Il Napoli esulta per la vittoria ottenuta e per un Insigne tornato a livelli stratosferici.
Gli azzurri superano l’Udinese per 1-2 e si issano ,momentaneamente, al quarto posto a quota ventiquattro. Per i padroni di casa resta il rammarico di non aver approfittato di alcune situazioni interessanti avute a disposizione, interrompendo così la striscia positiva di quattro risultati utili consecutivi. I partenopei, tra l’altro, tornano al successo in terra friulana dopo l’ultimo ottenuto nel lontano 2 settembre 2007 quando gli azzurri, all’epoca, si imposero con un rotondo 0-5. Nella prima frazione di gioco, c’è ben poco da segnalare, in quanto gli ospiti si rendono pericolosi solamente con un tiro di Mertens da fuori area che non inquadra lo specchio della porta, mentre i padroni di casa mettono un po’ in affanno la retroguardia azzurra grazie alla presenza costante di Duvan Zapata, all’interno dell’area, che richiama alla massima attenzione il duo centrale di difesa composto da Koulibaly e Chiriches.
Nella ripresa, il leit-motiv del match cambia drasticamente. A passare in vantaggio è proprio il Napoli, al 47’, con un’azione ben manovrata nata dai piedi di Mertens, che innesca sul fronte di destra Callejon, il quale appoggia a centro area un assist pregevole per Insigne, che seppur non impattando la palla in maniera esemplare, non fallisce la ghiotta occasione. Vantaggio dei partenopei e per il numero ventiquattro azzurro si tratta del primo centro in campionato, interrompendo, così, un digiuno di goal che persisteva dallo scorso mese di aprile. Insigne appare davvero scatenato, in quanto qualche minuto più tardi colpisce la traversa dal limite, per poi approfittare di un rimpallo avvenuto a centro area per andare al tiro ma la sfera non centra la porta. Il raddoppio della banda di Sarri avviene al 57’ con Hysaj che si invola sulla corsia di destra, mette la palla al centro, dove il mancato intervento di Wague disorienta Widmer che favorisce l’inserimento di Insigne che, stavolta, a tu per tu con Karnezis non sbaglia. Doppietta per lo “scugnizzo” napoletano e gioia immensa dalle parti della panchina partenopea. L’Udinese riordina le idee e al 59’, dagli sviluppi di un corner battuto da Kums, svetta di testa il neo entrato Perica che accorcia le distanze. A seguire i friulani tenteranno fino all’ultimo di agguantare il pareggio creando delle pericolose occasioni offensive firmate da Zapata e Wague mentre il Napoli con il neo entrato El Kaddouri va vicino al terzo goal.
La gara finisce, così, con il successo esterno del Napoli per 1-2 e la sensazione che il periodo buio, per la squadra di Sarri, sia oramai alle spalle. Il tecnico toscano,ai microfoni dei giornalisti, applaude la prestazione dei suoi ragazzi. A suo dire gli azzurri hanno ottenuto una vittoria importantissima e su un terreno di gioco in cui è molto difficile conquistare dei punti. L’Udinese è una squadra rivitalizzata dalla cura Delneri e riuscire ad avere la meglio dinnanzi al loro temperamento ed organizzazione di gioco non è affatto semplice. Su Insigne, il tecnico dei partenopei, dichiara di aver avuto sempre fiducia in lui e di essere felice che si sia sbloccato sotto porta, a testimonianza dei progressi che ha palesato nell’ultimo periodo. Superato questo scoglio in campionato, ed ottenuto tre punti utili per tornare nei quartieri alti della classifica, ora le attenzioni si sposteranno sulla sfida di Champions League, in programma mercoledì sera, contro gli ucraini della Dinamo Kiev, in un incrocio da non fallire per porre un sigillo sul passaggio del turno agli ottavi di finale. Delneri, invece, ha ben poco da rimproverare alla sua squadra.
Resta il rimpianto per l’errato approccio dei suoi ragazzi nei primi quindici minuti della ripresa, in cui gli avversari sono apparsi più pimpanti e cinici in zona goal. A seguire i bianconeri hanno prima accorciato le distanze e poi tentato di riequilibrare le sorti della gara, non riuscendo però a finalizzare nel migliore dei modi le occasioni create. La nota positiva è il lavoro meticoloso ed efficace posto in essere dal tecnico di Aquileia che ha ricostruito un’Udinese compatta ed ostica da affrontare, anche se in questa circostanza abbia dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un Napoli arrembante, guidato da un Insigne in versione spumeggiante.