Sanremo 2025 ha preso il via con la sua prima serata, tra grandi esibizioni e inevitabili delusioni. Se da una parte Giorgia e Simone Cristicchi hanno incantato il pubblico, dall’altra artisti come Elodie e Tony Effe hanno registrato performance deludenti, tra critiche e ironie social.
Ma andiamo dritti al punto: chi ha davvero brillato e chi, invece, ha steccato clamorosamente? Ecco le pagelle definitive della serata!
Pagelle della prima serata
- Giorgia “La cura per me” – Voto 9.5
Una performance vocale impeccabile, perfetta nei passaggi più difficili e carica di emozione. L’Ariston in piedi ad applaudirla, confermando il suo status di favorita assoluta di questa edizione. La sua capacità di emozionare con il solo uso della voce è un’arma vincente che pochi artisti posseggono. - Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” – Voto 9
Un testo profondo e toccante, con un’interpretazione sentita che ha emozionato il pubblico. Il tema dell’Alzheimer affrontato con estrema delicatezza e poesia. Ogni parola arriva dritta al cuore, senza forzature. - Brunori Sas “L’albero delle noci” – Voto 8.5
Raffinato e autentico, porta un brano intenso che richiama il miglior cantautorato italiano. Un pezzo che colpisce nel profondo grazie a un’armonia sofisticata e testi evocativi che trasmettono una dolce malinconia. - Lucio Corsi “Volevo essere un duro” – Voto 7.5
Un pezzo dal sapore retrò con un tocco di originalità. La sua voce particolare lo rende riconoscibile e unico nel panorama musicale attuale. La scelta stilistica è ben definita, ma forse non abbastanza impattante. - Willie Peyote “Grazie ma no grazie” – Voto 7.5
Ironico, sagace e con un testo pungente, Peyote non delude e dimostra di avere ancora molto da dire. Ritmo coinvolgente e intelligente, ma forse manca quel guizzo melodico per renderlo davvero memorabile. - Shablo feat. Guè, Joshua & Tormento “La mia parola” – Voto 6.5
Un pezzo urban con un ritornello che entra in testa. Buona produzione, ma niente di davvero memorabile rispetto agli altri brani in gara. Gli ospiti aggiungono varietà, ma non bastano a rendere il brano speciale. - Francesco Gabbani “Viva la vita” – Voto 6.5
Positivo e solare come sempre, ma senza la freschezza dei suoi grandi successi. Canzone orecchiabile, ma prevedibile e senza una reale evoluzione rispetto ai suoi precedenti lavori. - The Kolors “Tu con chi fai l’amore” – Voto 6
Disco pop ben costruito, ma privo di reale innovazione. Funzionerà in radio, ma senza lasciare il segno a Sanremo. Un brano efficace ma senza rischi. - Gaia “Chiamo io chiami tu” – Voto 4
Un tentativo di pop latino che non si distingue. Ritmo ripetitivo e coreografia prevedibile, senza spunti originali. Sembra un copia-incolla di hit passate. - Noemi “Se ti innamori, muori” – Voto 5
Una ballata che sa di già sentito, con un’interpretazione graffiata che non aggiunge valore al brano. Un’occasione sprecata per innovare. - Massimo Ranieri “Tra le mani un cuore” – Voto 5.5
La classe non si discute, ma il brano non regala particolari emozioni. Solido, ma senza guizzi. Forse ci si aspettava qualcosa di più incisivo da un veterano della musica italiana. - Rocco Hunt “Mille vote ancora” – Voto 5.5
Un rap melodico con il solito mood napoletano. Carico di buone intenzioni, ma alla lunga risulta prevedibile. Sembra una variazione di brani già ascoltati. - Francesca Michielin “Fango in paradiso” – Voto 5
La sua voce è sempre interessante, ma la canzone manca di mordente. Non lascia un impatto forte e si perde tra le altre proposte. - Irama “Lentamente” – Voto 3.5
Una ballata debole, con un testo poco incisivo e una melodia poco memorabile. Sembra un esercizio di stile che non arriva a destinazione. - Elodie “Dimenticarsi alle 7” – Voto 1
Tutto già visto e sentito. Il tentativo di stupire non funziona, e il brano scivola via senza lasciare nulla di memorabile. Un’operazione forzata più che un’espressione artistica. - Tony Effe “Damme ‘na mano” – Voto 1
Performance scialba, look fuori contesto e interpretazione piatta. Un esperimento fallito su tutta la linea. Il rap può evolversi, ma qui sembra regredire. - Sarah Toscano “Amarcord” – Voto 3
Una proposta electro pop generica e senza personalità. Non cattura né emoziona. - Bresh “La tana del granchio” – Voto 6
Un pop-rap piacevole, ma nulla di sorprendente. Ha una buona base musicale, ma manca l’originalità. - Modà “Non ti dimentico” – Voto 4.5
Sempre fedeli al loro stile, ma senza aggiungere nulla di nuovo. Un déjà-vu musicale.
E tu, che ne pensi?
Sanremo 2025 sta già facendo discutere. Chi è stato il migliore? Chi merita di vincere? E chi dovrebbe tornare a casa subito? Dimmelo nei commenti!