“Oceania 2” ha conquistato il botteghino, ma dietro il successo si nasconde una causa legale da milioni di dollari. L’animatore e sceneggiatore Buck Woodall ha citato in giudizio la Disney, sostenendo che il sequel di “Oceania” abbia plagiato la sua sceneggiatura intitolata “Bucky”. Una questione spinosa che potrebbe cambiare il futuro del franchise.
La causa legale: cosa sta succedendo?
Nonostante il clamoroso successo al botteghino – oltre un miliardo di dollari incassati a livello globale – “Oceania 2” si trova ora coinvolto in un’azione legale che potrebbe costare alla Disney 10 milioni di dollari o il 2.5% degli incassi del film. Buck Woodall sostiene infatti che la pellicola riprenda elementi chiave della sua opera “Bucky”, un progetto basato sulla cultura polinesiana che avrebbe sviluppato ben prima dell’uscita del primo “Oceania”.
Somiglianze tra Oceania 2 e Bucky
Woodall accusa la Disney di aver attinto troppo generosamente dal suo lavoro. Secondo lui, entrambi i film presentano protagonisti adolescenti che sfidano l’autorità dei genitori, intraprendendo un viaggio pericoloso attraverso l’oceano e affrontando divinità mitologiche.
Inoltre, Woodall afferma di aver studiato approfonditamente la cultura polinesiana, elemento centrale sia in “Bucky” che in “Oceania”. Ma quanto sono fondate queste accuse?
La prima denuncia e il nuovo tentativo
Questa non è la prima volta che Woodall cerca di far valere i suoi diritti. Nel 2016, al momento dell’uscita di “Oceania”, l’autore aveva tentato di portare la Disney in tribunale, ma la sua richiesta era stata respinta per motivi procedurali. Con l’arrivo di “Oceania 2”, Woodall ha deciso di riprovare, presentando nuove prove e dettagli sulla sua vicenda.
Il coinvolgimento di Mandeville Films
Uno dei punti chiave della causa riguarda una presunta connessione tra Woodall e la Disney. Secondo i documenti legali, nel 2003 Woodall avrebbe inviato la sceneggiatura e un trailer di “Bucky” a Jenny Marchick, all’epoca direttrice dello sviluppo della Mandeville Films.
Mandeville aveva un accordo di first-look con Disney, il che significa che il colosso dell’animazione avrebbe potuto visionare il materiale in anteprima. Tuttavia, la Disney nega ogni coinvolgimento, sostenendo che nessuno nel team creativo di “Oceania” abbia mai visto il progetto “Bucky”.
La risposta della Disney e il futuro del caso
Il regista Ron Clements, co-direttore di “Oceania”, ha dichiarato di non essere mai venuto a conoscenza del progetto prima della causa intentata da Woodall. La Disney, dal canto suo, ha respinto ogni accusa e ha scelto una strategia di silenzio mediatico, senza rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito alla controversia.
Quello che è certo è che questa causa potrebbe creare un pericoloso precedente per i grandi studios, soprattutto in un’epoca in cui le battaglie sulla proprietà intellettuale sono sempre più frequenti.
Oceania 2 è a rischio?
Nonostante la causa, il successo del film è inarrestabile. Tuttavia, se la corte dovesse dare ragione a Woodall, Disney potrebbe trovarsi costretta a pagare milioni di dollari di risarcimento. Ma soprattutto, potrebbe aprire un varco per altre azioni legali simili.
E tu, credi che la Disney abbia copiato l’idea di Woodall o pensi che si tratti solo di una coincidenza? Diccelo nei commenti!