Fractured è il nuovo thriller macabro di Brad Anderson… ecco cosa ne penso dopo averlo visto

Se c’è una cosa che ho imparato da Westworld di HBO, è che è incredibilmente difficile convincere il pubblico moderno. Non importa quanto sia stato abilmente realizzato il tuo materiale visivo o narrativo, questi ti mangeranno vivo al primo errore. Questo non vuol dire che non si possa fare un ottimo thriller pieno di suspense al giorno d’oggi (vedi Shutter Island o The Prestige ad esempio), ma dopo più di un secolo di storia del cinema, il pubblico è abituato a percepire tutti i giochetti dei registi. Sa intercettare tutti i trucchi narrativi che questi usano per offuscare la verità. Brad Anderson in Fractured prova a giocare sporco con il pubblico – in senso buono ovviamente – e questo è ciò che rende interessante la visione di un film di questo tipo.

Sam Worthington interpreta Ray Monroe, un alcolista alle prese con i suoi fallimenti personali. Mi riferisco principalmente al suo fallimento come marito e padre. In una scena di apertura capisci sin da subito che c’è qualcosa che non va nella mente macabra di Ray. Sembra che la cena del ringraziamento a casa dei genitori di sua moglie Joanne (Lily Rabe) non sia andata molto bene. I due litigano un po’, sino a quando giungono in una sorta di auto grill. Mentre i genitori pensano alle loro cose, Peri (Lucy Capri), la figlia dei due, si ritrova a dover fronteggiare un cane non proprio amichevole. Nel tentativo di spaventare il cane, Ray lancia una pietra che spaventa sia il cane che la figlia. Quest’ultima cade in un baratro e si ferisce. Ray si butta per salvare la figlia e finisce anche lui giù nel precipizio. I due non sembrano aver riportato gravi danni, ma per sicurezza Ray e la moglie decidono di accompagnare Peri al più vicino ospedale.

Fractured mette in scena un mistero hitchcockiano: un ospedale angosciante dove le cose non vanno come dovrebbero andare.

Dopo aver visto Joanne e Peri recarsi al piano inferiore per vari test di controllo, Ray si addormenta nella sala d’attesa e quando si sveglia scopre che le due sono sparite.

Sam Worthington in Fractured

Questo è un territorio familiare per Anderson, che ha realizzato sorprendenti thriller dai toni horror incentrati sul discutibile decadimento mentale dei personaggi principali. Mi riferisco a Session 9 o anche a L’uomo senza sonno, quindi non mi sorprende la scelta del regista di giocare con la mente del suo protagonista. La paranoia, la frustrazione, la rabbia e il dolore sono tutte emozioni che viviamo grazie ai dettagli o inquadrature di Brad Anderson. Gli scatti di Brad mi sono piaciuti molto e riescono a conferire quel giusto tono horror al film. Da parte sua, Worthington si comporta egregiamente nel ruolo di protagonista principale. Mi piace il modo in cui fa del protagonista un uomo che non ha idea di chi fidarsi, incluso se stesso.

Purtroppo per Anderson la sceneggiatura non è lì per sostenerlo. Ci sono tre o quattro possibili opzioni sul tavolo per il finale di Fractured e la sceneggiatura sceglie quello più prevedibile. Questo non significa che non ho apprezzato Fractured, anzi, forse è uno dei thriller originali più interessanti di Netflix. Ma è solo un buon thriller, nulla di più.

La Recensione

Fractured

6 Voto

La trama costruita secondo cui un padre "farà qualsiasi cosa per salvare la propria famiglia" prende in giro una storia potenzialmente avvincente sui compromessi morali della medicina privatizzata. E' un vero peccato perché il lavoro di Brad Anderson e del protagonista principale non sono affatto male.

PRO

  • Brad Anderson
  • Sam Worthington

CONTRO

  • Sceneggiatura

Recensione

  • Voto 6
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