Dal Governor’s Ball del 9 giugno 2024 alle 705.000 visualizzazioni del 31 luglio 2025, “The Subway” di Chappell Roan ha percorso un viaggio lungo oltre un anno prima di approdare ufficialmente nell’album *“CR2“**. Prodotto dal fidato Dan Nigro e anticipato con una strategia di comunicazione geniale – dal cambio della foto profilo Instagram con il logo Subway alle performance live a Bonnaroo – il brano rappresenta quello che l’artista stessa ha definito il “cugino di Casual”.
Con video diretto da Amber Grace Johnson, mixing di Mitch McCarthy e mastering di Randy Merrill, “The Subway” si presenta come una confessione brutalmente onesta sui meccanismi psicologici dell’ossessione post-rottura, trasformando il trasporto pubblico newyorkese in teatro della sofferenza amorosa contemporanea.
Ma dietro la melodia accessibile si nasconde un ritratto spietato di come un incontro casuale possa trasformarsi in prigione mentale quotidiana.
Il primo verso: trigger sensoriali della memoria
L’apertura con i dettagli fisici specifici (“green hair”, “beauty mark next to your mouth”) stabilisce immediatamente la precisione con cui la memoria traumatica registra informazioni visive. Non sono semplici caratteristiche estetiche, ma trigger psicologici che riattivano circuiti emotivi dolorosi.
Il riferimento al profumo che “almost killed me” trasforma stimoli olfattivi in armi involontarie. È riconoscimento scientifico del potere della memoria sensoriale nel riattivare traumi emotivi.
Il ritornello: filosofia dell’elaborazione infinita
La ripetizione di “it’s not over ‘til it’s over, it’s never over” cattura il paradosso dell’elaborazione del lutto amoroso: razionalmente si sa che dovrebbe finire, ma emotivamente il processo sembra infinito.
Il post-ritornello: geografia dell’ossessione
Il riferimento alle scale dove continua a cercarla trasforma architettura urbana in mappa emotiva. Ogni spazio pubblico diventa potenziale luogo di incontro fantasticato.
L’obiettivo finale – ridurre l’ex a “just another girl on the subway” – rivela la strategia psicologica: normalizzare attraverso anonimizzazione.
Il secondo verso: auto-sabotaggio e geografia dell’esilio
L’ammissione di aver “made you the villain” introduce il tema dell’auto-sabotaggio psicologico: trasformare l’altro in nemico per giustificare il proprio dolore.
La minaccia di trasferirsi in Saskatchewan se il dolore persiste utilizza la geografia canadese come metafora dell’esilio volontario. È strategia estrema di fuga che rivela l’intensità della sofferenza.
Il secondo post-ritornello: intimità compromessa
Il riferimento al “foreplay” e al rischio di pronunciare il nome dell’ex introduce una dimensione sessuale complessa: come l’ossessione comprometta nuove relazioni intime.
L’outro: gioco di parole esistenziale
La ripetizione alternata di “she’s got a way” e “she got away” crea un gioco linguistico che riflette l’oscillazione mentale tra ammirazione e perdita.
Analisi critica: universalità dell’ossessione urbana
“The Subway” rappresenta Chappell Roan nella sua forma più vulnerabile e relatable. Il brano riesce a trasformare esperienza specifica (trasporto pubblico newyorkese) in metafora universale dell’ossessione post-rottura.
La produzione di Dan Nigro bilancia perfettamente accessibilità melodica e intensità emotiva, creando un soundscape che supporta l’arco narrativo senza sovrastarlo.
Un ritratto dell’amore nell’era urbana
“The Subway” funziona come documento delle relazioni metropolitane contemporanee, dove spazi pubblici diventano teatri involontari di drammi privati. È esplorazione di come la densità urbana amplifichi possibilità di incontri casuali che possono riattivare traumi emotivi.
L’evoluzione artistica di Chappell
Per Chappell Roan, questo brano rappresenta un ulteriore sviluppo della sua capacità di trasformare vulnerabilità personale in arte universale. La definizione del pezzo come “cugino di Casual” suggerisce una famiglia tematica di brani che esplorano diverse sfaccettature dell’amore non corrisposto.
Verdetto
“The Subway” è un brano coraggioso che affronta con onestà brutale i meccanismi psicologici dell’ossessione amorosa. Chappell dimostra maturità artistica nel trasformare esperienza dolorosa in musica che consola senza minimizzare.
Il pezzo conferma l’artista come voce autentica di una generazione che naviga amore e perdita in contesti urbani sempre più complessi.
Hai mai vissuto quella sensazione di cercare costantemente qualcuno in luoghi pubblici dopo una rottura? Pensi che “The Subway” riesca davvero a catturare l’ossessione post-relazione o ti sembra troppo specifico per essere universale? Condividi nei commenti le tue esperienze con trigger sensoriali che riattivano ricordi dolorosi e dimmi se credi che la musica possa davvero aiutare nell’elaborazione del lutto amoroso!
Il testo di The Subway
[Verse 1]
I saw your green hair
Beauty mark next to your mouth
There on the subway
I nearly had a breakdown
A few weeks later
Somebody wore your perfume
It almost killed me
I had to leave the room
[Chorus]
It’s just another day
And it’s not over ‘til it’s over, it’s never over (Ah)
It’s just another day
And it’s not over ‘til it’s over (Ah)
It’s never over
[Post-Chorus]
‘Til I don’t look for you on the staircase
Or wish you thought that we were still soulmates
But I’m still counting down all of the days
‘Til you’re just another girl on the subway
[Verse 2]
Made you the villain
Evil for just moving on
I see your shadow
I see it even with the lights off
I made a promise, if in four months this feeling ain’t gone
Well, fuck this city, I’m movin’ to Saskatchewan
[Chorus]
It’s just another day
And it’s not over ‘til it’s over (Ah, ah-ah)
Oh, ‘til it’s over
It’s just another day
And it’s not over ‘til it’s over (Ah, ah-ah)
It’s never over
[Post-Chorus]
‘Til I can break routine during foreplay
And trust myself that I won’t say your name
But I’m still counting down all of the days
‘Til you’re just another girl on the subway
[Outro]
She’s got, she’s got a way
She’s got a way, she’s got a way
And she got, she got away
She got away, she got away
And she’s got, she’s got a way
She’s got a way, she’s got a way
And she got, she got away
She got away, she got away
(She’s got, she’s got a way
She’s got a way, she’s got a way)
She’s got a way (She got, she got away
She got away, she got away)
She’s got, she’s got a way
She’s got a way, she’s got a way
And she got, she got away
She got away, she got away
La traduzione del testo di Subway in italiano
[Strofa 1]
Ho visto i tuoi capelli verdi
Quel neo accanto alla bocca
Lì, nella metropolitana
Ho quasi avuto un crollo
Qualche settimana dopo
Qualcuno indossava il tuo profumo
Mi ha quasi distrutto
Ho dovuto uscire dalla stanza
[Ritornello]
È solo un altro giorno
E non è finita finché non è finita, e non finisce mai (Ah)
È solo un altro giorno
E non è finita finché non è finita (Ah)
Non finisce mai
[Post-Ritornello]
Finché non smetto di cercarti sulle scale
O di sperare che tu pensi ancora che siamo anime gemelle
Ma intanto conto ancora i giorni
Finché non sarai solo un’altra ragazza in metropolitana
[Strofa 2]
Ti ho fatta passare per la cattiva
Come se fossi crudele solo perché sei andata avanti
Vedo la tua ombra
La vedo anche con le luci spente
Mi sono fatto una promessa: se fra quattro mesi questa sensazione non se n’è andata
Allora fanculo questa città, mi trasferisco in Saskatchewan
[Ritornello]
È solo un altro giorno
E non è finita finché non è finita (Ah, ah-ah)
Oh, finché non è finita
È solo un altro giorno
E non è finita finché non è finita (Ah, ah-ah)
Non finisce mai
[Post-Ritornello]
Finché non riesco a cambiare routine durante i preliminari
E a fidarmi di me stesso che non pronuncerò il tuo nome
Ma intanto conto ancora i giorni
Finché non sarai solo un’altra ragazza in metropolitana
[Outro]
Lei ha, lei ha un qualcosa
Lei ha un qualcosa, ha un qualcosa
E poi è andata, se n’è andata
Se n’è andata, se n’è andata
E lei ha, lei ha un qualcosa
Lei ha un qualcosa, ha un qualcosa
E poi è andata, se n’è andata
Se n’è andata, se n’è andata
(Lei ha, lei ha un qualcosa
Lei ha un qualcosa, ha un qualcosa)
Lei ha un qualcosa (E se n’è andata
Se n’è andata, se n’è andata)
Lei ha, lei ha un qualcosa
Lei ha un qualcosa, ha un qualcosa
E poi è andata, se n’è andata
Se n’è andata, se n’è andata




