Christoph Waltz alla Festa del Cinema di Roma: “Di Tarantino amo soprattutto la scrittura”

Christoph Waltz Festa del Cinema Roma

Christoph Waltz - Incontro con il pubblico

Un incontro con il pubblico che ha mostrato il lato meno conosciuto del grande attore Christoph Waltz. L’uomo e l’artista si sono raccontati con il cinema

Icona del regista Quentin Tarantino, che l’ha portato alla gloria con i ruoli di Hans Landa in Bastardi Senza Gloria e King Schultz in Django, Waltz è uno degli attori più amati degli ultimi anni.
I suoi ruoli brillanti e ricercati, la sua dialettica e la simpatia che rende ogni suo personaggio, anche il più cattivo, estremamente divertente, sono le carte vincenti che l’hanno portato ad essere amato da milioni di fan.

Christoph Waltz ha fatto il suo ingresso in una Sala Petrassi gremita, e si è presentato al suo pubblico per mezzo di alcuni film che l’hanno reso celebre, e infine con tre titoli scelti personalemente da lui.

Christoph Waltz, Tarantino e l’improvvisazione

Com’era prevedibile, l’incontro con Christoph Waltz è iniziato con una scena in cui interpreta il ruolo che l’ha reso celebre al grande pubblico, quello di Hans Landa, Colonnello nazista di Bastardi Senza Gloria. La scena scelta è stata quella in cui Landa si mette d’accordo con i Bastardi per far finire la guerra e riuscire, allo stesso tempo, a mettersi in salvo.  Proprio del lavoro svolto con Tarantino, l’attore ha parlato maggiormente.

Alla domanda di Antonio Monda, direttore artistico della Festa, di quanta improvvisazione ci fosse nella sua recitazione, Christoph Waltz ha risposto che lui non mette mai improvvisazione nel suo lavoro, perché rispetta il lavoro di sceneggiatura che c’è alle spalle di un personaggio.

I personaggi di Tarantino- ha raccontato -sono tutti nella sua testa. Il suo lavoro di scrittura è meticoloso e preciso, e tutto, anche una semplice virgola che finisce sul copione, esce dalla sua testa.

Quello che amo di più di Tarantino- ha poi continuato -è proprio il suo modo di scrivere; la scrittura più delle immagini. È certamente un grandissimo regista, ma anche dietro la scena più bella c’è prima la scrittura.

Tarantino a parte, citato anche con Django, sono stati mostrati altri film con Christoph Waltz come interprete, a partire da Carnage di Roman Polanski, passando per The Legend of Tarzan di David Yates, fino ad arrivare all’ultimo Downsizing – Vivere alla grande di Alexander Payne.

Il cattivo più amato del cinema

È indubbio che, tra tutti i ruoli svolti, Christoph Waltz ha una certa propensione per i ruoli dei cattivi. Secondo la sua visione, dietro a questo c’è quasi sempre una scelta produttiva. Se un attore ha successo con un ruolo da cattivo, ben presto un finanziatore vorrà proprio lui come cattivo per il proprio film.

Accanto a questa poco velata critica alle produzioni e al mercato cinematografico, Waltz riconosce pure che il ruolo di cattivo, di antagonista, come preferisce dire, è sempre il più interessante. Un personaggio buono, ha la sua possibilità di fare del bene; un personaggio cattivo ha diverse sfaccettature e tante possibili direzioni, che lo rendono di sicuro molto interessante. In più, dimostrando andora una volta di intendersene, Waltz aggiunge che è l’antagonista che manda avanti una storia, che crea conflitto e quindi dà vita ad un racconto interessante.

I tre film scelti da Christoph Waltz

Come consueto negli Incontri Ravvicinati con il pubblico alla Festa del Cinema di Roma, l’artista ospite sceglie alcuni film tra i propri preferiti. Le scelte fatte da Christoph Waltz ci hanno inorgoglito e sorpreso.

I tre film scelti sono stati: Il Momento della Verità di Rosi (1965); Vivere (Ikiro) di Kurosawa e infine I Vitelloni di  Federico Fellini. L’attore ha raccontato il perché della scelta di questi tre titoli:

In tutti e tre questi film, ci sono storie di persone che, non solo vogliono trovare un posto nel loro tempo e nella loro società, ma soprattutto vogliono lasciare un segno.

Il segno, negli occhi e nel cuore di chi lo adora, ancora una volta l’ha lasciato lui. Eppure Waltz lancia a tutti noi un’avvertimento: bisogna vivere e cresce accanto al cinema, e mai fare di qualcuno o qualcosa un idolo intoccabile. Grande lezione di amore per la settima arte e umiltà.

Dopo l’Incontro, l’attore si è fermato a firmare autografi ai suoi fan. Ecco alcuni scatti del momento.

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