Biagio Antonacci “Mio Fratello”: video, testo e significato

Pubblicato oggi il video ufficiale del singolo “Mio Fratello” di Biagio Antonacci. Nella clip, firmata da Gabriele Muccino, la partecipazione del fratelli Fiorello

Finalmente on line il video di “Mio Fratello”, il singolo di Biagio Antonacci che vede la collaborazione di Mario Incudine, diretto da Gabriele Muccino. A fare da protagonisti sono Beppe e Rosario Fiorello, per la prima volta insieme in una clip musicale. I due attori interpretano i ruoli di due fratelli siciliani e descrivono visivamente il senso più profondo del testo.
Il video è un vero e proprio corto cinematografico, prodotto da Iblafilm s.r.l. per conto di Iris s.r.l. ed è stato girato a Roma, nell’azienda agricola Alpa.

Il significato di “Mio Fratello” di Biagio Antonacci

Una canzone con un testo molto profondo, quello di “Mio Fratello”, la storia di tutti quei fratelli che, per varie vicissitudini, si sono allontanati e che vivono le proprie vite senza conoscere più la vita dell’altro. Come in mille storie e mille famiglie, un fratello si allontana, e l’altro resta ad aspettare un ritorno. Quando il ritorno si compie, la gioia è così grande da scacciare il passato e tutte le incomprensioni.

La canzone di Biagio Antonacci, quindi è un inno, la metafora di una festa, perché quando c’è il pardono e l’amore, tutto può passare. Il cantautore considera la canzone come “nuova visione della parabola del figlio prodigo, una parabola 2.0, laica, moderna e contemporanea”.

“Mio Fratello” di Biagio Antonacci – Testo

Mio fratello era forte ribelle e più bello di me
Avevamo una donna in comune e una macchina in tre
Mi faceva conoscere gente che poi malediva
Mi parlava di stati sovrani e di nuove famiglie

Mio fratello rubava le sedie per stare più su
Mi diceva che tanta fortuna sarebbe arrivata
In un piccolo pezzo di terra mio padre pregava
Lo guardava negli occhi e temeva di averlo capito

Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor

Mio fratello un bel giorno è sparito
E non ha ringraziato
C’è mia madre che ancora lo aspetta per l’ora di cena
Lui non era cattivo ma aveva un destino scolpito
Non lo cerco perché se lo trovo lo ammazzo da me

Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor

Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
   (tu che guardi me pensa a guardare te stesso)
Lassami campari nuddu mi po’ giudicari
   (lasciami vivere nessuno mi può giudicare)
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
   (tu che guardi me pensa a guardare te stesso)
Lassami cantari chista è sulu na canzuni
   (lasciami cantare questa è solo una canzone)
Calatili tutti li occhi se vi truvati davanti a li specchi
   (abbassate tutti gli occhi se vi trovate davanti gli specchi)
Ca tuttu chiddu ca nun si pò ammucciari
   (che tutto quello che non si può nascondere)
Agghiorna come la luci do suli
   (brilla come la luce del sole)
Tira la petra cu è senza piccatu
   (tiri la pietra chi è senza peccato)
Nun c’è cunnanna nun c’è cunnannatu
   (non c’è condanna non c’è condannato)
Haiu vistu lu munnu vutatu
   (ho visto il mondo sottosopra)
La pecura zoppa assicuta lu lupu
   (la pecora zoppa insegue il lupo)

Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Mai più mai più mai più mai più dolor

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