Cesare Cremonini “Nessuno vuole essere Robin” | Video, testo e significato

Bellissimo il video di “Nessuno vuole essere Robin”, canzone di Cesare Cremonini. La clip è liberamente ispirata al film “Birdman”

Da oggi on line il video ufficiale di “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini, brano estratto dall’album “Possibili Scenari”. Il video, ideato dallo stresso Cremonini, è stato girato dal regista Giorgio J. Squarcia e rimarca ancora una volta, come per “Poetica” una scelta teatrale di Cremonini.

Nel video, un malinconico attore vestito da supereroe si aggira per il palco e dietro le quinte con un il cuore colmo di malinconia e preoccupazioni, mostrandoci il teatro nelle sue mille sfaccettature; dalle audizioni, alle prove, ai camerini, alle luci della ribalta…
Il richiamo al capolavoro cinematografico “Birdman” di Iñárritu è immediatamente riconoscibile. Nel film, il ruolo dell’eroe sconfitto era dell’attore Michael Keaton, qui nel video di “Nessuno vuole essere Robin” a fare da protagonista è l’attore Francesco Mastrorilli.

Il significato di “Nessuno vuole essere Robin”

A chiarire il significato del profondo testo di “Nessuno vuole essere Robin” è stato lo stesso Cesare Cremonini. Il tema della canzone è la profonda solitudine che si può provare in un rapporto o nella vita. Queste le parole di Cremonini in una recente intervista per TV Sorrisi e Canzoni:

Questo brano, che è molto autobiografico, si permette di giocare con le relazioni, mettendo il cane al centro tra l’uomo e la donna come se fosse lo spartiacque dei nostri rapporti umani, personali, famigliari. Il protagonista sono io che chiedo disperatamente di dormire con la persona amata, promettendo persino di non toccarla… e lei trova la scusa “No, devo dormire con il cane”.

“Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini – testo

Come mai sono venuto stasera
Bella domanda
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane, ci crederesti
Che in cucina ho tutto tranne che il sale, me lo daresti
C’ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male
Fammi un’altra domanda
Che non riesco a parlare
Quel che vorrei dirti stasera è
Non ha importanza
È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo
Quando il cielo è silenzioso e mi nevica dentro
Se giurassi di dormire con te non toccarti, toccarti, toccarti

Ma certo, puoi dormire col cane
Sai quanta gente ci vive coi cani
E ci parla come gli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire
Come treni che non hanno i binari
Ma ali di carta e quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo
Di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani

Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli
Tutti con il numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

È certo che è proprio strana la vita ci somiglia
È una sala d’aspetto affollata e di provincia
C’è un bambino di fianco all’entrata che mi guarda
E mi chiede perché
Pecche passiamo le notti aspettando una sveglia
Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba
E tu mi chiedi perché
Fammi un’altra domanda che non riesco a parlare

Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta
Aspettando il domani, intanto i giorni che passano accanto
Li vedi partire come treni che non hanno i binari
Eppure vanno in orario
E quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook
Che si credono geni
Ma parlano a caso
E mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani

Ti sei accorto anche tu che siamo tutti più soli
Tutti con il numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

Come mai sono venuto stasera
Come mai sono venuto stasera
Bella domanda

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