Fran Lebowitz: una vita a New York, la recensione di una serie strabiliante

Fran Lebowitz 2021

Fran Lebowitz: una vita a New York, è la nuovissima docuserie di Martin Scorsese prodotta per Netflix e approdata sulla piattaforma a gennaio 2021, che ci racconta una New York City inedita, narrata dalla fenomenale comica, scrittrice e attrice Fran Lebowitz.

Il trailer di Fran Lebowitz: una vita a New York

Chi è Fran Lebowitz

Frances Ann Lebowitz è il suo vero nome, ed è nata a Morristown il 27 ottobre 1950. È una scrittrice? È un’umorista? È un’attrice? La risposta è che è tutte queste cose e nessuna insieme.

Come scrittrice, i suoi libri più importanti sono stati Metropolitan Life, divulgato nel 1978, e Social Studies, che risale al 1981. A questi si aggiunge il suo unico libro per bambini, pubblicato nel 1994, Mr. Chas and Lisa Sue Meet the Pandas, diffuso in italia con il titolo Due panda a New York. Dopo queste pubblicazioni, seguì un lungo silenzio. Come attrice, invece, molti la ricorderanno nelle vesti di giudice in The Wolf of Wall Street, o nelle serie TV Law & Order – I due volti della giustizia e

Criminal Intent. Su un aspetto di questa donna, però, il silenzio non mai è calato: mi riferisco al suo sarcasmo, pungente in ogni occasione e su qualsiasi argomento, dimostrato in tutte le sue apparse televisive a show e programmi che la vedono come protagonista. Durante uno di questi show, una ragazza le chiede:

“Come si impara ad avere sarcasmo?”

E Fran risponde:

“Come si impara ad essere alti”.

Prima di essere tutto ciò, è una donna che si è trasferita a New York con pochi dollari in tasca da giovanissima, e che per mantenersi ha fatto tantissimi lavori: autista, donna delle pulizie, tassista donna in mezzo a una professione di soli uomini. Solo in seguito inizia la sua collaborazione con Interview, dove rimane a lungo e dove conosce Andy Warhol, senza andarci granché d’accordo.

Questa è la carriera di Fran, che è molto altro ancora: omosessuale dichiarata, ebrea, lettrice ossessionata tanto da indebitarsi per comprare una casa così grande che possa contenere tutti i suoi libri, fumatrice incallita, amante dei vestiti, col suo stile ineguagliabile e anticonformista.

L’umorista, scrittrice, lettrice e attrice Fran Lebowitz

La sua amicizia con Martin Scorsese

Fran e Martin sono amici da una vita, e Pretend It’s a City (nel titolo originale, mentre in italiano è Fran Lebowitz: una vita a New York) è il secondo documentario che il regista le dedica. Il primo fu Public Speaking, uscito più di dieci anni fa, nel 2010.

In Pretend It’s a City non ci sono inutili contorni, la protagonista impersonifica la serie stessa: infatti, le sette puntate sono girate per lo più intorno a un tavolo del Players Club di New York, intervallate da altre interviste di Fran con personaggi quali Toni Morrison, Spike Lee e Alec Baldwin. La trama? Sono le domande che vengono rivolte a Lebowitz. I temi di cui si discute sono vari, ad esempio: lo sport

“La cosa che mi sconvolge sono le persone in strada che urlano frasi come “Abbiamo vinto, abbiamo vinto!” e io mi chiedo: abbiamo chi? Loro hanno vinto, tu eri a casa a bere birra! È un business! Non ho mai sentito nessuno dire “La coca-cola ha vinto, la Pepsi ha perso!” Come ti hanno convinto a fare questo? Mi piacerebbe saperlo!”

La salute

“Le cattive abitudini possono ucciderci, ma le buone non ci salvano. Vivere in modo sano non da nessuna garanzia”.

I libri

“Chiunque tu sia, hai solo la tua vita. Ma nei libri, hai un trilione di vite, un trilione di cose. Dunque per me è solo un modo per essere immensamente ricchi, forse è per questo che non mi importa dei soldi: dal momento che puoi leggere sei incredibilmente ricco, cioè voglio dire così ricco che se passi il tempo a leggere non te ne resta per il denaro, che non è niente in confronto al leggere, che è immenso”.

E tanto altro, da cui emerge il ritratto di una donna disillusa, scettica, ma tanto, tanto tanto simpatica, che ci fa sorridere anche nella malinconia dei bei tempi che furono della NYC degli anni ’70, ma anche del mondo pre-coronavirus.

Perché la docuserie è imperdibile

Martin Scorsese e Fran Lebowitz, amici da sempre

Umorismo e NYC in sette puntate che seguono le riflessioni a ruota libera di una fra le umoriste più amate: Fran Lebowitz. Non è solo il carisma di lei e il fascino di lui (Martin Scorsese): è l’unione dei due messi insieme, la leggerezza, che mai neanche lontanamente si avvicina alla superficialità e la varietà dei temi trattati, che sì si rifanno alla “grande mela”, ma sono i temi che toccano la nostra quotidianità in ogni angolo del mondo.

Un indiscusso capolavoro che non si può evitare di vedere.

E tu che ne pensi di questa docuserie firmata Scorsese?

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La Recensione

Fran Lebowitz: una vita a New York

8 Voto

Fran Lebowitz: una vita a New York è una fantastica serie di sette puntate in cui Martin Scorsese pone domande alla sua amica e umorista sui temi più disparati, in cui offre il suo divertentissimo punto di vista.

PRO

  • Fran Lebowitz e Martin Scorsese sono una coppia formidabile, sullo sfondo di una NYC nella sua vera veste.

CONTRO

  • L'ambientazione è statica in tutte le puntate, si poteva fare di meglio.

Recensione

  • Voto 8
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