Sono dappertutto, ma si concentrano in particolare nelle grandi città. Sono nate da poco, ma hanno già visto momenti splendenti. Hanno visto la rivoluzione di internet, ma l’hanno sfruttata per incrementare il proprio mercato. Le slot machine sono il punto fermo del gioco d’azzardo italiano, attirando su di loro le speranze dei gestori e l’astio di chi vuole una regolamentazione sulle scommesse. Con risultati altalenanti.
“Il 2016 ha confermato il dominio assoluto delle slot machine nel settore gioco d’azzardo live. Le macchinette, insieme alle AWP, costituiscono più della metà di un mercato da 95 miliardi di euro. Le slot rimangono al comando delle operazioni, con 26,3 miliardi di euro di raccolta”.
Una crescita che certo non è dispiaciuta allo Stato italiano, che ha incassato una cifra equivalente a circa 10 miliardi di euro. Uno e mezzo in più rispetto al 2015, confermando lo stretto legame tra scommesse ed economia. E non potrebbe essere altrimenti, “con più di 400.000 apparecchi installati lungo il territorio italiano. Roma ne conta più di 20.000, Milano e Napoli più di 14.000 a testa”, come emerge da uno speciale pubblicato da Repubblica.it nei mesi scorsi. Segno che ormai il fenomeno non è più vincolato ai casinò live, ormai da tempo. Mini-casinò e piccole case da gioco hanno spopolato, attirando l’attenzione dei governi locali.
Il segmento delle slot machine ha infatti incontrato diverse difficoltà nel prosieguo delle loro attività. Il governo ha presentato diverse proposte di modifiche di legge, tra cui l’aumento del prelievo fiscale sulle macchinette e la loro riduzione entro la fine del 2017. La prima decisione colpisce i gestori, ma potrebbe far calare in modo vertiginoso l’interesse dei giocatori, le cui vincite vengono spartite con lo Stato italiano. La seconda invece non può che compromettere la stabilità del sistema, variando il numero di centri scommesse e le opportunità a disposizione dei clienti. I primi effetti si sono già fatti sentire, con un deprezzamento del 9% di sale da gioco e centri scommesse. Di cui non a caso è aumentata l’offerta, con la diminuzione della domanda.
La crisi potrebbe essere solo passeggera, ma di certo la solidità verrà testata con forza. A trarne vantaggio potrebbe essere il settore online, non per niente rinforzato dalle nuove tecnologie. I giochi da casinò corrispondono al 43% del mercato su internet, arrivato a toccare il miliardo di euro nel 2016. Un successo spiegabile con diversi fattori, tra cui la vasta offerta garantita dai diversi siti online. Un ruolo di spicco va riconosciuto alle slot machine gratis, ormai un trend costante su Google. Con migliaia di persone che cercano questo gioco gratuito su internet, la pubblicità ai migliori siti è immediata. Con l’effetto di allargare l’utenza ed esportare il prodotto a nuovi clienti.
E attenzione, internet non ha ricevuto le limitazioni legislative citate in precedenza. Là dove il controllo statale è più stretto, la tassazione è più clemente, almeno per il momento. Alle società potrebbe quindi convenire sviluppare il prodotto online, tralasciando in parte il live. Le slot machine non dovrebbero avere problemi con questo cambiamento, avendo già dimostrato di potersi proporre ad altissimi livelli anche sulla rete.