Dove eravamo rimasti, il film con Meryl Streep (La Recensione)

Dove eravamo rimasti recensione

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=nZdDOtgF8Ic[/embedyt]


TITOLO: Dove eravamo rimasti

TITOLO ORIGINALE: Ricki and the Flash

REGIA: Jonathan Demme

CAST: Meryl Streep, Mamie Gummer, Rick Springfield, Kevin Kline, Audra McDonald

PAESE: USA

ANNO: 2015

GENERE: drammatico

DURATA: 100 minuti


Ricki and the Flash il titolo originale, Dove eravamo rimasti il titolo italiano che per una volta, incredibile ma vero, rende l’idea in modo migliore.
La pellicola di Jonathan Demme tratta un tema tanto profondo quanto delicato, l’abbandono della famiglia da parte di un genitore e le rispettive conseguenze sulla psicologia e la crescita dei figli. Nonostante Meryl Streep riesca sempre a strappare un sorriso e tanta tanta simpatia, il messaggio del film arriva comunque agli spettatori in modo diretto. Ovviamente questa è solamente recitazione ma, dal momento che la situazione descritta è una situazione reale più che plausibile, la speranza va nella stessa identica direzione di questo film drammatico, sensibilizzare anche i più duri.
Benché sia un’abitudine (negativa) più associata al genitore maschile che a quello femminile, in Dove eravamo rimasti la degenere è la madre. Ricki (Meryl Streep) è una donna non più giovanissima che da diverso tempo ha abbandonato la sua famiglia per inseguire quello che, a suo avviso, è il suo unico vero sogno, la musica. Front woman di una band che suona più per passione che per denaro (non gode infatti di un vasto pubblico), Ricki non mostra sensi di colpa né rimorsi per la decisione presa e, anzi, continua a vivere senza rimpianti nel suo mondo anticonformista e sregolato.

Dove eravamo rimasti – Meryl Streep nei panni di Ricki in una scena tratta direttamente dal film

A cambiare i suoi piani ed i suoi progetti è una notizia inaspettata: la figlia, in seguito ad un brusco divorzio, è entrata in una grave forma di depressione, così grave da spingerla addirittura a tentare il suicidio.
Ricki non ha vie d’uscita ed è costretta a rientrare alla base per cercare di salvare la figlia e ciò che resta del rapporto con il resto della famiglia.
Convivere con l’ex marito, la nuova compagna di quest’ultimo e la figlia in piena crisi depressiva, creerà un susseguirsi di strane ed imbarazzanti situazioni.

Una pellicola ricca di sfumature in grado di toccare tutte le corde dell’essere umano grazie ad un tema principale così importante e, purtroppo, veritiero.
Meryl Streep, come sempre, è una garanzia assoluta e c’è da dire che pure la figlia che ha seguito le sue orme e che nel film interpreta proprio la figlia di Ricki sorprende notevolmente dimostrando di non essere raccomandata solo per il cognome.
Il connubio musica/stati d’animo, rigorosamente alla Glee, riscontra successo o, perlomeno, molto più di quello riscontrato dai The Flash.
Sebbene la redenzione del genitore indegno sia un cliché cinematografico e pura utopia nella vita reale, in Dove eravamo rimasti viene gestito egregiamente: non troppo plateale e scenico ma più naturale e plausibile.
Un film drammatico con qualche sfaccettatura comica (e non immorale) da vedere, per prendere coscienza di una realtà delle cose molto triste e toccante.

“Non importa se i tuoi figli ti amano o no, non è il loro compito amare te, è compito tuo amare loro! E’ questa la tua missione!”

Dove eravamo rimasti – Una scena tratta direttamente dal film

[review]

La Recensione

Il Verdetto

8 Voto

Trattare un tema difficile come l'abbandono della famiglia da parte di un genitore non era impresa facile ma "Dove eravamo rimasti" è riuscito egregiamente nel suo compito, emozionando e facendo piangere tutti.

Recensione

  • Voto Globale 8
Exit mobile version