Vittoria di carattere e personalità, quella ottenuta dalla Lazio in casa del Sassuolo.
Uno 0-3 chiaro ed ineccepibile che lancia un messaggio inequivocabile alle dirette concorrenti per un posto con vista Champions League. A margine di questo trionfo, gli uomini di Simone Inzaghi si issano al terzo gradino con cinquantadue punti all’attivo e lo scettro di miglior attacco del torneo con sessantaquattro centri realizzati. I biancocelesti centrano, altresì, la seconda vittoria di fila, la nona in campionato lontano dall’Olimpico.
Il Sassuolo, invece, incappa nella quinta sconfitta nelle ultime otto gare disputate. I neroverdi non vincono dal 23 dicembre scorso, in occasione dell’1-0 inflitto ai danni dell’Inter e in classifica restano inchiodati al sedicesimo posto a quota ventitre, a soli tre lunghezze dalla Spal terzultima. Suona più di un campanello d’allarme in casa neroverde.
Riavvolgendo il nastro della gara, il match si sblocca al 7’ quando Felipe Anderson serve al limite dell’area Milinkovic-Savic, il quale lascia partire un tiro destinato sotto l’incrocio sui cui Consigli non può intervenire. I padroni di casa subiscono il colpo, non riuscendo a reagire con convinzione e veemenza. La Lazio, al 31’, usufruisce di un calcio di rigore a proprio favore. L’arbitro Manganiello ,su segnalazione del VAR, ravvede un tocco con il polso di Peluso, intento ad anticipare Murgia. Inizialmente il fischietto di Pinerolo lascia correre, per poi tornare sui suoi passi, rivedendo le immagini al monitor posizionato a bordo campo e decretando il rigore per i biancocelesti. Tra le polemiche dei calciatori e dello staff tecnico degli emiliani, è Immobile a presentarsi dagli undici metri, estraendo dal cilindro un tiro non particolarmente irresistibile, che beffa comunque Consigli. Per l’attaccante campano è il ventitreesimo centro in questo campionato, la trentunesima rete in stagione, numeri che lo avvicinano sempre più alla conquista della “Scarpa d’Oro”. Il Sassuolo subito il doppio colpo, si rende pericoloso con Babacar, il quale, però, non capitalizza al meglio un intervento piuttosto rivedibile di Strakosha.
Nella ripresa, pronti-partenza-via, e i capitolini firmano il tris: al 46’ cross dalla destra di Felipe Anderson per Milinkovic-Savic, che in elevazione supera la marcatura di Adjapong per poi spedire la sfera alle spalle di Consigli. Doppietta per il centrocampista serbo che sale a quota nove centri nella speciale classifica marcatori. Gli emiliani perdono la testa e in particolar modo Berardi che al 54’ si rende autore di un intervento da rosso nei confronti di Radu. Il vantaggio numerico dura pochi minuti perché al 62’ Marusic rifila una gomitata in pieno volto a Rogerio, con l’arbitro Manganiello che non ha dubbi ed espelle anche il laterale destro montenegrino. Al di là delle due espulsioni, la gara non riserverà altre emozioni particolari, con la Lazio che gestirà agevolmente il triplo vantaggio acquisito, portando a casa tre punti dall’inestimabile valore. Per i neroverdi, invece, urge una scossa, a partire dalla prossima sfida contro il Chievo per abbandonare il prima possibile una posizione di classifica decisamente pericolante.
Intervistato dai giornalisti, queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dei biancocelesti, Simone Inzaghi: “Ho trovato grande disponibilità nei ragazzi, abbiamo avuto la fortuna di andare avanti in ogni competizione. Giocando sempre, ogni allenatore ha l’obbligo di cambiare. Tre gare alla settimana non è facile, l’ho visto l’anno scorso con la Coppa Italia. Quest’anno abbiamo perso giocatori importanti come Biglia, Keita e Hoedt, ma siamo stati bravi lo stesso. Chi è arrivato si è subito calato nel progetto, tutti mi stanno dando una mano. Siamo quasi a marzo ed essere in corsa per tutti i fronti mi fa estremamente piacere. Sul VAR e il fallo di Peluso? Era rigore, non ci sono dubbi, le immagini si commentano da sole”.
Per quanto concerne il Sassuolo, a parlare è il tecnico Beppe Iachini: “Abbiamo iniziato bene, senza concedere tanto alla Lazio, poi due episodi hanno indirizzato il risultato a loro favore. La squadra ha comunque continuato a giocare, anche se non siamo stati pericolosi, poi l’inferiorità numerica ha chiuso i conti. Visti gli episodi e le assenze, oggi non potevo chiedere di più, solo maggiore concretezza in avanti. E’ un periodo in cui non ci sta girando bene, ma dobbiamo essere noi a far girare la ruota. Bisogna lavorare e migliorare, ma insistendo su questa strada. Berardi? Nel fallo non ho visto cattiveria. Ultimamente era sempre uno dei migliori in campo, una giornata storta può capitare a tutti”.
Migliore del match- Milinkovic-Savic: Doppietta per il centrocampista serbo, sempre più leader di questa squadra. I paragoni fioccano, al pari delle richieste da parte dei top club internazionali. Prestigioso.
Peggiore del match- Berardi: Oramai l’attaccante neroverde colleziona ammende piuttosto che gol. Di reti in campionato, sino ad ora, solo due. Appare il lontano parente del baby-boom visto all’opera quella sera di gennaio del 2014 quando rifilò un poker al Milan. Involuto.