“Tron: Ares” ha superato al botteghino il classico di fantascienza “Alien” di Ridley Scott, ma non lasciarti ingannare dai titoli trionfalistici. La verità è che questo risultato non è affatto un successo, anzi. Con un budget di 180 milioni di dollari e incassi mondiali che si fermano a circa 134 milioni, il terzo capitolo della saga Disney si sta rivelando uno dei flop più costosi dello studio. E se guardiamo i dati italiani, la situazione è ancora peggiore.
I numeri che non mentono
A livello mondiale, “Tron: Ares” ha raccolto 67,8 milioni di dollari negli Stati Uniti e 66 milioni nel resto del mondo. Numeri che sulla carta potrebbero sembrare discreti, ma che diventano drammatici se consideriamo il budget di produzione. Per raggiungere il pareggio (break-even), il film avrebbe dovuto incassare circa 350 milioni di dollari. Invece si ferma a meno della metà.
Durante il quarto weekend nelle sale americane, il film ha incassato appena 2,8 milioni di dollari, con un crollo del 43% rispetto al weekend precedente. E la Disney ha già iniziato a togliere il film dalle sale, passando da 2.940 schermi a 2.575. Un segnale chiaro che lo studio ha gettato la spugna.
Il disastro italiano
Se i dati mondiali sono deludenti, quelli italiani sono davvero catastrofici. “Tron: Ares” ha incassato in Italia solo 1,25 milioni di euro. Per darti un’idea, nel weekend di debutto (9-12 ottobre) il film è arrivato secondo con soli 660.000 euro, battuto da “Una battaglia dopo l’altra” di Paul Thomas Anderson. Il giorno dell’uscita, giovedì 9 ottobre, ha fatto appena 93.612 euro su 364 schermi.
Nel mese di ottobre 2025, “Tron: Ares” si è piazzato solo al quarto posto tra i film più visti in Italia, con 1,29 milioni di euro, battuto anche da “Tre ciotole” e altri titoli medio-piccoli. Per fare un confronto: il precedente capitolo, “Tron: Legacy”, nel 2010 aveva debuttato con 2,6 milioni di euro. Praticamente il doppio dell’intero incasso italiano di “Ares”.
La critica tiepida
Anche le recensioni non hanno aiutato. Su Rotten Tomatoes il film ha solo il 53% di giudizi positivi, mentre su Metacritic il voto medio è di 48 su 100. La critica ha apprezzato gli effetti visivi spettacolari e la colonna sonora dei Nine Inch Nails, ma ha bocciato la sceneggiatura, definita frettolosa e poco sviluppata.
Molti spettatori hanno sottolineato che il film manca di anima: a differenza dei capitoli precedenti, è impossibile affezionarsi ai personaggi. Rimane un’esperienza visiva bellissima da vedere in IMAX, ma completamente dimenticabile una volta usciti dalla sala.
Il problema Jared Leto
Secondo molti analisti, uno dei problemi principali è stata la scelta di Jared Leto come protagonista. L’attore premio Oscar, che aveva già guidato il disastroso “Morbius” per Sony, si sta guadagnando la sgradevole reputazione di “ammazza-franchise” invece che di salvatore. Anche se in “Tron: Ares” la sua performance è stata considerata migliore del solito, non è bastato a salvare il film.
Quando arriverà in streaming?
Disney non ha ancora annunciato una data ufficiale per l’uscita in streaming di “Tron: Ares”, ma considerando che il film sta lasciando le sale cinematografiche, probabilmente arriverà su Disney+ nelle prossime settimane. Tuttavia, nemmeno gli incassi da VOD, DVD e Blu-ray potranno salvarlo dalla perdita stimata di oltre 130 milioni di dollari.
Un franchise morto?
Con questi numeri, è difficile immaginare un quarto capitolo di Tron. Il film avrebbe dovuto anche servire da promozione per le attrazioni dei parchi Disney ispirate alla saga (come quelle a Shanghai e Orlando), ma il fallimento al botteghino mette in dubbio l’intero futuro del franchise.
Come è già successo con “Blade Runner 2049” o “Superman Returns”, forse solo il tempo dirà se “Tron: Ares” riuscirà a diventare un cult come l’originale del 1982, che all’epoca incassò solo 33 milioni di dollari ma oggi è considerato un capolavoro. Per ora però, la realtà virtuale di Disney è rimasta completamente senza energia.
E tu hai visto “Tron: Ares”? Pensi che il film meritasse di più o capisci perché non ha funzionato? Raccontami la tua opinione nei commenti!




