27 posizioni Yoga per la stagione invernale

27 posizioni Yoga per la stagione invernale

“Yoga è vigore nel rilassamento. Libertà nella routine. Sicurezza attraverso il controllo di sé. Energia in presenza e in assenza.”

Cit. Ymber Delecto

Yoga per un anno: Inverno


 

Il mio amore per lo yoga non è nuovo, con lui ho una certa affinità ma spesso mi ci allontano. Durante l’inverno appena trascorso, ho avvertito la necessità di creare un angolo di pace profonda, in cui potermi immergere ogni qualvolta sentivo ansia e pressioni negative sulle spalle, e questo lo potevo creare solo con l’aiuto dello yoga.
Lo yoga ha la capacità di poter distendermi i muscoli ma anche i nervi!
Scorrendo la libreria virtuale di Mondadoristore.it, mi sono imbattuta nel libro/dvd di Silvia Salvarani – Yoga per un anno, 108 posizioni (27 posizioni per ogni stagione) in armonia con gli elementi e le stagioni.

Dal 21 Dicembre 2015 al 29 Febbraio 2016, per una media di 2-3 volte a settimana, ho eseguito la sequenza di 27 posizioni studiate per la stagione invernale.

Secondo lo Yoga, l’inverno lavora sul primo chakra Muladhara (radice-base della colonna, perineo) e sull’elemento Terra (o prithvi) la cui presenza si evidenzia nel peso corporeo e agisce sulla struttura ossea, in particolare sull’articolazione del ginocchio e del piede, sulla pelle, sui vasi sanguigni e sulle gambe. L’organo di senso di questa stagione è il naso-olfatto, il simbolo geometrico ad esso associato è un quadrato giallo.

Lo yoga proposto in questo libro/dvd è l’Hatha Yoga, lo yoga del sole e della luna e comprende il lavoro sul corpo attraverso l’esecuzione di asana (posture), attraverso gli asana si attivano i circuiti energetici del corpo, collegati ai muscoli e agli organi, nonché agli schemi psichici.
Le 27 posizioni proposte per la sessione invernale sono:
  1. ganeshasana – posizione dell’elefante: è una posizione antifatica, tonica per cuore e circolazione, benefica anche per le vertebre cervicali e per tutta la colonna vertebrale.
  2. samakonasana – posizione dell’angolo retto: si lavora su spalle e schiena, aiuta a correggere la colonna vertebrale, la tensione muscolare e la cattiva postura.
  3. urdva tadasana – allungamento sulle punte: posizione che aiuta a creare equilibrio tra le catene muscolari, rilassa il diaframma.
  4. eka padangusthasana – posizione della punta del piede: posizione che aiuta la concentrazione e il coordinamento, l’equilibrio muscolare e nervoso.
  5. utkatasana – la sedia: posizione che aiuta a scogliere la rigidità delle spalle e a rinforzare le caviglie. Il diaframma risulta sollevato e crea un dolce massaggio al cuore, l’addome è contratto, e i muscoli della schiena vengono stimolati.
  6. ardhapadmaaekapada urvasana – posizione del piede sulla coscia: si lavora sull’equilibrio e questa posizione aiuta ad allungare la muscolatura profonda del bacino e dell’inguine, aiuta in caso di reumatismi e artrite, deformità, problemi sulla circolazione, flessibilità delle caviglie, ginocchia e piedi.
  7. utthita padangusthasana – posizione della mano sull’alluce: posizione che aiuta a rafforzare i muscoli delle gambe, soprattutto femorali, muscoli dorsali, bicipiti, tricipiti.
  8. utthita padangusthasana – laterale.
  9. virabhadrasana III – posizione del guerriero: posizione che aiuta a donare armonia, equilibrio e potenza; l’addome è contratto e rinvigorisce i muscoli delle gambe.
  10. sirshangusthayogasana – posizione della testa al piede.
  11. ardhapadangusthasana – posizione su un alluce.
  12. malasana – posizione della rana: posizione che aiuta la circolazione del sangue.
  13. tolangulasana – posizione della bilancia: posizione che aiuta l’equilibrio, aiuta a fortificare i muscoli delle gambe e delle pelvi, rende elastiche le caviglie, ed elimina i crampi ai piedi.
  14. urdvadhanurasana – posizione dell’arco sollevato: posizione che aiuta a rafforzare la parte posteriore del corpo, quindi glutei, braccia, spalle e muscoli dorsali.
  15. supta vajrasana – posizione del fulmine: postura che aiuta in caso di disturbi addominali, specialmente se si soffre di stitichezza, inoltre tonifica i nervi spinali.
  16. ardha pavahamuktasana – posizione  parziale del vento: posizione che riattiva la circolazione, purifica gli organi addominali, sgonfia l’addome e aiuta la digestione.
  17. ardha sthambhasana – posizione parziale del pilastro: posizione che migliora la circolazione sanguigna di braccia e gambe, aiuta l’elasticità del perineo, riduce la ritenzione idrica nelle gambe.
  18. sarvangasana (conl egambe in garudamudra) – posizione di tutto il corpo sollevato: posizione che facilita il sonno, regala un massaggio alla colonna vertebrale, al cuore e agli organi interni, aiuta la tiroide, contribuisce a migliorare la circolazione degli arti inferiori, aiuta anche la postura.
  19. janusirshasana – posizione della testa al ginocchio.
  20. maricyasana III- torsione del saggio: posizione che aiuta a massaggiare gli organi addominali, inclusi fegato e reni, aiuta ad allungare le spalle, stimola la mente, da sollievo alla schiena, rafforzando e allungando la colonna vertebrale.
  21. ardha padmasana – posizione parziale del loto: i benefici sono i medesimi della posizione del loto, ma ridotti, quindi corpo e mente sono in stretta relazione, regalando stabilità. E’ una posizione che aiuta a tonificare i nervi coccigei e sacrali, a ridurre problemi fisici, nervosi ed emozionali, e aiuta la digestione.
  22. virasana – l’eroe: posizione che aiuta ad allungare cosce, ginocchia e caviglie, a rafforzare gli archi plantari, aiuta a migliorare la digestione e ad eliminare la tensione addominale.
  23. vatayanasana – il cavallo al galoppo: posizione che aiuta a rinforzare i muscoli delle gambe e a rilassare le articolazioni delle ginocchia.
  24. ekapadarajakapotasana – piccione reale: posizione che aiuta ad allungare le cosce, l’inguine, l’addome, il torace, le spalle e il collo, contribuisce a rinvigorire gli organi addominali, favorisce l’apertura di spalle e torace.
  25. ekapadarajakapotasana III.
  26. kurmasana – la tartaruga: posizione che tonifica la colonna vertebrale e i reni, aiuta i disturbi della digestione, favorisce il flusso sanguigno, i nervi e i muscoli spinali; contribuisce anche a ridurre il mal di testa, mal di collo e mal di schiena.
  27. baddha konasana – posizione dell’angolo legato: posizione che stimola gli organi addominali, le ovaie e la prostata, la vescica e i reni, stimola il cuore e migliora la circolazione sanguigna, allunga la parte interna della cosce, dell’inguine e delle ginocchia, allieva i dolori mestruali e la sciatica.
Inizialmente ho avuto delle piccole difficoltà con alcune posizioni, come Eka Padangusthasana e Utthita Padangusthasana, richiedevano un gran senso di equilibrio e grande mobilità articolare. Giorno dopo giorno ho acquisito maggiore flessibilità articolare, soprattutto a livello della caviglia, ho assunto maggior controllo fisico e mentale, e con grande sorpresa mi sentivo sicura nell’esecuzione delle singole posizioni monopodaliche.
Una volta terminata l’esecuzione delle 27 posizioni, mi regalavo 5 minuti di rilassamento/meditazione ascoltando della musica d’ambiente e riscaldando l’atmosfera con una candela. Raramente sono riuscita a staccare la spina totalmente, a liberarmi da pensieri che pesano sulla mia felicità, ma quando ci sono riuscita ho beneficiato di una leggerezza fisica e mentale unica.
Il mio viaggio nell’Hatha Yoga proposto da Silvia Salvarani continua, in questi giorni mi sto mettendo alla prova con le 27 posizioni per la primavera, volte a contrastare stanchezza e sbalzi di umore tipici del risveglio primaverile.
Sperando vi possa interessare, ci ritroveremo qui a fine primavera per parlare delle nuove 27 posizioni e dei loro benefici.
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