Quante volte lo abbiamo fatto. Ma da oggi “rimandare” può fare bene.
Molto spesso, rimandare un impegno o qualcosa che “dovrebbe” essere fatta nell’immediato, può farci sentire colpevoli, in virtù di quel famoso “non rimandare a domani quello che potresti fare oggi”. In realtà, essere propensi al rimando può avere effetti positivi. Una ricerca svela che procrastinare ti rende più creativo, potete tirare un sospiro di sollievo.
È stato Adam Grant, professore di management e psicologia alla Wharton Business School, ad avanzare con decisione tale ipotesi, dopo che uno dei suoi studenti “più creativi” gli rivelò di avere spesso idee brillanti dopo lunghi periodi di procrastinazione. Così l’allieva Jihae Shin ha indagato l’ipotesi avanzata dall’insegnante. Ha analizzato un paio di aziende, intervistato persone sulla loro abitudine a procrastinare, e ha chiesto ai loro capi di valutarne la creatività. I procrastinatori hanno guadagnato più alti punteggi di creatività rispetto agli altri. Jihae Shin, ora professoressa all’università del Wisconsin, ha fatto degli esperimenti. Ha chiesto ad alcune persone di pensare a nuove idee di business. Alcuni dovevano farlo nell’immediato e in modo casuale, ad altri è stato dato del tempo per giocare prima a Minesweeper o Solitario.
Tutti hanno presentato le loro idee e, stavolta senza nessuna sorpresa, le idee dei procrastinatori erano per il 28 per cento più creative. Le persone che hanno giocato, prima che gli venisse affidato il compito, non avevano riscontrato nessun aumento della creatività. Solo quando hanno saputo il tipo di attività da svolgere, hanno avuto idee più innovative. Indugiare ha incoraggiato il loro pensiero. Il professor Grant ritiene che le nostre prime idee sono le più convenzionali. mentre temporeggiare permette alla mente di vagare alla ricerca di una più spiccata creatività. Molti dei più importanti momenti che hanno caratterizzato la storia dell’umanità sono dovuti alla procrastinazione: Martin Luther King e il suo discorso “I have a dream”, Abramo Lincoln e il famoso discorso di Gettysburg, Leonardo Da Vinci (che ha impiegato 16 anni) con la sua Mona Lisa. Grant riferisce a BBC Radio 4: