Arrivano gli inediti di XFactor 2018: la recensione dei brani

Fra gli inediti di XFactor spiccano la Cherofobia di Martina e La fine del Mondo di Anastasio. Renza purtroppo viene eliminata al tilt

XFactor 2018: Fedez e le concorrenti over Renza e Naomi

XFactor 2018: Fedez e le concorrenti over Renza e Naomi

Il via ai Live!

La dodicesima edizione di XFatctor è giunta alla puntata degli inediti. Gli 8 concorrenti rimasti in gara quindi entrano nel mondo della discografia vera e propria, incidendo un loro inedito, che può essere scritto da loro o da altri autori.

Spesso nelle scorse edizioni c’era un inedito firmato da una “star”, ricordiamo quello di Chiara Galiazzo nella sesta edizione con il brano Due Respiri ci ha collaborato Eros Ramazzotti e un anno dopo quello di Michele Bravi La vita e la felicità scritto da Tiziano Ferro. Entrambi i cantanti poi si sono rivelati i vincitori del talent.

Ultimamente invece abbiamo assistito al boom del cantautorato, dei rapper e delle ragazze con la chitarra, per questo infatti quasi tutti gli inediti scritti dai concorrenti stessi.

Il quinto live di XFactor quindi è dedicato alla presentazione degli inediti, che da sempre erano le esibizioni nelle quali la scenografia contemporanea e pop curata prima da Luca Tommasini passava in secondo piano lasciando spazio alla musica e ai cantanti, aggiungendo a volte anche il testo in grafica. Stavolta, con la nuova direzione artistica di Simone Ferrari sembra che questa filosofia sia stata ignorata, rimanendo sempre su outfit eccessivi, luci stroboscopiche e maxi scenografie.

Questa scelta però potrebbe essere giustificata dal fatto che gli inediti di XFactor 12 sono decisamente inferiori rispetto alle edizioni passate.

Solo tre o quattro riescono a spiccare fra gli altri mentre il resto è trascurabile, fra questi ultimi rientrando anche le “grandi voci” della stagione.

Luna- Los Angeles (Under Donna)

Iniziamo la puntata con l’inedito di Luna, la concorrente under donna del giudice Manuel Agnelli. La sedicenne sarda rivela di avere un fidanzato oltreoceano, perciò la canzone rispecchia questo suo amore vissuto a distanza: “Io sono l’Europa tu Los Angeles”.

Il testo è discutibile, nonostante sia stato scritto da Jake La Furia, Alessandro Raina e con la collaborazione di Big Fish, è una canzonetta pop con una melodia forse troppo simile ai brani di Gionny Scandal. L’ennesima pecca? Essere decisamente orecchiabile.

Renza- Cielo Inglese (Over)

Fedez dichiara fin dalla presentazione che avrebbero potuto tranquillamente usufruire di un brano scritto da cantanti famosi, ma hanno volutamente scelto di preferire un testo scritto da una cantautrice esordiente, Rakele. Il brano ha la stessa personalità di Renza, sobria ed elegante. È una di quelle che canzoni che al primo ascolto non colpisce, né tanto meno vuole diventare un tormentone; per questo motivo però Renza non riesce a colpire nel segno gli spettatori e va al ballottaggio.

Anastasio- La fine del mondo (Under Uomini)

Il giovane cantautore napoletano ripropone con un arrangiamento modificato la canzone delle audition. Il pezzo ha una grande potenza, fa saltare il pubblico sulle sedie con il testo è più simile ad una poesia che ad una canzone. Con questo brano Anastasio aveva colpito anche Asia Argento riuscendo a farla commuovere.

Marco Anastasio ha qualcosa da dire e il pubblico lo sa.

Però, per quanto la sua bravura non sia messa in discussione, non si può affermare che sia una novità nel panorama musicale perché una canzone di Anastasio non è così diversa dal cantautore Rancore (Sunshine, 2016)

Sherol- Non ti avevo ma ti ho perso (Under Donna)

Già il titolo è un programma, lungo e noioso. Sherol è stata amata dal suo giudice Manuel Agnelli fin dagli home visit (riservandole un posto nei live in anteprima) eppure la grande voce di Sherol nel corso dei live ha perso potenza, soprattutto se a mancare è la capacità interpretativa. Non basta la lacrima a fine esibizione per emozionare, deve essere la sua voce ad emozionare.

L’inedito parla del suo rapporto col padre, ma il testo scritto dallo stesso Agnelli non è incisivo e alla fine si ottiene un brano mediocre che subito dopo passa nel dimenticatoio.

Naomi- Like the Rain (Unpredictable) (Over)

Fedez le cuce addosso il ruolo di cantante di musical di Broadway, già facendole cantare qualche puntata prima la canzone del film “The Greatest showman”. Arriva con un inedito, scritto da Federico Zampaglione e prodotto da Fausto Cogliati, che fa lo stesso errore di quello della sua vera rivale del programma: Sherol. Il brano sembra una versione scadente di tutto quello che abbiamo già sentito, ha l’obiettivo di mostrare solo le sue doti canore ma per questo è poco adatta alla radio e al pubblico che segue XFactor.

Bowland- Don’t Stop Me (Band)

L’unica band con cui Lodo Guenzi è rimasto in gara, sono qualcosa di veramente nuovo nel panorama musicale che non si rivolge all’Italia ma al mondo. I Bowland sono una band potentissima con uno stile più adatto al pubblico internazionale, infatti non ci aspettava nemmeno che il pubblico nostrano li potesse portare fin qui, ma li ringraziamo perché hanno un inedito orecchiabile, nuovo e perfettamente calzante con il loro mood. La canzone è stata scritta da loro nel lontano 2011 ma riarrangiata e adattata. Finora uno dei migliori.

Leo Gassman- Piume (Under Uomini)

Il titolo non convince nemmeno Mara Maionchi, ma rispetta la scelta del concorrente quindi non viene modificato. Alla fine, la tranquillizza: il brano non parla di piume.

Una canzone d’amore pop e mainstream; ciò che la rende speciale è paradossalmente, quello che i giudici gli hanno sempre criticato: l’interpretazione. Leo riesce a far passare in secondo piano un brano così così che sarebbe stato meglio presentarlo a Sanremo che a XFactor.

Martina Attili- Cherofobia (Under Donna)

Ultima, ma decisamente non per importanza, Martina Attili: 16 anni di simpatia, carisma e intelligenza. Un brano come Cherofobia dimostra una grande audacia di scrittura e capacità di empatia, al contrario di tutti gli altri, questo brano è impossibile da dimenticare. Ti entra nella testa e soprattutto nel cuore, grazie anche alla capacità di Martina di interpretare perfettamente il brano che sembra quasi recitato.

Come Anastasio, anche lei aveva portato questo brano alle audition, riarrangiato non perde comunque la potenza dell’originale.

Martina è una grande cantautrice e allo stesso una grande interprete, cosa che non si può dire di nessun altro in gara quest’anno.

L’ultima manche vede al ballottaggio Naomi, contro Renza. Un duello fratricida che in modo o nell’altro vedrà perdente Fedez.

Il pubblico esprime la sua scelta. Esce Renza, il volto e il brano più elegante e forse elitario di questa dodicesima edizione di XFactor, lasciando in gara Naomi e obbligandoci quindi a riascoltare nei prossimi live una canzone banale e noiosa.

Forse il pubblico è curioso di trovarsi davanti al vero duello di tutta l’edizione: Naomi vs Sherol.
Le due cantanti più sopravvalutate di questa dodicesima edizione di XFactor.

Exit mobile version