Ci sono amori che finiscono piano, non con urla o porte sbattute, ma con una domanda che rimane sospesa e un pianto che non si ha il coraggio di fare davanti all’altro. “SENTIMENTALE”, il nuovo singolo di Aiello insieme a Levante, racconta proprio quel momento lì: l’istante fragile in cui ci si rende conto che qualcosa è finito davvero e non resta che attraversare il dolore con onestà. Una ballad urbana che fa vibrare emozioni riconoscibili per chiunque abbia provato a salvare una storia che ormai non voleva essere salvata.
Il titolo è un’accusa affettuosa: essere sentimentale significa sentire troppo, sempre. Ma in questa canzone, essere troppo è l’unica verità possibile.
Siamo davvero “troppo” o semplicemente vivi?
Il brano si apre con una confessione diretta: le parole sbagliate, dette nei momenti sbagliati, possono ferire più di uno schiaffo. Aiello ammette che a volte, complice un bicchiere in più, la sincerità lo travolge e lo fa agire d’impulso. È già qui che emerge il tema centrale: l’amore finisce, ma i sentimenti non sanno spegnersi su comando.
Quando arriva il pre-ritornello, la dinamica della relazione diventa chiarissima. Lui viene definito sentimentale, quasi fosse un difetto da correggere, ma nello stesso tempo viene chiesto di andarci piano quando fanno l’amore. Una contraddizione emotiva che racconta quanto sia difficile sincronizzarsi nella coppia: si desidera l’altro, ma non abbastanza da tenerselo stretto davvero.
Roma, una notte in macchina e un fiume come specchio emotivo
Il ritornello è un’immagine potente: ore in macchina, Roma di notte, il Tevere come confidente. Aiello confessa di voler piangere ma di vergognarsi. È un momento di cinema intimo, un road movie emotivo in cui l’abitacolo diventa una capsula dove trattenere lacrime e parole non dette. La radio a volume altissimo è il tentativo goffo di zittire il cuore, ma il dolore trova comunque uno spiraglio.
La scelta di Roma non è casuale: una città eternamente romantica, che qui appare invece come teatro di un distacco inevitabile.
Quando entra Levante, la frattura diventa dialogo
La seconda strofa, affidata a Levante, ribalta la prospettiva senza contraddirla. Lei chiede: “Perché dirci cose sbagliate, se tanto non cambiano il finale?”. È una frase che pesa come un verdetto. Il suo canto riporta alla realtà: certe storie non si aggiustano parlando, e nemmeno litigando. È il disincanto di chi ha già iniziato ad andare oltre.
Il pre-ritornello in duetto rende tutto più vero. L’illusione di trascorrere la notte insieme si infrange contro la chiusura dell’altra persona. Ma restano comunque vicini, troppo vicini per dirsi addio senza tremare.
Il bridge: l’amore che vorremmo e quello che siamo capaci di dare
Nella parte centrale della canzone, i due artisti si muovono su un terreno più adulto, quasi crudo. Le cose fatte addosso non sono solo sesso, ma tentativi di sentirsi importanti l’uno per l’altra. Aiello desidera una casa, un luogo emotivo dove amarsi spesso senza dover chiedere il permesso. È il bisogno di stabilità che si scontra con un rapporto ormai logoro. Le occasioni perse emergono come un conto troppo salato da pagare solo adesso che ci si accorge davvero della perdita.
Questa strofa è una delle più intense del brano, perché mette a nudo una verità universale: ci si accorge del valore di chi amiamo solo quando non c’è più.
Il significato: la malinconia buona di un amore che si lascia andare
“SENTIMENTALE” non racconta una relazione tossica, né un tradimento da dimenticare subito. Qui l’amore è ancora vivo, ma è arrivato il momento di lasciarlo andare. Aiello lo descrive come “l’ultimo abbraccio, il pianto che arriva senza vergogna” e questa definizione è perfetta per sintetizzare il cuore del pezzo.
La canzone difende l’idea che essere sensibili non sia un limite, ma un modo per restare umani. Anche se l’amore finisce, le emozioni meritano di essere vissute fino in fondo. La vergogna del pianto che ritorna nel ritornello non è un fallimento: è la prova che ci abbiamo creduto davvero.
Un passo nuovo nella discografia di Aiello
Nel percorso artistico di Aiello, questo brano rappresenta un’evoluzione interessante. Se in passato l’amore era spesso associato a impulso, desiderio, anche a un certo tormento acceso, qui troviamo un dolore più controllato, una maturità emotiva che non cerca più colpevoli. La produzione, firmata da CELO e BRAIL, si muove verso un pop romantico contemporaneo, che unisce malinconia e sincerità. La presenza di Levante impreziosisce la narrazione: non è un featuring decorativo, ma la voce dell’altra metà della storia.
Questo rende “SENTIMENTALE” un brano corale, viscerale, onesto. Parla di noi, delle volte in cui siamo rimasti a piangere in macchina davanti a un fiume che scorre e ci ricorda che, anche senza l’altro, la vita va avanti.
Sei mai rimasto fermo nel traffico delle emozioni, senza sapere dove andare? Hai mai pianto senza fare rumore mentre la radio provava a coprirti? Raccontamelo nei commenti: qui nessuno ti dirà che sei troppo sentimentale.
Il testo di Sentimentale
[Strofa 1: Aiello]
Le cose dette male
Non ti dovevo telefonare
Quando bevo, forse è vero
Sono troppo sincero
Una canzone lenta
[Pre-Ritornello: Aiello]
Non vale tutto questo andare e ritornare che ci fa male
Mi dai del sentimentale
Poi mi chiedi: “Vai più piano” se facciamo l’amore
[Ritornello: Aiello]
Ah, siamo stati ore in macchina
Tutta la notte, noi, per Roma
Volevo solo piangere sopra il Tevere, ah-ah
Ho messo a palla poi la radio
Te lo dico, un po’ mi vergognavo
Volevo solo piangеre sopra il Teverе
[Strofa 2: Levante]
Le cose dette male
Che ce le siamo detti a fare?
Non cambiano il finale
Non ti fanno restare
No, no, no, no, no
[Pre-Ritornello: Aiello & Levante, Aiello]
Io che mi aspettavo che stanotte tu dormissi da me
Mi dici: “Sentimentale”
Poi mi chiedi: “Vai più piano” se facciamo l’amore (L’amore)
[Ritornello: Aiello & Levante]
Ah, siamo stati ore in macchina
Tutta la notte, noi, per Roma
Volevo solo piangere sopra il Tevere, ah-ah
Ho messo a palla poi la radio
Te lo dico, un po’ mi vergognavo
Volevo solo piangere sopra il Tevere
[Bridge: Aiello & Levante]
Le cose che siamo fatti addosso
Non fanno rima solo con il sesso
Mi merito una casa che sia un posto
Dove posso amarti spesso
Le volte che hai aspettato un solo gesto
Una parola che cambiasse il corso
E te ne accorgi solamente adesso che mi hai perso
E manifesto
[Ritornello: Aiello & Levante; Levante]
Ah, siamo stati ore in macchina
Tutta la notte, noi, per Roma
Volevo solo piangere sopra il Tevere, ah-ah
Ho messo a palla poi la radio
Te lo dico, un po’ mi vergognavo
Volevo solo piangere sopra il Tevere




