Il caso Tony Effe e il concerto di Capodanno a Roma hanno scatenato un autentico tsunami di reazioni nel panorama musicale italiano. E quando pensavi che la polemica si fosse placata, ecco che arriva Morgan con i suoi commenti senza filtri. Ma cosa sta succedendo davvero dietro le quinte di questa vicenda? Scopriamolo insieme.
“Chi se ne fo**e”: Morgan non le manda a dire
Morgan, sempre pungente e diretto, ha scelto Adnkronos per dire la sua sul caso Tony Effe. Per chi si fosse perso i dettagli, il rapper è stato escluso dal tradizionale concertone di Capodanno a Roma, scatenando reazioni a catena tra artisti e pubblico.
“Ma chi se ne foe di Tony Effe?”**, esordisce Morgan, senza giri di parole. “Che ci sia o meno, non cambia nulla. Non mi sembra un problema grave. Bisogna però considerare cosa si perde a escludere qualcuno. Io sono stato cacciato mille volte e ci hanno sempre rimesso loro.”
Parole forti, come sempre, che riflettono il carattere indomabile dell’ex Bluvertigo, da sempre abituato a navigare controcorrente.
Povia prende posizione
Di tutt’altro avviso è Povia, che interviene sulla stessa questione, ma con un tono completamente diverso. Anche lui ha parlato con Adnkronos, proponendosi addirittura come alternativa per il concerto: “Se mi invitassero? Certo che andrei! Dal palco posso cantare ciò che voglio, fuori dal palco no.”
Il cantautore ha colto l’occasione per sottolineare le difficoltà che ha affrontato nel corso della sua carriera: “Da quindici anni subisco annullamenti di concerti e allontanamenti dalla TV per motivi ideologici. Paradossalmente da chi parla di uguaglianza e pietà, ma poi ti tappa la bocca.”
Povia ha inoltre ricordato il suo tentativo di partecipare al Festival di Sanremo con la canzone “Arbitro”, poi esclusa. “La censura è sempre brutta. Non conosco i dettagli di questo caso, ma posso dire che so bene cosa significhi essere tagliati fuori.”
Un Capodanno tra polemiche e musica
La questione del concerto di Capodanno non è solo una faccenda di musica, ma anche di principio. L’esclusione di Tony Effe ha innescato un dibattito acceso sul ruolo degli artisti, sulla libertà di espressione e sulle dinamiche dietro gli eventi pubblici.
Da un lato, c’è chi, come Morgan, minimizza l’importanza della presenza di un singolo artista. Dall’altro, personaggi come Povia sottolineano quanto sia frustrante vedersi negare spazi e opportunità per motivi poco chiari.
E ora, cosa ci aspetta?
Il concertone di Capodanno al Circo Massimo è un appuntamento iconico per la musica italiana. Tuttavia, questa edizione è già segnata dalle polemiche, che rischiano di oscurare la magia dell’evento.
E tu, cosa ne pensi? Ti schieri con Morgan, che minimizza il caso Tony Effe, o con Povia, che denuncia la censura? Scrivicelo nei commenti!