Dybala accende la luce e la Juventus supera il Chievo 3-0
L’Allianz Stadium continua ad essere inespugnabile per qualsiasi tipo di avversario che si trovi di fronte alla Juventus. Stavolta è stato il turno del Chievo, che nonostante il coraggio e la sfrontatezza sfoderata sul rettangolo di gioco, è costretto ad arrendersi dinnanzi alla forza d’urto e alla caparbietà della Vecchia Signora che inanella, così, il terzo successo consecutivo in campionato.
La banda guidata da Massimiliano Allegri liquida per 3-0 i gialloblù di Maran, grazie ad una sfortunata autorete di Hetemaj, mentre nella ripresa a completare il risultato ci pensano Higuain e l’eccellente Dybala, il quale entrato al 54’ al posto di Douglas Costa, ha impresso una nuova marcia al match, apportando grande vivacità e imprevedibilità in attacco, a tal punto da mettere alle corde, la tanto attenta, fino ad allora, difesa clivense. La Juventus, dopo appena tre giornate di campionato, ha messo a segno dieci goal, cifra che eguaglia il record siglato nel 1981.
Tra l’altro, i bianconeri, hanno ottenuto i tre punti in palio senza far leva sulla consueta “B-B-C” in difesa, evento che non accadeva dal febbraio 2008. Buffon e Barzagli in panchina, Chiellini out per un problema al polpaccio destro e come ben noto Bonucci è passato al Milan, ragion per cui si è vista in campo una Vecchia Signora rinnovata negli interpreti e negli schemi, come a suggellare l’inizio di un nuovo percorso tecnico-tattico. Allegri ha inizialmente schierato i suoi uomini con il “4-3-3” affidandosi a Sturaro, Pjanic e Matuidi a centrocampo, mentre in attacco Mandzukic e Douglas Costa ai lati della punta centrale Higuain. In porta vi è stato il debutto dal primo minuto di Szczesny, autore di una prestazione confortante, mentre la fascia di capitano è finita sul braccio di Lichtsteiner.
Per lui una boccata di autostima dopo la delusione derivata dall’esclusione dall’elenco UEFA per la fase a gironi della Champions League. Come detto, invece, il Chievo non è atterrato a Torino con l’intenzione di indossare i panni da sparring partner. I gialloblù hanno sfoderato coraggio e compattezza, creando più di un semplice grattacapo alla retroguardia bianconera nell’arco dei novanta minuti, ma la differenza di qualità e soprattutto di potenzialità a lungo andare è emersa, fino a quando, con l’ingresso in campo di Dybala, l’equilibrio si è spezzato, spostando l’ago della bilancia dalla parte bianconera.
Riavvolgendo il nastro della partita, i padroni di casa si portano in vantaggio al 17’ dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Pjanic, la palla scodella in area e Hetemaj, nel tentativo disperato di anticipare di testa Sturaro, insacca la sfera nella propria porta. La banda di Allegri continua a pigiare il piede sull’acceleratore e sfiora il raddoppio immediato con Lichtsteiner, autore di un tiro-cross che chiama all’intervento provvidenziale Sorrentino. A seguire è il turno di Douglas Costa ma la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. Qualche minuto più tardi flirta con il goal,Pjanic, il cui tiro dalla distanza viene deviato da Sorrentino, con la palla che scheggia la parte alta del montante. Il Chievo si fa vedere dalle parti di Szczesny con una punizione calciata da Radovanovic, il portiere polacco respinge, ma è tempestivo Benatia ad allontanare di testa la sfera, visto l’approssimarsi in quella zona di campo da parte di Inglese. Nella ripresa, il Chievo parte a viso aperto, mostrando una spiccata caparbietà, con i padroni di casa piuttosto in difficoltà.
A questo punto, Massimiliano Allegri effettua la sostituzione che cambierà l’esito del match, inserendo Dybala al posto di Douglas Costa, ed infatti al 58’ (quattro minuti più tardi dal suo ingresso sul rettangolo di gioco) la “Joya” appoggia per Pjanic, il quale serve all’interno dell’area Higuain, che a tu per tu con Sorrentino non sbaglia. Raddoppio per la Juventus grazie al secondo centro in questo campionato del “pipita”. I gialloblù non si arrendono e sfiorano la rete che potrebbe riaprire le sorti della gara in due occasioni: prima con un colpo di testa di Pellissier, su assist di Birsa, che non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri, poi sempre con Birsa, autore di un calcio di punizione, che sibila il palo, alla sinistra di Szczesny. Il tris bianconero giunge all’ 83’ con una rete capolavoro di Dybala: il numero dieci argentino riceve palla dal neo entrato Bernardeschi, entra in area e supera elegantemente la marcatura di Dainelli e Gamberini, per poi lasciar partire un tiro preciso e ben calibrato sul primo palo, su cui Sorrentino non riesce ad intervenire. Un goal pregevole per la “Joya” che per esecuzione balistica ricorda i sigilli realizzati comunemente da Messi. Dopo tre minuti di recupero, sotto il cielo piovoso di Torino, l’arbitro Fabbri decreta la fine del match. La Juventus vola, provvisoriamente, in solitaria in testa alla classifica con nove punti all’attivo, mentre i veneti restano inchiodati a quota tre pur avendo disputato una gara apprezzabile dal punto di vista dell’impegno e dell’ordine tattico.
Di fronte ai microfoni dei giornalisti, Massimiliano Allegri ha così commentato la vittoria ottenuta contro il Chievo: “Abbiamo giocato per la prima volta con i tre centrocampisti, anche perché sono arrivati molti nazionali solo giovedì e dovevamo arrangiarci. I ragazzi sono stati bravi, abbiamo subito qualche tiro di troppo ma senza prendere goal e questo è importante. Ci vuole disponibilità da parte di tutti per subire meno. Dybala sempre più leader? Sta crescendo molto, sia tecnicamente che fisicamente. Ha tutti i numeri per poter diventare, insieme a Neymar, uno dei giocatori più forti al mondo, quando Messi e Cristiano Ronaldo smetteranno. Sono contento per lui per quello che sta facendo e sono fortunato ad allenarlo”.
Maran, invece, dalla sponda gialloblù ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo il ko, per alcuni versi piuttosto esagerato dal punto di vista del punteggio, rimediato all’Allianz Stadium: “Nel secondo tempo abbiamo messo alle corde la Juventus, poi è entrato Dybala e ha fatto la differenza. Credo che comunque resterà nei nostri occhi il fatto di aver tenuto testa a lungo a una squadra come quella di Allegri. Pensavo che ci sarebbe stato bisogno di cambiare qualcosa, al contrario non ho dovuto toccare praticamente niente, perché l’interpretazione è stata corretta. Nonostante il 3-0, dobbiamo essere soddisfatti”.