Crisi nera per la Roma: all’Olimpico trionfa la Sampdoria
Quattro giorni dopo è di nuovo Roma-Sampdoria, ma stavolta all’Olimpico, e a trionfare sono i blucerchiati, che espugnano la Capitale grazie ad una rete, quasi allo scadere, di Duvan Zapata. Per i giallorossi è crisi. Non ci sono scorciatoie. La squadra di Eusebio Di Francesco anche ieri sera ha evidenziato gli errori che stanno caratterizzando questo periodo decisamente buio. Svariate le occasioni da rete avute a disposizione, compreso un calcio di rigore fallito da Florenzi, ma tutto ciò non è stato concretizzato, nulla si è tramutato in gol ed anzi, occorre ringraziare per l’ennesima volta Alisson, autore di una prestazione maiuscola, soprattutto nel primo tempo, quando ha murato la porta agli attacchi portati avanti dalla Samp. I capitolini non vincono in campionato dallo scorso 16 dicembre, in occasione dell’1-0 inflitto al Cagliari, sul fotofinish, grazie ad una rete di Fazio. Da lì in avanti tre pareggi e tre ko, che hanno spinto Dzeko e compagni al quinto posto a quota quarantuno, sorpassati dalla Lazio, attualmente terza, cinque punti più su’.
La Samp, invece, con questo prestigioso colpo esterno, scaccia via la concorrenza di Milan, Atalanta, Torino e Udinese per quanto concerne il sesto posto, issandosi a quota trentasette, cullando, quindi, la possibilità di giocarsi a pieno le chance per conquistare un posto per la prossima edizione di Europa League. Gli uomini guidati da Marco Giampaolo ottengono il terzo risultato utile consecutivo, la seconda vittoria nelle ultime tre uscite, mentre in trasferta si tratta del quarto successo durante questo campionato.
Nella prima mezzora i maggiori pericoli provengono dagli ospiti che si fanno vedere dalle parti di Alisson con Caprari, Duvan Zapata e Barreto ma a sventare tali folate ci pensa l’estremo difensore brasiliano, abile nel blindare lo specchio della porta. I padroni di casa, invece, vantano una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio, al 39’, quando l’arbitro Banti decreta un penalty a favore della Roma per un tocco con il braccio, all’interno dell’area, di Bereszynski su tiro ravvicinato di Under. Il fischietto di Livorno concede il rigore e dagli undici metri si presenta Florenzi che però si fa ipnotizzare da Viviano.
Nella ripresa è la banda di Di Francesco ad annoverare le occasioni più propizie per sbloccare il risultato. Ci prova Nainggolan dalla distanza, Dzeko dall’interno dell’area, a seguire una doppia occasione firmata Under ed El Shaarawy ma prima il portiere blucerchiato e poi Silvestre compiono un miracoloso salvataggio. Il tecnico dei giallorossi dal 70’ inserisce sul rettangolo verde Defrel, Perotti ed Antonucci al posto rispettivamente di Pellegrini, Under ed El Shaarawy,fornendo un assetto maggiormente offensivo. I doriani hanno il merito di non intimorirsi, mostrando una pregevole organizzazione difensiva, senza disdegnare di affondare. Ed è proprio in occasione di una delle ultime proiezioni offensive, che i blucerchiati trovano la rete che deciderà il match: all’80’ Murru serve, dalla sinistra, un assist al bacio indirizzato a centro area per Duvan Zapata, il quale da pochi passi dalla linea di porta non deve far altro che appoggiare la sfera in fondo al sacco. Per l’attaccante colombiano è il settimo centro in questo torneo, e l’Olimpico inizia a fischiare e a rumoreggiare. Nei restanti minuti di gara il forcing prodotto dai padroni di casa non sortirà nessun effetto, con la banda di Giampaolo che al triplice fischio finale può liberare tutta la propria gioia e la propria soddisfazione a margine di un risultato impensabile alla vigilia.
Intervistato dai giornalisti, queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco: “Siamo partiti malissimo nei primi 25 minuti, il nostro portiere è stato bravissimo. Appena ho invertito gli esterni, la Sampdoria si è allungata e abbiamo ritrovato fluidità, manovre e occasioni. Abbiamo preso gol sull’unico tiro della Sampdoria del secondo tempo. Non mi è piaciuto l’approccio alla gara, anche se dopo abbiamo reagito e creato tante situazioni che non siamo riusciti a sfruttare. Abbiamo subito molti tiri, prima la fase difensiva era la nostra forza. E’ troppo importante quel lavoro che facciamo con i terzini, non avevamo la testa giusta in partita. Dopo l’abbiamo fatto meglio, siamo usciti alla distanza. Sul gol potevamo difendere meglio”.
Dall’altra parte, queste le parole di un Marco Giampaolo pienamente soddisfatto della prova dei suoi uomini e del risultato conseguito: “E’ la vittoria del gruppo, di chi ha giocato bene, c’era da fare una partita di personalità e bisognava gestire le difficoltà. Primo tempo straordinario, era impensabile giocare una ripresa simile, avevamo speso tanto ma siamo stati bravi. Chi è subentrato ha tenuto alta la tensione, una partita emozionante. La Samp deve giocare e divertirsi, senza obiettivi. Inter, Roma e Lazio sono più attrezzate rispetto a noi, poi ci sono anche Milan e Atalanta. Siamo messi bene ma il nostro obiettivo è giocare, se non giochi bene i punti non li fai. Ci sono anche Torino e Udinese, è una bella lotta”.
Migliore del match- Viviano: Il portiere blucerchiato compie una serie di parate prodigiose, su tutte il penalty neutralizzato a Florenzi. Nulla da eccepire. Saracinesca.
Peggiore del match- Dzeko: Il centravanti bosniaco non incide minimamente. Non si rende quasi mai pericoloso e probabilmente la persistente voce di mercato che lo vede ad un passo dall’approdare al Chelsea hanno minato la sua serenità. Svagato.