Black Lives Matter, l’industria musicale si ferma e sostiene il movimento: ecco come

Movimento Black Lives Matter

Si è tenuto ieri il “Blackout Tuesday”, un totale blocco di intrattenimento -artistico e personale- mirato a focalizzare l’attenzione sul movimento Black Lives Matter e su quello che sta accedendo in America -e non solo- dopo l’ennesima uccisione di un uomo di colore, George Floyd, per mano della polizia statunitense. Lo scopo principale era quello di diffondere in maniera corposa informazioni, petizioni, raccolte fondi, e fare in modo che la voce di coloro che tutt’oggi lottano per i diritti negati loro dal colore della propria pelle, si sollevasse sopra tutte le altre. Ascoltare per imparare, per cercare di capire, per sostenere.

L‘industria musicale ha aderito nella sua totalità al blackout, che in alcuni casi continuerà ancora per qualche giorno: case discografiche, uffici stampa, radio, artisti, si sono schierati a sostegno del movimento Black Lives Matter e hanno messo a disposizione i loro canali di comunicazione per diffondere quanto più materiale possibile. E in alcuni casi scendendo in campo in prima persona.

Alcuni artisti più di altri. La cantante Halsey ha attivamente preso parte alle proteste nate nella città di Los Angeles soccorrendo le persone ferite e condividendo sui canali social le immagini di pacifici cittadini aggrediti dalla polizia. Lo stesso ha fatto il giovane Yungblud, così come è stato possibile notare tra le folle anche Ariana Grande, Shawn Mendes, Camila Cabello, Harry Styles, Dua Lipa, Madison Beer, Niall Horan e numerosi altri artisti e attori.

Halsey assiste i cittadini durante le proteste a Los Angeles

Altri hanno utilizzato la propria influenza sociale e i milioni di followers per sensibilizzare sull’accaduto e condividendo le opzioni disponibili per poter aiutare la comunità e la famiglia di George Floyd. Da Taylor Swift a Rihanna, da Justin Bieber a Lady Gaga, da Normani a Louis Tomlinson, così come Jay Z, Adele, Travis Scott, Lizzo, Liam Payne e altre decine e decine di artisti. Tra di loro spicca il messaggio condiviso da Billie Eilish che ha voluto sottolineare perchè sia sbagliato rispondere “All Lives Matter” in riferimento a chi si batte per le persone di colore.

“Nessuno dice che le vostre vite non hanno importanza, nessuno dice che le vostre vite non siano difficili, Ma questo non riguarda voi. Voi non siete in pericolo. […] Se la vostra casa fosse in fiamme e qualcuno fosse rimasto intrappolato dentro, chiedereste ai vigili del fuoco di controllare prima ogni altra casa del vicinato perchè ogni casa ha la sua importanza? NO. Perchè loro non ne avrebbero bisogno in quell’istante. Voi siete privilegiati, che vi piaccia o meno. Potete essere poveri, potete avere dei problemi, ma il colore della vostra pelle vi dà più privilegio di quanto pensiate. Già solo poter continuare la vostra vita senza avere il timore di non sopravvivere a causa del vostro colore di pelle vi rende privilegiati”

Billie Eilish

Ma pensare che il razzismo sia un problema americano è sbagliato, e sono molti gli avvenimenti che ne danno purtroppo prova anche nel nostro Paese. Numerose proteste sono state organizzate anche in Europa, e migliaia di persone stanno scendendo in strada per far sentire la propria voce. Il silenzio, in questo caso, è la cosa peggiore che si possa scegliere. E forse, proprio come hanno dimostrato milioni di persone e numerosi artisti bianchi, il potere del nostro privilegio potrebbe essere usato per fare qualcosa di concreto. Si può partire dall’informazione, dall’apprendimento, dall’ascolto, capire perchè tutto questo accade ancora oggi. Per arrivare poi ad attivarsi concretamente, anche da casa. Di seguito alcuni link:

Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo” affermava Gandhi. A volte basterebbe davvero poco per dare il proprio contributo.

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