Il firmamento delle star animali di Hollywood si è improvvisamente oscurato con la scomparsa di una delle sue stelle più longeve e temibili. Morris, l’alligatore che ha terrorizzato Adam Sandler nel cult movie “Happy Gilmore” e ha fatto capolino in numerose altre produzioni di successo come “Dr. Dolittle 2”, ci ha lasciati alla veneranda età di oltre 80 anni. La notizia, diffusa attraverso un toccante post su Facebook dal Colorado Gator Farm, ha colto di sorpresa i fan del cinema che magari non sapevano che dietro quegli occhi minacciosi e quelle fauci pronte a scattare si celava un vero e proprio veterano della settima arte, attivo sul grande e piccolo schermo dal lontano 1975 fino al 2006, anno del suo meritato ritiro. Un curriculum impressionante che copre oltre tre decenni di contributi al cinema, spesso in ruoli da antagonista non parlante ma estremamente espressivo. “La sua età esatta era sconosciuta”, spiega il comunicato, “ma era lungo 9 piedi nel 1975 e, in base al suo tasso di crescita e alla perdita dei denti, possiamo stimare la sua età a oltre 80 anni”. Un’età straordinaria che testimonia non solo la longevità di questi affascinanti rettili, ma anche la professionalità e le cure ricevute da Morris durante e dopo la sua brillante carriera hollywoodiana. La sua scena più memorabile resta probabilmente il celebre confronto sul campo da golf con Adam Sandler in “Happy Gilmore”, una sequenza che ha contribuito a consacrare sia l’attore comico che il suo temibile co-protagonista squamoso.
Una stella a sangue freddo sulla Walk of Fame
La carriera di Morris rappresenta un caso studio affascinante di come gli animali possano diventare autentiche presence screen nel cinema mainstream. A differenza di altri animali attori che spesso vengono sostituiti di film in film, Morris ha mantenuto una carriera sorprendentemente longeva, apparendo in produzioni cinematografiche e televisive per oltre trent’anni. La sua imponente figura di 9 piedi (circa 2,7 metri) lo rendeva perfetto per scene d’impatto, e la sua naturale espressività – per quanto possa sembrare strano parlare di espressività riferendosi a un alligatore – lo rendeva ideale per creare momenti di tensione alternati a situazioni comiche.
A differenza di altri animali attori come Rin Tin Tin o Lassie, Morris non ha mai goduto di un vero e proprio star treatment nella narrazione mediatica, ma la sua presenza sullo schermo era sempre una garanzia di successo, specialmente in quelle produzioni che richiedevano un elemento di pericolo autentico che nessuna CGI avrebbe potuto replicare con la stessa efficacia.
Il meritato ritiro al Colorado Gator Farm
Dopo aver terrorizzato attori e deliziato spettatori per oltre tre decenni, Morris si è ritirato nel 2006 presso il Colorado Gator Farm, un santuario specializzato dove ha potuto trascorrere gli ultimi anni della sua vita in tranquillità. Un finale decisamente più sereno rispetto a quello di molti altri animali attori che, una volta conclusa la loro utilità per l’industria dell’intrattenimento, si sono trovati in situazioni ben meno confortevoli.
Il Colorado Gator Farm, oltre a essere un luogo di riposo per alligatori in pensione, svolge anche un importante ruolo educativo, sensibilizzando il pubblico sulla conservazione di queste antiche creature che popolano il nostro pianeta da molto prima dell’avvento del cinema. La longevità di Morris – oltre 80 anni stimati – testimonia non solo la resilienza di questi animali, ma anche l’importanza di strutture specializzate nel loro mantenimento.
E tu, ricordi la famosa scena dell’alligatore in Happy Gilmore? Ti sei mai chiesto chi fosse il rettile che ha fatto sobbalzare sulla sedia milioni di spettatori? La prossima volta che rivedrai il film, dedica un pensiero a Morris, la star a sangue freddo che ha dato un contributo indimenticabile alla commedia degli anni ’90. Condividi nei commenti il tuo ricordo preferito di Morris o di altre star animali che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema!