Un capitano spodestato dal suo trono, ma per Spalletti vale il concetto: “La vendetta è un piatto che va servito freddo.”
Francesco Totti ha giurato amore eterno alla Roma rifiutando grandi piazze per stare a vita nella squadra di cui è tifoso fin da bambino e squadra che ha portato alla vittoria dello scudetto, poi sfiorato altre volte grazie soprattutto alla sua classe e carisma. Ma qualcosa si è rotto, non tra Totti e la Roma, ma tra Totti e l’attuale tecnico dei giallorossi Luciano Spalletti che ha deciso di non convocare il capitano per la gara di stasera contro il Palermo dopo l’intervista di Totti al TG1 che vi riportiamo qui di seguito:
Non solo tra di loro c’erano problemi, perché il tecnico toscano “non riusciva più a farsi capire da noi, ormai qualche problema col gruppo c’era, le sue dimissioni erano inevitabili. Visti i risultati ottenuti con Ranieri direi che ne è valsa la pena.” – disse Totti nel 2009
Totti ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto chiudere la carriera con l’allenatore di Certaldo, che l’ha schierato come prima punta dando al romanista una nuova giovinezza, ma queste parole sono state di facciata perché tra i due il rapporto non è mai decollato. Il giorno precedente alle sue dimissioni Spalletti accusò Totti di non giocare per la squadra ma per se stesso e non lo nominò come capitano. Luciano rimproverava quei continui colpi di tacco senza senso a Totti.
“Sono permaloso – disse Totti alla “Rivista Romanista” – un po’ mi dava fastidio. Spalletti era uno di quelli convinti che io abbia davvero bisogno di essere spronato.”
Ora quella vecchia ferita si è riaperta e dovranno essere bravi in società a mediare per far si che un giocatore che ha dato tanto alla Roma non finisca male la sua bellissima carriera. E’ difficile far convivere due galli nello stesso spogliatoio ma in questo caso qualcosa va fatta ed uno dei due dovrà fare un passo indietro, o fuori da Roma.