Walter Zenga si prepara per il gran ritorno a San Siro
Inter-Crotone non è semplicemente l’anticipo serale del sabato valevole per la ventiduesima giornata di serie A, ma rappresenterà il ritorno alla Scala del Calcio di un personaggio che in quel rettangolo verde ha scritto pagine importanti e sensazionali della sua carriera da calciatore. Stiamo parlando di Walter Zenga, attuale allenatore dei pitagorici ma ex “Uomo Ragno” salito alle luci della ribalta grazie alle parate prodigiose effettuate con addosso la maglia nerazzurra dal 1982 al 1994, conquistando tra le fila dell’Inter lo scudetto dei record nel 1989, una Supercoppa Italiana e due Coppe Uefa. Zenga, milanese doc, ha sempre avuto, e mai nascosto, quei colori cuciti addosso. Walterone non ha mai rinnegato il suo passato, anzi, ne ha fatto vanto e motivo di orgoglio. Il nerazzurro tatuato dentro di sé. Il suo amore per quei colori, per quella società, per quei tifosi è spasmodico, viscerale. Il suo obiettivo professionale, dopo tanto girovagare tra mete più o meno esotiche, è quello di guidare in futuro l’Inter.
Per farlo, però, Zenga è consapevole di dover dare il massimo di sé nel presente, ad esempio al timone del Crotone, raggiungendo una salvezza che ha il profumo di scudetto da quelle latitudini, sfoderando la sua abilità da condottiero, motivando i suoi ragazzi, spronandoli a dare tutto loro stessi, superando ogni avversità, anche quelle più insidiose. I calabresi, al momento, stazionano al diciassettesimo gradino in classifica a quota diciannove, a soli due lunghezze dal terzultimo posto occupato dalla Spal. Dal suo avvento sulla panchina rossoblù, lo score parla di due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, e di certo il match di San Siro non appare decisamente agevole. La banda di Spalletti dovrà fare a meno di Icardi ed è reduce da un finale di sessione di mercato invernale che ha fatto storcere il naso ai supporters nerazzurri, ma i padroni di casa vorranno invertire tale trend, con la vittoria che latita dallo scorso 3 dicembre.
Nel frattempo, Walter Zenga, intervistato da Premium Sport ha parlato della sfida contro l’Inter, dei sentimenti che lo accompagnano verso questo match, per lui non affatto banale, ribadendo, altresì, i suoi propositi futuri senza disdegnare un ricordo commosso nei confronti di Azeglio Vicini, scomparso mercoledì scorso, alla soglia degli 85 anni. Vicini fu il c.t. degli azzurri nel mondiale del ’90 che vide Zenga difendere i pali della nostra Nazionale. Queste le sue considerazioni: “Ero molto legato ad Azeglio Vicini, già dall’Under 21 dove ero il fuori quota. Abbiamo fatto un percorso insieme: Under 21, Europei e poi i Mondiali. Lui ha creato un gruppo di uomini veri, perché dei giocatori di quella Nazionale del Mondiale, io, Donadoni, Ancelotti, Mancini e tutti gli altri siamo ancora nel mondo del calcio. E questo è grazie a lui”.
Parlando del Crotone, questo il suo pensiero: “Sono assolutamente soddisfatto di quello che è stato fatto. Abbiamo fatto quello che era necessario fare per il nostro sistema di gioco e per la nostra mentalità, siamo contenti”. Queste, invece, le sue dichiarazioni per quanto riguarda la sfida di domani sera, a San Siro, contro un pezzo importante del suo passato, ossia l’Inter: “ Sono sicuro che ci sia reciproco amore tre me e l’Inter e questo è evidente. Saluterò i tifosi prima e dopo la partita, qualsiasi sia il risultato della sfida, perché quello è il mio stadio, quello è stato parte della mia vita, quel club è la mia vita e sono sicuro che i tifosi dell’Inter apprezzeranno che per 90 minuti io metterò tutto me stesso a disposizione del Crotone. I tifosi nerazzurri apprezzano le persone che hanno passione e senso di appartenenza”.
Infine in merito al sogno di diventare allenatore dell’Inter, questa la ricetta di Walter Zenga per conquistare tale obiettivo: “Per far sì che certe cose accadano bisogna lavorare bene oggi e dimostrare oggi, allora si può costruire un futuro. Poi è chiaro che sognare in grande non costa niente ma se non si fa bene oggi è difficile progettare il domani. Per me oggi il futuro è solo giocare una buona partita, cercare di fare punti col Crotone e far vedere che siamo una squadra organizzata e che gioca a calcio”.