A Christmas Carol, recensione del film Disney natalizio

A Christmas Carol recensione

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TITOLO: A Christmas Carol

REGIA: Robert Zemeckis

CAST: Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins

PAESE: USA

ANNO: 2009

GENERE: animazione, fantastico

DURATA: 92 minuti

 


E’ la vigilia di Natale del 1843. Tutta Londra è animata da uno spirito festivo gioioso e caritatevole. Tutta Londra meno Ebenezer Scrooge (Jim Carrey). Il ricco ed avaro uomo d’affari è alquanto seccato dalla festa imminente che fa sprecare solamente tempo prezioso e denaro. Non la pensa allo stesso modo il suo unico dipendente, Bob Cratchit (Gary Oldman), umile e sottopagato.
Sebbene sia la vigilia, quest’ultimo viene utilizzato fino a tardi dal suo padrone che già considera un’eresia dover fare a meno del proprio lavoratore il venticinque dicembre di ogni anno.
La giornata volge al termine ed i due si separano per tornare alle rispettive dimore: Bob dalla moglie e dalla prole ed Ebenezer nella solitudine della sua grande ed imponente villa.
Quella vigilia di Natale è però provvidenziale e magica per il burbero taccagno. Quando difatti fa rientro a casa viene colto di sorpresa dal fantasma del suo, ormai morto, socio in affari. Jacob Marley (sempre Gary Oldman) si presenta come un’entità distrutta e frustrata. Si lamenta trascinandosi dietro delle pesanti catene e terrorizza l’amico spiegandogli che quella è la punizione che spetta a tutti coloro che non hanno saputo godersi la vita pensando solo al lavoro e al guadagno.
Jacob, prima di andarsene, annuncia ad Ebenezer la visita di tre spiriti prevista per la notte in corso: lo spirito del Natale passato, lo spirito del Natale presente e lo spirito del Natale futuro.
Incredulo e sbigottito, Scrooge riflette sulle parole pronunciate dal fantasma e si reca a letto. Purtroppo (o per fortuna) per lui, però, le previsioni del vecchio compagno risultano essere veritiere.
Nell’arco di una notte incontra tutti e tre gli spiriti: il primo gli mostra il Natale in rapporto alla sua gioventù, il secondo gli mostra la vita presente della povera famiglia Cratchit e l’ultimo gli mostra un ipotetico futuro qualora le cose continuino così, come nel presente.
Ebenezer si risveglia nella mattinata seguente e, inaspettatamente, per la prima volta dopo tanto tempo, apprezza di nuovo lo spirito natalizio decidendo di rimediare a tutti i suoi errori.

“Felice Natale… che ragione hai tu per essere felice? Sei piuttosto povero.”
“Che diritto avete voi di essere cupo. Siete piuttosto ricco.”

A Christmas Carol – Ebenezer Scrooge in una scena del film

L’omonimo romanzo da cui è tratto il racconto è un’opera immortale di Charles Dickens che ha saputo conquistare generazione dopo generazione. La Disney l’ha conquistata ben due volte: la prima nel 1983 dove l’arduo compito di interpretare i personaggi viene affidato a Topolino ed i suoi amici, la seconda, questa, è datata 2009 ed è realizzata in CGI, alias attori veri rivisitati a computer.
La trasposizione con topi e paperi, più semplice e leggera, è maggiormente adatta ai bambini. Quest’ultima, invece, pur essendo sublime presenta diverse scene in stile film horror e quindi la sua visione è meno consigliata ai più piccoli.
A Christmas Carol riscopre il vero significato della vita. Pone l’uomo di fronte ad un esame di coscienza, consigliandolo di valutare bene le possibili conseguenze nella scelta delle priorità.
Questa versione, benché dark, riesce in pieno nel suo obiettivo.
Jim Carrey si dimostra nuovamente magico e perfetto: è la seconda volta, difatti, che interpreta un personaggio burbero e scocciato dal Natale (la prima volta nel celebre Il Grinch che noi tutti ricordiamo). Il suo Ebenezer è sì classico ma insolitamente anche comico. Cosa che invece non riesce ai tre spiriti: il primo sembra uscito da La Piccola Fiammiferaia, il secondo ha una risata dannatamente fastidiosa ed il terzo è oscuro ed assomiglia ad un Dissennatore (meglio Gambadilegno). Nel totale, però, la pellicola mi è piaciuta molto e, Colin Firth, sebbene abbia una piccola parte, riesce ad essere sexy e virile come sempre.

A Christmas Carol… commovente, sensazionale, indimenticabile. E voi, vi riscatterete questo Natale?

“Non c’è niente su questa Terra di più terrificante, per me, di una vita destinata alla povertà. Posso chiedervi perché condannate tanto severamente l’onesta ricerca della ricchezza?”

A Christmas Carol – Ebenezer Scrooge e Jacob Marley nella prima versione Disney

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La Recensione

Il Verdetto

9 Voto

Questo film d'animazione gode di una grafica magnifica (chapeau per il metodo di realizzazione), vanta un cast eccezionale e non annoia mai. Jim Carrey e le sua interpretazione "natalizia" non delude manco sta volta.

Recensione

  • Voto Globale 9
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