Una nuova versione de Il Mio Nemico di Daniele Silvestri insieme al rapper Rancore

Rancore e Silvestri

Rancore e Daniele Silvestri

Si chiama Il Mio Nemico Invisibile, la nuova versione e allo stesso tempo il regalo che Daniele Silvestri ha voluto fare ai propri fan, collaborando ancora una volta con il rapper Rancore.

La canzone è una nuova versione dello storico successo di Daniele Silvestri, mixata con le canzoni Non esistono e Invisibili scritte da Rancore insieme a Dj Myke. Già cantata in diversi live, diventa una canzone a sé da oggi, 22 maggio.

Il Mio Nemico Invisibile è davvero una canzone molto coinvolgente, con un flusso inarrestabile che sposa bene i versi di Silvestri con quelli di Rancore in un sound elettronico molto bello. Un esperimento e una collaborazione ben riuscita, che sicuramente ascolteremo spesso in radio nei prossimi mesi.

Il significato del testo de Il Mio Nemico Invisibile

Il Mio Nemico Invisibile è la seconda collaborazione che vede insieme Daniele Silvestri e Rancore dopo Argentovivo, un lavoro a quattro mani e due ugole che regala a tutti noi un’altra bellissima canzone.

A spiegare com’è nata Il Mio Nemico Invisibile è stato lo stesso Silvestri in un post sul suo profilo Instagram ufficiale:

A fine febbraio eravamo già a buon punto, quasi pronti a battezzarne l’uscita discografica. Poi il cataclisma globale.
Che non ha interrotto solo il lavoro, ma anche banalmente il senso della cosa, la necessità artistica che c’era dietro, l’opportunità. Ognuno di noi si è ritrovato in un mondo nuovo, sconosciuto in gran parte.
E le “storie” precedenti a questa specie di “guerra mondiale” non sembravano avere più alcun senso.
Poi però, piano piano, la necessità è tornata. E forse proprio perché sembra di “uscire” da una guerra, l’immaginario proposto da Il mio nemico non sembrava più così inadatto. Anzi.
Solo che a quel punto il racconto non poteva prescindere da quanto appena successo, e così sia io che Tarek abbiamo inevitabilmente ripreso in mano il pezzo modificando lo sguardo e le intenzioni, cambiando e riscrivendo anche una parte del testo. È così che è nata “Il mio nemico invisibile”

Come non essere d’accordo con Silvestri? In questa lenta ripresa post quarantena, lasciamoci caricare da Il Mio Nemico Invisibile.

Fammi sapere cosa ne pensi, dopo aver letto il testo integrale qui di seguito.

Il testo de Il Mio Nemico Invisibile

Tanto mi affido ad amici che non esistono
Io rido dietro nemici che non esistono
Ho paranoie su storie che non esistono
In mezzo angosce e gioie che non esistono
Mi metto addosso vestiti che non esistono
Vado a votare partiti che non esistono
Mi sento addosso degli occhi che non esistono
Normale che non mi tocchi, io non esisto
No

Finché sei in tempo tira
E non sbagliare mira
Probabilmente il bersaglio che vedi è solo l’abbaglio di chi da dietro spera
Che tu ci provi ancora
Perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa
La fregatura è che c’è sempre un altro che paga
E c’è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
Però chissà come mai qualsiasi cosa accada
Nel palazzo lontano nessuno fa una piega
Serve una testa che cada e poi chissenefrega
La prima testa di cazzo trovata per strada
Serve una testa che cada e poi chissenefrega
La prima testa di cazzo trovata per strada
Se vuoi tirare tira
Ma non sbagliare mira
Probabilmente il bersaglio che vedi
È solo l’abbaglio di chi da dietro giura
Che ha la coscienza pura
Ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
La dittatura c’è ma non si sa dove sta

Non si vede da qua, non si vede da qua
La dittatura c’è ma non si sa dove sta
Non si vede da qua, non si vede da qua

Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte Visa
E quando uccide non chiede scusa
Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte Visa
E quando uccide non chiede scusa

Sono invisibile quanto il nostro salario
Quanto quei 2 secondi che riordini il fuso orario
Fate meglio a togliere il mio nome dal dizionario
Questa voce è finta e chi la registra che è un visionario
Sto sul binario e aspetto il treno delle sei
I miei occhi senza pupille, solo due nei
Nei bei giorni che vivo mi chiederei
“Ma se il mondo fosse deserto e tutti gli altri te li crei?”
Chissà cosa creerei, o, forse, l’ho già creato
Se guardo con gli occhi miei la legge porta al reato
L’amore, il volto di lei, le luci della città
In una lenta overdose che si raggiunge all’eternità
La carta d’identità, è bianca la fototessera
Il mondo è come un paese, la guerra che è sempre estera

Finché sei in tempo tira
E non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)
Finché sei in tempo tira
E non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)

Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte Visa
E quando uccide non chiede scusa
Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte Visa
E quando uccide non chiede scusa

Tanto mi affido ad amici che non esistono
Io rido dietro nemici che non esistono
Ho paranoie su storie che non esistono
In mezzo angosce e gioie che non esistono
Mi metto addosso vestiti che non esistono
Vado a votare partiti che non esistono
Mi sento addosso degli occhi che non esistono
Normale che non mi tocchi, io non esisto
No

Il mio nemico non ha nome
Non ha nemmeno religione
E il potere non lo logora
Il potere non lo logora
Il mio nemico mi somiglia è come me
Lui ama la famiglia
E per questo piglia più di ciò che da
E non sbaglierà
Ma se sbaglia un altro pagherà
E il potere non lo logora
Il potere non lo logora

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