Quando Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio decidono di collaborare di nuovo, sai già che qualcosa di grosso sta bollendo in pentola. Dopo sei film insieme che hanno ridefinito il concetto di crime drama contemporaneo, il duo più prolifico di Hollywood sta per tornare con “Carthage Must Be Destroyed“, un action thriller che li vedrà questa volta dietro la macchina da presa nel ruolo di produttori esecutivi.
Non stiamo parlando dell’ennesimo gangster movie ambientato a New York – questa volta la location si sposta in una cittadina della Rust Belt americana, dove un misterioso vagabondo arriva per seminare il caos tra i poteri corrotti locali. La sinossi ricorda immediatamente i classici di Akira Kurosawa come “Yojimbo” e la sua trasposizione western “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone. È quel tipo di narrative structure che funziona sempre: il forestiero che arriva per liberare i cittadini onesti dalle grinfie di un sindacato criminale spietato.
La vera novità? Ted Griffin, sceneggiatore di “Ocean’s 11” e collaboratore di lunga data della coppia (ha co-prodotto “The Wolf of Wall Street” e interpretato un agente FBI nel film), farà il suo debutto alla regia con questo progetto. Le riprese inizieranno a ottobre nel Rhode Island, e già si parla di una produzione che potrebbe segnare una svolta nella carriera di Griffin.
Ma cosa rende questa collaborazione così speciale? E soprattutto, riuscirà Scorsese a resistere alla tentazione di saltare dietro la macchina da presa, o si limiterà davvero al ruolo di executive producer?
La dinastia cinematografica Scorsese-DiCaprio
Dal 2002, quando DiCaprio fu raccomandato a Scorsese da Robert De Niro per “Gangs of New York”, questi due hanno praticamente riscritto le regole del contemporary filmmaking. Non stiamo parlando solo di una partnership professionale di successo – stiamo parlando di una simbiosi creativa che ha prodotto alcuni dei film più importanti degli ultimi vent’anni.
La loro filmografia condivisa legge come un corso accelerato di cinema d’autore: “Gangs of New York” (2002), “The Aviator” (2004), “The Departed” (2006), “Shutter Island” (2010), “The Wolf of Wall Street” (2013), e “Killers of the Flower Moon” (2023). Sei film che coprono generi diversi ma mantengono una coerenza stilistica inconfondibile.
È interessante notare come ogni loro collaborazione abbia rappresentato un’evoluzione artistica per entrambi. DiCaprio è passato dal giovane attore promettente al character actor maturo, mentre Scorsese ha continuato a reinventare il suo approccio al crime drama senza mai perdere la sua voce autoriale.
Ted Griffin: da sceneggiatore a regista
Ted Griffin non è certo un nome nuovo nell’ambiente. La sua carriera di screenwriter include successi come “Ocean’s 11”, “Ravenous”, “Matchstick Men” e “Tower Heist”. Ma il salto alla regia rappresenta sempre una sfida, anche per sceneggiatori esperti.
Griffin ha già dimostrato le sue capacità dietro la macchina da presa dirigendo episodi di serie TV come “Terriers” (che ha anche creato), “Mad Dogs” e “Patriot”. Il passaggio dal television directing al cinema richiede però competenze diverse, soprattutto quando si tratta di gestire una produzione con il calibro di talent attached di “Carthage Must Be Destroyed”.
La sua precedente collaborazione con Scorsese e DiCaprio in “The Wolf of Wall Street” – dove ha interpretato anche l’agente FBI Hughes – gli ha dato l’opportunità di osservare da vicino come funziona la macchina produttiva di questi giganti del cinema. È un vantaggio non indifferente per un regista al debutto.
L’ispirazione western: da Kurosawa a Leone
La premise narrativa di “Carthage Must Be Destroyed” attinge direttamente dal filone western classico del misterioso straniero che arriva in città per fare giustizia. È un archetipo che ha funzionato in “Yojimbo” (1961) di Kurosawa, nella sua trasposizione italiana “Per un pugno di dollari” (1964) di Leone, e in innumerevoli altre variazioni.
Trasportare questo template narrativo nell’America contemporanea della Rust Belt è una mossa intelligente. Le città industriali in declino degli Stati Uniti offrono lo stesso sense of lawlessness e disperazione sociale che rendeva efficaci i western classici.
Il riferimento a “Yojimbo” e “Per un pugno di dollari” suggerisce anche un approccio stilistico specifico: protagonista enigmatico, violenza coreografata, tensione psicologica e morale ambigua. Tutti elementi che si sposano perfettamente con l’estetica cinematografica che Scorsese e DiCaprio hanno sviluppato nelle loro collaborazioni precedenti.
La macchina produttiva dietro il progetto
Il team produttivo di “Carthage Must Be Destroyed” è una vera e propria constellation di talent. Oltre a Scorsese e DiCaprio come executive producer, troviamo nomi come Gareth West, Jennifer Davisson e il team di Verdi Productions guidato da Chad A. Verdi.
Questa struttura produttiva rappresenta l’evoluzione naturale della carriera di DiCaprio, che attraverso la sua Appian Way Productions sta diventando sempre più influente come producer. Non si tratta solo di attaccare il proprio nome a progetti interessanti, ma di sviluppare attivamente contenuti che riflettano la sua vision artistica.
Anche Sikelia Productions di Scorsese è coinvolta, confermando l’impegno totale del regista nel progetto. Quando Scorsese mette il peso della sua production company dietro un film, significa che crede davvero nel potenziale del progetto.
Il Rhode Island come location
La scelta del Rhode Island come location principale è interessante da un punto di vista sia logistico che artistico. Lo stato offre incentivi fiscali competitivi per le produzioni cinematografiche, ma soprattutto possiede quella texture visiva perfetta per rappresentare l’America industriale in declino.
Le cittadine del Rhode Island mantengono quell’architettura industriale che può rappresentare efficacemente la Rust Belt senza dover necessariamente girare in Michigan o Ohio. È una scelta che dimostra budget consciousness senza sacrificare l’autenticità visiva.
Dal punto di vista della production design, il Rhode Island offre also una varietà di location che possono rappresentare diversi aspetti della storia: dal centro urbano degradato alle periferie industriali, dalle zone portuali ai quartieri residenziali.
L’assenza di casting annunciato
Il fatto che non sia ancora stato annunciato nessun casting è significativo. Di solito, progetti con questo livello di star power dietro le quinte attraggono immediatamente A-list actors. Il silenzio potrebbe indicare che Scorsese e DiCaprio stiano cercando unknown talents o attori character per i ruoli principali.
Questa strategia sarebbe coerente con la loro filosofia artistica recente. In “Killers of the Flower Moon”, pur avendo DiCaprio come protagonista, molti ruoli chiave sono stati affidati a native American actors non professionisti per garantire autenticità narrativa.
Il futuro della partnership Scorsese-DiCaprio
“Carthage Must Be Destroyed” rappresenta un’evoluzione naturale della partnership tra i due. Dopo aver esplorato praticamente ogni sfumatura del crime drama, stanno ora espandendo la loro collaborazione verso nuovi modelli produttivi.
Il loro prossimo progetto annunciato, “The Wager“, promette di essere un altro dramma storico nel loro stile caratteristico. Ma questo action thriller potrebbe rappresentare un test per vedere come funziona la loro chimica creativa quando non sono rispettivamente regista e protagonista.
Tu cosa ne pensi? Credi che Scorsese riuscirà davvero a limitarsi al ruolo di produttore esecutivo, o pensi che la tentazione di dirigere personalmente sarà troppo forte? Dimmi la tua nei commenti – sono curioso di sapere se anche tu pensi che questo duo abbia ancora molto da offrire al cinema contemporaneo!