’ex numero otto del Milan ha sottolineato quali siano i suoi propositi in sella ad una squadra ambiziosa e molto attrezzata per raggiungere importanti traguardi. A seguire ha snocciolato, in parte, quali saranno le sue idee tattiche, per poi aggiungere che il “Gattuso allenatore” non sia solamente grinta ed agonismo, ma ha ribadito di aver studiato al corso di Coverciano al fine di acquisire il tanto agognato patentino, per poi fare esperienza all’estero, in Svizzera e in Grecia, annoverando più di 100 panchine all’attivo, affrontando anche situazioni societarie alquanto complicate, come accaduto all’Ofi Creta e a Pisa. Per Rino, tornato a lavorare a Milanello già alla guida della squadra Primavera, rappresenti qualcosa che lo renda inevitabilmente orgoglioso, senza nutrire particolari pressioni, in quanto in quest’ambiente, rossonero, abbia tutti gli strumenti a disposizione per fare bene e lavorare al massimo delle sue potenzialità.
Ecco di seguito un estratto delle dichiarazioni principali rilasciate da Gattuso di fronte alla stampa: “E’ un giorno importante. E’ una grandissima responsabilità. So che ci sarà da lavorare. Ma sarà anche un piacere allenare questa squadra che ha 16 nazionali. Ora non stiamo attraversando un grande momento, ma possono fare di più e devono fare di più. Nelle precedenti esperienze avevo preoccupazioni diverse. Qui c’è tutto. La squadra, la società. In Italia non si è mai abbastanza esperti. Io ho allenato in 100 e passa partite. Poi starà a me dimostrare con i risultati, ma penso che questa squadra possa fare bene. Io ho le idee chiare. Vedremo i concetti. Lavoreremo sulla difesa a tre. Io ho avuto un grandissimo rapporto con Montella. C’è sempre stata grande disponibilità da parte sua. Abbiamo un diverso modo di vedere il calcio. A lui piace il palleggio partendo da dietro, io penso che poi si debba verticalizzare e puntare la porta”.
Sugli obiettivi futuri da conseguire, “Ringhio” afferma: “Non penso alla Champions e non guardo la classifica, ma vivo alla giornata, partita dopo partita. Poi vedremo dove siamo arrivati. Domenica c’è il Benevento e dobbiamo preparare bene questa gara, come se fosse la finale di Coppa del Mondo. Quando si gioca a San Siro occorre stare bene a 360 gradi, altrimenti la palla pesa. Dobbiamo riuscire a dare qualcosa in più a livello mentale a questi ragazzi”. Infine ha tenuto a sottolineare: “ Ho preso tante legnate. Mi sono fidato tantissime volte e ho messo in difficoltà tante persone che sono venute a lavorare con me. La passione mi ha portato a fare degli errori. Tante volte abbiamo fatto fatica, ragionando a livello dilettantistico. A volte ci mancava anche un campo per allenarci. Ho scelto questo lavoro così difficile e complesso perché occorre stare sul campo, non bastano i fogli di carta e le lavagne. Mi piace questo lavoro e penso di avere le caratteristiche giuste per farlo. Sono andato in giro per l’Italia e l’Europa per migliorare. In carriera ho giocato sui miei limiti, ma ero sempre l’ultimo a lasciare il campo. C’è chi mi sottovaluta? Non mi interessa. Ho la consapevolezza della mia forza”.
Questi i passaggi cruciali della conferenza stampa di Rino Gattuso, che quest’oggi dirigerà una doppia seduta d’allenamento in vista della gara di campionato, in programma domenica alle 12:30, al Ciro Vigorito di Benevento, al cospetto dei sanniti, ultimi in classifica con zero punti all’attivo. Per quanto concerne la probabile formazione rossonera che scenderà in campo, è ancora prematuro sbilanciarsi, anche se, appare piuttosto probabile, che il tecnico calabrese possa affidarsi al 3-4-3 con la novità André Silva, elogiato lungamente dal neo allenatore del Milan, dal primo minuto al posto di Kalinic. Nell’arco di questi giorni il quadro sarà inevitabilmente più chiaro, in attesa di vedere sul rettangolo verde il nuovo “diavolo” targato Gattuso.