“1917” di Sam Mendes non ha vinto l’Oscar come miglior film, ma ha molto da insegnare e dovete assolutamente guardarlo. Ecco perchè

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La copertina del film

Repubblica ha recentemente asserito assomigli a “Fortnite”. Un paragone assurdo per i più che si sono ritrovati a guardarlo e ad amarlo: ma si sa che spesso i paragoni più assurdi sono anche quelli che poi si aggiudicano più visualizzazioni. Parliamo di “1917“, film dal regista Sam Mendes che, come è semplice intuire dallo stesso titolo, è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale.

“1917” ha ricevuto ben 7 nomination agli Oscar quest’anno, riuscendo a vincere tre premi totali (alla faccia del fatto che assomiglia a Fortnite, tra l’altro senza nulla togliere a questo gioco che ha appassionato un’intera generazione): miglior fotografia (a Roger Deakins), migliori effetti speciali (a Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron) e miglior sonoro (a Mark Taylor e Stuart Wilson). Era stato candidato come Miglior film e, di conseguenza, Sam Mendes come miglior regista, ma entrambe le categorie sono state vinte dal più fortunato film “Parasite” e da colui che lo ha diretto, Bong Joon-ho – che tra l’altro ha fatto la storia per essere il primo film non in lingua inglese ad aggiudicarsi la tanto ambita statuetta dorata.

Sono tante le consapevolezze che si hanno quando si va a guardare “1917”, dunque: prima fra tutte che è una pellicola degna di Oscar. Subito dopo, la menzione speciale va al cast stellare da cui è composto: a partire dai due protagonisti George MacKay e Dean-Charles Chapman (già famoso per il suo ruolo di Tommen Baratheon ne “Il Trono di Spade”) fino ad arrivare a Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, Andrew Scott e Richard Madden.

Volti molto noti, di persone che tra l’altro hanno già lavorato insieme: Scott e Cumberbatch sono acerrimi nemici nella serie TV “Sherlock BBC“, Madden e Chapman facevano parte di due famiglie rivali ne “Il Trono di Spade“. Insomma, si sa che tra inglesi si fa tutto in famiglia!

Il trailer ufficiale di 1917

Mi trovo in difficoltà a recensire un prodotto che per molti versi è stata una vera sorpresa: primo, perché quando il tema è la guerra, si crede sempre – probabilmente sbagliando – che non ci sia nulla di nuovo da raccontare. Quel famoso detto “visto uno, visti tutti”, che però mi sento di smentire immediatamente, perchè non è certo il caso del film di Mendes. “1917” si allontana da qualsiasi altro film abbiate mai visto e che possa esservi venuto in mente. Secondo, perchè “1917” è concepito come nessun’altra pellicola di guerra è stata concepita prima, e questa diversità porta a guardarla con un occhio di riguardo.

In tutto il film, il vero nemico è solo uno: il tempo.

Scopriamo perchè.

La trama

Inevitabilmente, la trama di “1917” passa inevitabilmente in secondo piano: non tanto perchè non sia abbastanza forte o di impatto, ma perchè il primo elemento da cui si viene inevitabilmente colpiti è l’ambiente in cui ci troviamo, con una fotografia a dir poco mozzafiato diretta da Roger Deakins (già vincitore degli Oscar alla miglior fotografia nel 2018 per Blade Runner 2049). Siamo di fronte a un immenso campo verde e un cielo grigio quando ci troviamo davanti ai due protagonisti della vicenda: Tom Blake e William Schofield. Al primo viene dato l’ordine di scegliere un soldato e seguire un maggiore: nessuno dei due può immaginare cosa di lì a poco verrà loro chiesto.

Blake viene infatti incaricato dal generale Erinmore (Colin Firth) di raggiungere al più presto possibile il battaglione Devon, di cui fa parte suo fratello maggiore, per fermarlo dal cadere in una trappola studiata dai tedeschi, che fanno credere all’esercito britannico di essersi ritirati da un settore del fronte occidentale. Da qui, Tom e William cominciano una vera e propria lotta contro il tempo per riuscire a raggiungere il battaglione, così da fermare l’attacco da loro programmato.

Comincia così un lunghissimo piano sequenza che segue i due ragazzi in una battaglia che diventa prima personale e poi contro il nemico: un’agonia e un’angoscia continue che non lasciano allo spettatore mezzo secondo per distrarsi. In “1917” non c’è tempo per le pause, non c’è tempo per prendersi un bel respiro: il ritmo, incalzante quanto travagliato, entra nel sangue creando una linea di tensione continua che tiene lo spettatore proprio come in una morsa.

Forse un momento di respiro lo si ha quando si vedono i ciliegi (spezzati) poco prima che Tom venga pugnalato da un tedesco e si faccia promettere da William di riuscire a salvare suo fratello. E William ci riesce a salvarlo, il fratello maggiore di Tom, non prima di aver rischiato di morire, prima inseguito da un tedesco e inghiottito da un fiume, poi dalle stesse bombe simbolo emblematico della guerra.

Le migliori scene

Per quanto avrei voluto evitare di cadere nella mera descrizione di quelle che ho ritenuto essere le scene più belle di questo film – semplicemente perchè credo fermamente che tutto il film meriti attenzione, non solo qualche scena più di altra – ce ne sono state alcune che davvero meritano una menzione speciale. Ecco quali:

Roger Deakins – direttore della fotografia – tra i ciliegi in fiore, sul set di 1917

Perchè dovreste guardare “1917”

“1917” è molto più moderno e ci è molto più vicino di quanto pensiate: in un mondo pieno di chaos, perdite e paura, ciò che può fare la differenza sono i rapporti umani e la speranza che rimane in ognuno di noi. William è quel soldato fragile che per caso si ritrova in una missione troppo grande per lui; eppure, raccogliendo tutto il coraggio e la forza che ha, riesce non solo ad onorare l’amico ma anche a salvare delle vite umane.

Passo dopo passo, spavento dopo spavento, alla fine ci sembra di correre con lui in quel campo preso d’assalto e bombardato e insieme a lui arriviamo dal tenete Blake (Richard Madden) per dare lui la brutta notizia. “1917” è quel film che riesce a parlare di guerra senza esagerare, senza strafare; si limita a seguire due ragazzi qualunque nella loro missione di un giorno qualunque, ed è come se ci portasse lì, tra quei prati verdi, in quella città con le pareti in fiamme, nel fiume mentre stiamo per annegare tra i petali di ciliegio.

Disarmante nella sua semplicità, eppure perfettamente in grado di mostrare quel momento storico così complesso come la Prima Guerra Mondiale.

E voi lo avete visto? Cosa ne pensate di “1917”? Fatemi sapere nei commenti!

La Recensione

1917: La recensione

10 Voto

Dimenticatevi qualsiasi altro film di guerra abbiate mai visto prima di approcciarvi a "1917". Un film che è destinato a diventare una pietra miliare. Roger Deakins - direttore della fotografia - ha svolto un lavoro magistrale mentre Sam Mendes, alla regia, riesce a creare un lungo piano azione da cui è impossibile staccare gli occhi, lasciandoci alla fine con un senso di pieno e vuoto al contempo. Assolutamente da vedere!

Recensione

  • Voto 10
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