La recensione di 60 minuti di Netflix, un thriller d’azione dal cuore paterno

60 Minuti film Netflix

60 Minutes. Emilio Sakraya as Octavio and Marie Mouroum as Cosima in the film 60 Minutes. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

60 Minuti, un originale film Netflix in lingua tedesca, è un thriller d’azione scritto e diretto da Oliver Kienle, con la collaborazione dello sceneggiatore Philip Koch. La storia si svolge in una giornata, in cui il lottatore di MMA Octavio Bergmann (interpretato da Emilio Sakraya) riceve un ultimatum dalla sua ex: se non arriverà alla festa del settimo compleanno della sua figlia entro un’ora, non la vedrà mai più. Allora lui abbandona un importante combattimento all’ultimo minuto, ma così facendo si crea molti nemici.

“60 Minuti” è creativo e non eccessivamente sentimentale. Il conto alla rovescia di sessanta minuti e la mappa stradale che mostra i progressi di Octa sono originali, anche se non è la prima volta che un film utilizza tali elementi. Il film avrebbe potuto beneficiare di una maggiore adesione al concetto del tempo reale. Il timer inizia quasi esattamente un’ora prima della fine del film e termina circa al momento giusto (un minuto prima). Tuttavia, in diversi momenti del film l’orologio si discosta notevolmente dal tempo reale.

Questo non sarebbe così evidente se non ci fossero molte scene girate appositamente per sembrare lunghe e ininterrotte a causa del trucco del tempo, solo per poi passare bruscamente alla scena successiva. “60 Minuti” non aveva bisogno di impiegare completamente un trucco in tempo reale per funzionare, ma appare un po’ incerto quando queste lunghe parti senza interruzioni vengono improvvisamente tagliate e il tempo smette di essere perfettamente sincronizzato.

L’interpretazione in “60 Minuti” non è eccezionale, ma i personaggi riescono a trasmettere la giusta combinazione di azione, rabbia e desiderio. Octa vuole solo tornare a casa dalla figlia. Sarebbe stato bello se lo avesse spiegato chiaramente a qualcuno durante il film, ma allora non sarebbe stato il protagonista silenzioso ma letale che è.

Il machismo è un atteggiamento o modo di comportarsi che enfatizza in modo esagerato le qualità tradizionalmente associate alla mascolinità, come la forza fisica, l’aggressività e un’espressione emotiva limitata. In molti film d’azione, questo concetto viene spesso rappresentato in maniera stereotipata, dove il protagonista maschile è duro, inespressivo e domina attraverso la forza fisica.

In “60 Minuti”, tuttavia, il personaggio di Octa si distacca da questo stereotipo di machismo. Egli mostra una gamma più ampia di emozioni e comportamenti: non solo esprime vulnerabilità, ma è anche capace di esprimere apertamente il suo amore e la gratitudine verso gli amici e la famiglia. Questo approccio crea un personaggio più tridimensionale e realistico. Invece di limitarsi a essere un tipico “padre arrabbiato” che risolve i problemi solo con la violenza, Octa rivela una personalità più sfumata e complessa, dimostrando che la forza fisica non è l’unica sua caratteristica.

Octa, il protagonista, mostra una notevole abilità nel combattimento, con molte scene in cui fa uso della sua forza fisica. Il film si contraddistingue per le sue numerose e ben realizzate scene d’azione. Tuttavia, verso la fine, queste scene tendono a diventare un po’ monotone, mancando di quell’innovazione e varietà che avrebbero potuto mantenere l’intensità e l’interesse nelle lotte. Nonostante ciò, tutti gli attori dimostrano grande competenza nelle scene di combattimento, rendendole credibili e coinvolgenti. Un contributo significativo viene anche da Cosima (interpretata da Marie Mouroum), amica e allenatrice di Octa, la cui presenza sullo schermo aggiunge dinamicità e varietà alle scene d’azione. Sebbene l’ultima battaglia possa sembrare un po’ tediosa, alcune scene di combattimento precedenti, come la rissa 4 contro 4, risultano particolarmente spettacolari e divertenti. Un utilizzo più vario delle armi e degli elementi ambientali avrebbe potuto aggiungere ulteriore interesse e varietà alle scene di lotta.

“60 Minuti” merita di essere guardato. Il film rappresenta un’interpretazione originale e creativa del genere emergente incentrato sulla figura paterna, offrendo una narrazione che si mantiene come un thriller d’azione per gran parte del suo svolgimento. La trama avrebbe potuto beneficiare di ulteriori e imprevedibili svolte, specialmente nelle scene di lotta più avanzate, per mantenere alto l’interesse fino al finale. Nonostante ciò, il film riesce a bilanciare efficacemente momenti di intensità drammatica con tocchi emotivi. Questo mix, per quanto in parte limitato da prestazioni attoriali nella media, fornisce comunque un’esperienza cinematografica appagante che unisce serietà e pathos.

“60 Minuti” è disponibile su Netflix dal 19 gennaio 2024.

La Recensione

60 Minuti

6 Voto

"60 Minuti" è un thriller d'azione tedesco su Netflix. Racconta la storia di Octavio Bergmann, un lottatore di MMA, che ha un'ora per raggiungere la festa di compleanno di sua figlia, altrimenti non la vedrà più. Lasciando un combattimento importante, si crea nemici pericolosi. Il film esplora temi come la paternità e il sacrificio, con una narrazione dinamica e ricca di azione. Le scene di combattimento sono ben coreografate, sebbene a volte ripetitive. Il personaggio di Octa si distingue per la sua profondità emotiva, in contrasto con i tipici ruoli machisti. Un film divertente anche se non interpretato in modo eccelso.

PRO

  • Scene d'azione ben realizzate e coreografate che piaceranno agli appassionati del genere.
  • Trattamento unico della paternità, offrendo profondità emotiva al protagonista.

CONTRO

  • Alcune scene di lotta possono risultare ripetitive verso la fine.
  • Prestazioni attoriali nella media, non sempre all'altezza.

Recensione

  • Voto 6
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