Immagina questa scena: stai allevando tranquillamente le tue galline ornamentali quando, all’improvviso, una mongolfiera ti precipita letteralmente sul pollaio. Ecco, questa è l’insolita premessa di The Balloonist (titolo originale De ballonvaarder), il primo film originale olandese di Disney+, disponibile sulla piattaforma dal 3 ottobre 2025.
Diretto da Tim Oliehoek e scritto da Benny Lindelauf, questo film si presenta come una tragicommedia che mescola elementi assurdi con temi profondamente umani. Ma funziona davvero? Beh, la risposta è complicata quanto il rapporto tra i protagonisti.
La trama: quando un arrogante mongolfierista ti rovina il pollaio
Gaby (Sallie Harmsen) è una donna di 37 anni la cui vita ruota attorno alle sue galline ornamentali, alla cura del suo energico figlio di sette anni Kuif (Beau Minnaert), e della sua madre bisognosa di aiuto Mientje (Frieda Pittoors). E poi c’è Bouillon, il gallo ornamentale con un inspiegabile desiderio di morire. Sì, hai letto bene: un gallo suicida.
C’è poco spazio per colpi di scena inaspettati nella vita ordinata di Gaby, fino al giorno in cui una mongolfiera si schianta direttamente sul suo pollaio. Il pilota? Arnaud (Pieter Embrechts), descritto come “arrogante” fin dalle prime scene, che non solo distrugge le galline di Gaby ma decide anche di stabilirsi proprio accanto a lei.
Gradualmente, Gaby e Arnaud diventano sempre più a loro agio l’uno con la presenza dell’altra. Si forma qualcosa che assomiglia all’amicizia, forse anche di più. Ma quando Arnaud la confronta sulle bugie che racconta a Kuif, la relazione tra i due inizia a vacillare, esponendo un conflitto familiare che covava da tempo e costringendo Gaby a fare i conti con il proprio passato problematico.
Un film che divide: tragicommedia o solo strano?
The Balloonist è uno di quei film che ti lascia con sensazioni contrastanti. Da un lato, c’è un’innegabile originalità nella premessa: quante volte hai visto un film su un’allevatrice di galline e un mongolfierista arrogante? La storia di Benny Lindelauf crea un mondo peculiare con temi universali come l’amore, il lutto e l’accettazione.
Il regista Tim Oliehoek, che ha lavorato sei anni allo sviluppo del progetto, ha dichiarato di essere “stregato da ogni lettera della sceneggiatura”. E questa passione si vede nella cura visiva del film. Il direttore della fotografia Martijn Cousijn e il production designer Genaro Rosato hanno creato qualcosa di visivamente unico, con una direzione artistica che ha ricevuto nomination al Netherlands Film Festival.
Ma c’è un problema: l’eccentricità della premessa non sempre si traduce in coinvolgimento emotivo. Il film oscilla tra momenti genuinamente toccanti e altri che sembrano troppo bizzarri per essere presi sul serio.
Le performance: Sallie Harmsen tiene tutto insieme
Sallie Harmsen porta sulle spalle il film con una performance che bilancia vulnerabilità e forza. Gaby è un personaggio complesso: una madre single che lotta per mantenere il lavoro di pulizie in un hotel locale, una figlia che si prende cura di una madre difficile, e una donna che nasconde segreti dolorosi.
Pieter Embrechts come Arnaud ha il compito ingrato di interpretare qualcuno descritto come “arrogante” che deve poi conquistare non solo Gaby ma anche lo spettatore. Il suo personaggio si ammorbidisce durante l’estate, ma il percorso non è sempre convincente.
Il vero tesoro nascosto è Frieda Pittoors nei panni di Mientje, che ha ricevuto una nomination come miglior attrice non protagonista al Netherlands Film Festival. Il giovane Beau Minnaert come Kuif porta l’energia e l’innocenza necessarie a bilanciare i temi più cupi.
I temi: bugie, verità e seconde opportunità
Dietro l’assurdità della mongolfiera schiantata si nascondono temi sorprendentemente profondi. Il film esplora come le bugie – anche quelle dette per proteggere – possano creare barriere nelle relazioni. Gaby mente a suo figlio sul passato, creando una versione edulcorata della realtà che alla fine diventa insostenibile.
C’è anche una riflessione sul lasciar andare: Gaby si aggrappa disperatamente alla sua routine e ai suoi segreti, mentre perfino Bouillon il gallo sembra voler porre fine alla propria esistenza. L’arrivo di Arnaud, per quanto dirompente, forza tutti a confrontarsi con ciò che hanno evitato.
Il film parla di seconde opportunità e del coraggio necessario per aprirsi di nuovo dopo essere stati feriti. È una storia su come a volte serve qualcuno di esterno – anche un mongolfierista arrogante che distrugge il tuo pollaio – per scuotere le fondamenta della tua vita e costringerti a cambiare.
Il ritmo: lento ma intenzionale
Con una durata di 112 minuti, The Balloonist si prende il suo tempo per sviluppare la relazione tra Gaby e Arnaud. Il film è strutturato in modo episodico, seguendo lo svolgersi di un’estate in cui i due personaggi si avvicinano gradualmente.
Questo ritmo lento è intenzionale ma potrebbe non piacere a tutti. Non ci sono grandi colpi di scena o momenti esplosivi (a parte, letteralmente, lo schianto della mongolfiera all’inizio). È un film che richiede pazienza e disponibilità a immergersi in un mondo leggermente surreale.
Il verdetto: peculiare ma non per tutti
The Balloonist è un film difficile da classificare. Non è una commedia pura, anche se ha momenti divertenti (un gallo suicida, davvero?). Non è nemmeno un dramma puro, perché c’è troppa leggerezza. È esattamente ciò che dichiara di essere: una tragicommedia che mescola elementi opposti.
Se apprezzi il cinema europeo con le sue stranezze, se ti piacciono le storie di personaggi eccentrici in situazioni improbabili, se sei disposto a lasciarti trasportare in un mondo visivamente curato anche quando la trama divaga, allora questo film potrebbe sorprenderti positivamente.
Ma se cerchi una narrazione convenzionale, ritmi serrati o una commedia più diretta, probabilmente rimarrai perplesso. The Balloonist è un gusto acquisito, il tipo di film che dividirà il pubblico tra chi lo troverà affascinante nella sua peculiarità e chi lo considererà semplicemente strano senza uno scopo chiaro.
Disponibile su Disney+ in Italia dal 3 ottobre 2025, è comunque un’occasione per vedere qualcosa di diverso nel catalogo della piattaforma. E chissà, magari anche tu rimarrai stregato come il regista da questa storia bizzarra di galline, mongolfiere e segreti di famiglia.
La Recensione
The Balloonist
The Balloonist (De ballonvaarder) è una tragicommedia olandese diretta da Tim Oliehoek, primo film originale Disney+ dai Paesi Bassi. Racconta di Gaby, un'allevatrice di galline ornamentali la cui vita viene sconvolta quando un arrogante mongolfierista si schianta sul suo pollaio e si stabilisce accanto a lei. Con Sallie Harmsen, Pieter Embrechts, Beau Minnaert e Frieda Pittoors, il film esplora temi di bugie, accettazione e seconde opportunità attraverso una lente surreale. Visivamente curato con nomination al Netherlands Film Festival per costumi, direzione artistica e miglior attrice non protagonista, si distingue per originalità ma divide per il ritmo lento e la premessa eccentrica. Disponibile su Disney+ dal 3 ottobre 2025.
PRO
- Una premessa assolutamente originale e bizzarra che non vedrai in nessun altro film del 2025
- La fotografia e la direzione artistica creano un mondo visivamente unico e curato nei dettagli
- Sallie Harmsen offre una performance toccante che bilancia vulnerabilità e forza con grande sensibilità
CONTRO
- Il ritmo lento e la struttura episodica richiedono pazienza e potrebbero annoiare chi cerca azione




