Ora il pirata Marco Pantani puo’ riposare in pace, non fu lui a doparsi e fu ucciso dalla camorra.
Tutti quanti lo accusarono di doping per tanti anni sino ad oggi quando sono state pubblicate delle intercettazioni da Mediaset che riabilitano l’immagine di Pantani, uno degli scalatori più forti di tutti i tempi. Questa intercettazione è stata pubblicata dalla polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Forlì, che aveva messo una cimice all’interno di un’abitazione di un camorrista. Qui sotto anche il video pubblicato da Mediaset.
A: “Mi hanno interrogato sulla morte di Pantani”.
Parente: “Noooo!!! Vabbuò, e che c’entri tu?”.
A: “E che c’azzecca. Allora, Vallanzasca ha fatto delle dichiarazioni”.
P: “Noooo”.
A: “All’epoca dei fatti, nel ’99, loro (i Carabinieri, ndr) sono andati a prendere la lista di tutti i napoletani che erano…”
P: “In galera”.
A: “Insieme a Vallanzasca. E mi hanno trovato pure a me. Io gli davo a mangià. Nel senso che, non è che gli davo da mangiare: io gli preparavo da mangiare tutti i giorni perché è una persona che merita. È da tanti anni in galera, mangiavamo assieme, facevamo società insieme”.
P: “E che c’entrava Vallanzasca con sto Pantani?”
A: “Vallanzasca poche sere fa ha fatto delle dichiarazioni”.
P: “Una dichiarazione…”
A: “Dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto: ‘Guarda che il Giro d’Italia non lo vince Pantani, non arriva alla fine. Perché sbanca tutte ‘e cose perché si sono giocati tutti quanti a isso. E quindi praticamente la Camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani. Cambiando le provette e facendolo risultare dopato. Questa cosa ci tiene a saperla anche la mamma”.
P: “Ma è vera questa cosa?”
A: “Sì, sì, sì… sì, sì.”
Felicissima la mamma di Pantani che da anni combatte per riabilitare l’immagine del figlio. ecco cos’ha detto a Mediaset Premium:
“Finalmente la verità, finalmente. Ringrazio la Procura di Forlì che ci ha messo impegno. Sono parole che fanno male ma riabilitano la dignità di Marco anche se per me non l’aveva mai persa. Finalmente qualcuno è riuscito a fare un buon lavoro, erano anni che cercavo e leggevo ovunque per conferme. Ringrazio i ragazzi di Forlì che ci hanno messo impegno. Sono parole che fanno male ma è una conferma di quel che si diceva. Non mi ridanno indietro Marco ma riabilitano la sua dignità anche se per me non l’aveva mai persa. Lo conoscevo bene, non ho mai accettato quella morte perché non era vera. Se quella mattina non si fosse sentito a posto, si sarebbe preso 15 giorni di riposo e poi sarebbe tornato, calmo. Ora la gente potrà dire: finalmente la verità, anche se già in tanti sapevano che era stato fregato. Oggi sono serena, finalmente hanno trovato questa conferma”, ha dichiarato mamma Tonina
Ricapitolando era il 1999 quando a Madonna di Campiglio un controllo antidoping squalificò Marco Pantani, che in precedenza aveva stravinto il giro d’Italia. Ma quel controllo fu manipolato da un medico minacciato dai camorristi. Pantani aveva un livello di ematocrito del 51,9% contro il 50% consentito. Il giro lo vinse Ivan Gotti che staccò Savoldelli sul passo del Mortirolo. Sono passati tanti anni da quell’evento che rovinò la carriera di Marco Pantani, che non si era più ripreso dal fatto. Ora possiamo sicuramente dire che è stato uno dei più forti scalatori di tutti i tempi.