È morto Franco Battiato: chi era, carriera e le 5 canzoni migliori

Franco Battiato muore all'età di 76 anni

Francesco Battiato, in arte Franco Battiato, è stato un cantautore italiano, nato il 23 marzo 1945 e venuto a mancare oggi, 18 marzo 2021 all’età di 76 anni.

Nato in un paesino in provincia di Catania decide che nella vita avrebbe voluto fare il musicista e, come ha raccontato qualche tempo fa, “Quando sono cresciuto e ho cominciato a fare il musicista, tutti mi guardavano come fossi diventato matto”. Dopo aver inciso le sue prime canzoni a Milano per l’etichetta Bla Bla, entra a far parte dei grandi musicisti della musica italiana. Nel 1981 pubblica “La voce del padrone”, contenente alcune delle canzoni tutt’ora più amate come “Cuccurucucu” e “Centro di gravità permanente“. Nello stesso anno vince il festival di Sanremo con il brano “Per Elisa“. Nel 1996 esce il suo album “L’imboscata” contenente “La cura“, uno dei suoi singoli più famosi. Il suo ultimo album, uscito nel 2019 è “Torneremo ancora“, l’omonima canzone che fa parte dell’EP parla proprio di rinascita e speranza, argomento molto importante per lui e di cui ha spesso parlato.

Il cantante era da molto tempo affetto da un male oscuro e la sua ultima apparizione risale al 2019, data di uscita del suo ultimo disco. L’artista era molto affascinato dal concetto di rinascita e, come canta nella sua ultima canzone, “La vita non finisce, è come il sonno”, dunque questo non è un addio ma una rinascita.

Lista delle 5 canzoni migliori di Franco Battiato e il loro significato

La cura

Sicuramente uno dei brani più celebri del cantautore. Brano del 1996, contenuto nell’album “L’imboscata“. Il tema di questa canzone è quello dell’amore e in particolare del suo potere curativo insieme a quello della musica. Molti hanno considerato questa testo d’amore come il più bello di tutta la canzone italiana.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te

Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale 
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te

Centro di gravità permanente

La canzone è contenuta nell’album “La voce del padrone“, pubblicato nel 1980, sicuramente uno dei più grandi successi del cantautore. In questa canzone si parla del senso di smarrimento e della necessità di trovare un punto stabile.

Una vecchia bretone
Con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù
Capitani coraggiosi
Furbi contrabbandieri macedoni
Gesuiti euclidei
Vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
Della dinastia dei Ming

Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Avrei bisogno di
Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Over and over again

Per le strade di Pechino erano giorni di maggio
Tra noi si scherzava a raccogliere ortiche
Non sopporto i cori russi
La musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese
Neanche la nera africana

Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Avrei bisogno di
Cerco un centro di gravità permanente
Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
Over and over again

You are a woman in love
Baby I need your love
I want your love
Over and over again
Come in into my life
Baby, I want to give you my soul
Baby, I need your love

Cuccurucucu

Anche questo brano è contenuto nell’album “La voce del padrone” ed è una delle sue canzoni più ballate in assoluto. Il brano è ricco di citazioni e omaggi ai Rolling Stones, Mina, Bob Dylan, Milva, Nicola Di Bari e Chubby Checker.

Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava
Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava

Le serenate all’istituto magistrale
Nell’ora di ginnastica o di religione
Per carnevale suonavo sopra i carri in maschera
Avevo già la luna e urano nel leone
“Il mare nel cassetto”
“Le mille bolle blu”
Da quando sei andata via non esisto più
“Il mondo è grigio il mondo è blu”

Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava
Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava

L’ira funesta dei profughi afgani
Che dal confine si spostarono nell’Iran
Cantami o diva dei pellerossa americani
Le gesta erotiche di Squaw “pelle di luna”
Le penne stilografiche con l’inchiostro blu
La barba col rasoio elettrico non la faccio più
“Il mondo è grigio il mondo è blu”

Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava
Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava

Lady Madonna
I can try
With a little help from my friends
Whoa goodbye Ruby Tuesday
Come on baby let’s twist again
Once upon the time you dressed so fine, Mary
Like just a woman
Like a Rolling Stone

Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava
Cuccurucucu paloma 
Ahia-ia-ia-iai cantava

Lady Madonna
I can try
With a little help from my friends
Oh goodbye Ruby Tuesday
Come on baby let’s twist again
Once upon the time you dressed so fine, Mary
Like just a woman
Like a Rolling Stone

La stagione dell’amore

Contenuta nell’album “Orizzonti perduti“, del 1983, è un altro dei suoi grandi successi. Il tema della canzone è il fatto che qualsiasi cosa, anche le relazioni umane, è condizionata dal tempo.

La stagione dell’amore viene e va
I desideri non invecchiano quasi mai con l’età
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più

La stagione dell’amore viene e va
All’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai

Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore
Nuove possibilità per conoscersi
E gli orizzonti perduti non si scordano mai

La stagione dell’amore tornerà
Con le paure e le scommesse
Questa volta quanto durerà
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà piùNe abbiamo avute di occasioni
Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai

Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore
Nuove possibilità per conoscersi
E gli orizzonti perduti non si scordano mai

La stagione dell’amore viene e va
I desideri non invecchiano quasi mai con l’età
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai

Voglio vederti danzare

Canzone contenuta nell’album “L’arca di Noè” del 1982. Questo è uno dei brani che ha ricevuto più riarrangiamenti e cover. Il testo è molto ritmato ed elettronico per poi sfociare in una sorta di valzer viennese verso la fine.

Voglio vederti danzare
Come le zingare del deserto
Con candelabri in testa
O come le balinesi nei giorni di festa

Voglio vederti danzare
Come i dervishes turners che girano
Sulle spine dorsali
O al suono di cavigliere del Katakali

E gira tutto intorno alla stanza mentre si danza, danza
E gira tutto intorno alla stanza mentre si danza

E Radio Tirana trasmette
Musiche balcaniche mentre
Danzatori bulgari
A piedi nudi sui bracieri ardenti

Nell’Irlanda del Nord
Nelle balere estive
Coppie di anziani che ballano
Al ritmo di sette ottaviE gira tutto intorno alla stanza mentre si danza, danza
E gira tutto intorno alla stanza mentre si danza

Nei ritmi ossessivi la chiave
Dei riti tribali
Regni di sciamani
E suonatori zingari ribelli

Nella Bassa padana
Nelle balere estive
Coppie di anziani che ballano
Vecchi valzer viennesi

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