Lo 0-0 con la Lazio è un semplice brodino per l’Inter
Nerazzurri ancora convalescenti. Questa è la diagnosi venuta fuori dall’ultima sfida di campionato contro la Lazio. La banda di Spalletti, soffrendo soprattutto nella ripresa, non è riuscita ad andare oltre il pareggio a reti bianche al cospetto dei biancocelesti decisamente intraprendenti. Icardi e compagni compiono un piccolo passo in avanti, mantenendo intatto il terzo posto a quota quarantuno, vedendo, però, allungare il gap con le prime due della classe. Attualmente le lunghezze dal Napoli capolista e dalla Juventus seconda sono rispettivamente di sette e sei punti, una differenza considerevole, visto che non più tardi quattro giornate fa la corsa al vertice appariva in sostanziale equilibrio.
L’ultima vittoria dell’Inter risale al 3 dicembre scorso, in occasione dello spumeggiante 5-0 rifilato ai danni del Chievo, da lì in avanti solo due pareggi per 0-0 contro Juventus e Lazio e altrettanti ko fragorosi al cospetto di Udinese e Sassuolo, due compagini non in lotta per il vertice ma rigenerate dai rispettivi cambi in panchina. Un altro dato allarmante proviene dalle reti fatte e subite nelle ultime quattro giornate: un solo gol messo a segno, da Icardi, nella sconfitta per 1-3 contro l’Udinese e ben quattro le reti al passivo, tante per una difesa considerata sino ad un mese fa assolutamente impenetrabile. A ciò fa da corollario anche la bruciante eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia, avvenuta nel derby della Madonnina con il Milan. Per i nerazzurri poteva essere l’occasione di conquistare un trofeo, dopo anni di magra, l’unico a disposizione dopo l’estromissione dalle competizioni europee sancita nella scorsa stagione con la mancata qualificazione in Europa League.
Spalletti, al momento, deve far fronte anche ad alcuni infortuni che hanno messo a dura prova il reparto arretrato con i forfait di D’Ambrosio e Miranda, entrambi nuovamente abili e arruolabili dopo la sosta. Ranocchia è stato chiamato a compiere degli straordinari, così come Cancelo, titolare sulla corsia di destra nella gara di sabato contro la Lazio. In molti, però, nelle ultime apparizioni hanno deluso: Borja Valero sembra essere decisamente appannato, lontano parente del faro ammirato nella prima parte del girone d’andata, al pari di Candreva, che nella sfida contro la sua ex squadra ha inscenato un botta e risposta infuocato con qualche tifoso presente in curva nord. Perisic, al cospetto dei biancocelesti, non ha sfoderato una performance memorabile, così come Icardi decisamente abbandonato al suo destino lì in avanti, impossibilitato nel pungere come di frequente osa fare. Squadra, quindi, che sta vivendo una preoccupante fase involutiva, dettata da una minore autostima derivante dagli ultimi risultati tutt’altro che soddisfacenti.
Affinché tutti possano recuperare nuove energie e rinnovato smalto in vista dell’ultimo impegno, prima della sosta, contro la Fiorentina venerdì sera, l’allenatore di Certaldo ha deciso di concedere un giorno di riposo, con la rosa che tornerà al lavoro presso il Suning Training Centre di Appiano Gentile martedì 2 gennaio. Nel frattempo il duo Ausilio-Sabatini è al lavoro per mettere a segno qualche colpo di mercato, nella finestra invernale che si appresta ad aprire i battenti, al fine di puntellare ulteriormente una squadra che vuol essere competitiva in ogni reparto. Per quanto concerne la difesa, si lavora per portare sotto l’ombra della Madonnina il giovane Bastoni dell’Atalanta, con qualche mese d’anticipo rispetto al prossimo giugno, senza trascurare, altresì, l’ipotesi Acerbi, anche se il Sassuolo dopo l’addio al calcio di Paolo Cannavaro, difficilmente si priverà in questa sessione di un proprio baluardo difensivo. Non è da sottovalutare l’ipotesi Yanga-Mbiwa, vecchio pallino di Sabatini ai tempi della Roma ed ora messo in disparte dal progetto tecnico di Genesio nel Lione. Spostandoci negli altri reparti, perde quota l’idea Ramires del Jangsu Suning, mentre resta viva la suggestione Javier Pastore, con l’argentino intenzionato a tornare in Italia e più precisamente all’Inter dove ritroverebbe Walter Sabatini, già conosciuto durante la sua esperienza passata al Palermo, considerando che l’avventura presso la corte di Emery nel Paris Saint Germain non possa definirsi particolarmente esaltante. In uscita, invece, Joao Mario, complice il ridotto minutaggio appare essere piuttosto deluso e desideroso di cambiare aria, così come non è da escludere che il giovane attaccante Pinamonti, classe 1999, possa essere ceduto in prestito al Chievo, con i gialloblù che nei prossimi giorni perderanno la punta Inglese destinata ad approdare al Napoli.