La recensione di Freaks Out, il film di Gabriele Mainetti, tra storia e fantasia…

Freaks Out

Freaks Out

Dopo il successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, il regista Gabriele Mainetti torna al cinema con il film Freaks Out, scritto insieme allo sceneggiatore Nicola Guaglianone. Un progetto ambizioso e immenso, che doveva uscire nelle sale già nel 2020, ma che ha avuto una post produzione lunga e travagliata per via dello stop dovuto alla pandemia.

Con Freaks Out siamo al cospetto di un vero e proprio kolossal, che spazia tra il genere fantastico, lo storico ucronistico e un vero e proprio film di super eroi. Una scelta precisa, già intrapresa con Lo chiamavano Jeeg Robot nel 2016, la scelta di rinnovare il cinema italiano riportando in alto i generi che da tempo non vengono curati dal cinema nostrano.

Così con Freaks Out ritroviamo sì la commedia scanzonata, pop, ma anche una messa in scena storica precisa, accurata, così come effetti speciali sorprendenti, come nei migliori film d’azione. In Freaks Out c’è tutto… forse troppo.

Ma andiamo a vedere un po’ più nel dettaglio cosa ci racconta il film diretto da Gabriele Mainetti.

Di cosa parla il film Freaks Out?

Più che dire di cosa parla, sarebbe più giusto spiegare in che meraviglioso mondo ci trasporta il film di Mainetti. La prima sequenza del film ci porta dritti nella magia, quella di un piccolo circo, il circo Mezza Piotta, che offre ai suoi spettatori sbalorditi i numeri dei protagonisti.

Abbiamo l’uomo calamita, Mario, che riesce ad attrarre a sé i metalli; l’uomo lupo, Fulvio, che ha il corpo completamente ricoperto da peli, ma anche una forza incredibile. L’uomo insetto, Cencio, albino e con il potere di richiamare e comandare tutti gli insetti, e infine Matilde, la vera perla del film, la donna elettrica, che con il solo tocco può accendere una lampadina e che nasconde dentro di sé un potere immenso che però non sa ancora comandare.

A capo di tutti c’è Israel, un mago che tiene insieme il circo e tutti i suoi componenti, e che per ognuno di loro rappresenta una sorta di figura paterna, soprattutto per la giovane Matilde.

La magia del circo, però, viene brutalmente interrotta dalla violenza della guerra, dalle bombe che cadono a pioggia su Roma e su tutti i suoi abitanti. Siamo infatti negli anni della Seconda Guerra Mondiale, e Roma è sotto l’attacco dei tedeschi.

Con la guerra, i morti e la miseria, il circo non vede un gran futuro davanti a sé, eppure, senza un circo che permetta loro di esibirsi, i personaggi del film non si sentono altro che mostri, scherzi della natura, freaks, che mai ptrebbero essere presi seriamente. Israel così decide di procurarsi i documenti utili per far partire tutti per l’America, ma ancor prima di riuscirci, sparisce misteriosamente, lasciando tutti nello sconforto.

Che fare quindi, ora che il sogno americano, così come tutti i loro risparmi, sono spariti? Mentre Matilde resta ferma sulla sua decisione di mettersi alla ricerca di Israel, Mario, Fulvio e Cencio decidono di presentarsi al famoso Berlin Zircus, il grande circo tedesco guidato da Franz, un brillante pianista (e nazista) che ha sei dita per mano e che cerca in tutti i modi di portare a sé altre persone con segni particolari e con poteri.

Ed è proprio Franz uno dei personaggi principali, lo spietato e folle antagonista della storia, un personaggio volutamente eccessivo. Un cattivo come se ne vedono pochi, ma che forse è davvero un po’ troppo.

Il poster di Freaks Out

Franz, la parte necessaria ma forse esagerata di Freaks Out

Nella storia raccontata da Freaks Out, così come in ogni storia, non può mancare la parte dell’antagonista, in questo caso Franz.

Franz è un tedesco nazista che ha da sempre il desiderio di entrare nell’esercito e di combattere in prima fila per la sua nazione. Un difetto fisico, però, lo rende imperfetto, e non adatto ad entrare a far parte dei militari della “razza”. Franz, come abbiamo anticipato, ha sei dita per mano. E’ per questo, come i protagonisti, una vittima, che subisce discriminazioni per il semplice fatto di essere diverso per qualcosa.

Fratello di un pezzo grosso dell’esercito, e abile pianista (proprio grazie alle sue particolari mani), Franz ha la possibilità di diventare una vera e propria star, applaudita e amata da tutti, nel Berlin Zircus.

Ma Franz, al di là della differenza fisica, ha anche un potere, così come tutti gli altri personaggi del film. Franz sa vedere nel futuro attraverso visioni spaventose e rivelatrici. Vede la fine del Terzo Reich, vede la fine di Hitler, e vede qualcos’altro… la possibilità di vincere la guerra grazie all’intercessione di qualche freak con un grande potere.

E’ proprio per questo motivo che Franz attira a sé la maggior parte dei freaks con la promessa di farli lavorare nel suo circo, ma in realtà li tortura mettendo alla prova i loro poteri. Lo scopo è quello di avere la sua rivalsa: scartato dall’esercito, punta a voler creare un suo esercito di freaks, con poteri così grandi da cambiare il corso della Storia.

Nonostante la storia di Franz sia costruita proprio per essere il perfetto antagonista, la sensazione è che in molti punti si esageri, si indugi troppo sulle sue visioni del futuro e sulla sua follia. Come se gli si desse troppo spazio, spazio che invece si poteva dare a Matilde e alla sua storia personale (accennata ma mai raccontata nel film).

Perché vedere Freaks Out

I motivi per vedere Freaks Out al cinema sono tanti. In primis per la spinta di cambiamento che porta nel cinema italiano, e poi perché sa trasportare in un mondo magico ben calato in una realtà storica.
In ogni momento bisogna tener presente che siamo nell’universo del fantastico, che non manca ucronia, ma che la drammaticità del periodo storico della Seconda Guerra mondiale arriva in ongni caso forte e chiara.

Un altro motivo per vedere Freaks Out è per il cast, perfetto in tutto, a partire dalla giovanissima Aurora Giovinazzo nei panni di Matilde, Claudio Santamaria in quelli di Fulvio, Pietro Castellitto in quelli di Cencio, Giorgio Tirabassi in quelli di Israel ed infine Franz Rogowski nel ruolo di Franz.

Lascia un commento per dire la tua su Freaks Out e sulla recensione.

La Recensione

Freaks Out

6 Voto

Un film che ci trasporta in un mondo magico, quello del circo durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale a Roma. Un gruppo di freaks faranno di tutto per salvarsi la vita, compreso usare i loro poteri magici. Un film che ci porta in un universo fantastico e ucronistico, con un cast spettacolare ma qualche esagerazione nella trama che si poteva sicuramente evitare.

PRO

  • Cast
  • Fotografia ed effetti speciali
  • Regia

CONTRO

  • Alcune scene troppo lunghe ed esagerate

Recensione

  • Voto 6
Exit mobile version