“Oggi Gita in Campagna” … la storia delle insegnanti sexy di Arezzo

La storia delle insegnanti sexy di Arezzo

insegnanti sexy di Arezzo – come dire di no?

A riportare la notizia è stato il quotidiano “la Nazione” e come si legge bene dal titolo queste due insegnanti erano molto generose con i propri studenti, tanto da organizzare delle belle spedizioni naturali e poi di natura ne facevano vedere tanta. La vicenda è successa tempo fa ma solo da pochi giorni sono emersi i fatti, anche perché il marito di una delle due aveva deciso di dimenticare la vicenda e quindi l’agenzia investigativa che gestiva il caso ha esternato via stampa il tutto. Il compagno di una delle insegnanti era diventato sospettoso dopo che l’avvincente moglie si assentava spesso per motivi scolastici. All’inizio pensava che si trattasse di riunioni ma poi ha preso la decisione di ingaggiare degli investigatori privati, quelli dell’agenzia “Ombra” che si occupa per lo più di tradimenti e vicende simili. Le due professoresse sono ancora senza nome, non si conosce ancora l’identità ma hanno 38 e 43 anni e per ora si è scoperto che corteggiavano studenti comunque maggiorenni, quindi non sono state denunciate e attualmente ricoprono ancora il loro incarico di p…fessoresse.

Una delle due aveva affittato un casolare in campagna dove organizzare le ripetizioni di scienze, è proprio vero, l’apparato riproduttore è sempre stato l’argomento preferito di tutti gli studenti. L’sms in codice rivolto agli alunni era :”Oggi Gita in Campagna”. Chissà se questi avevano tutti dei bei voti con le suddette insegnanti ma crediamo proprio di si, magari dovevano meritarseli saziando le focose milf.

insegnanti sexy di Arezzo – chi non avrebbe voluto delle professoresse così?

In merito alla vicenda è intervenuto anche il Moige, movimento dei genitori:

“Stando alle investigazioni private, il comportamento delle professoresse di Arezzo oltre che squallido risulta del tutto incompatibile con il ruolo educativo che rivestono. Quanto accaduto danneggia didatticamente gli alunni, poiché compromette la credibilità del metro di giudizio adottato e può influenzare il rendimento scolastico di tutta la classe. Siamo di fronte all’annichilimento del rapporto professionale che deve esistere tra docente e allievo: in queste condizioni il prosieguo dell’attività didattica è inevitabilmente compromesso”. Così Maria Rita Muniz zi, presidente nazionale Moige – movimento genitori.
“Bisognerebbe appurare da quanto tempo questi “appuntamenti” andavano avanti, per escludere con certezza il coinvolgimento di minori, che aggraverebbe ulteriormente il già deprecabile caso. Abbiamo chiesto l’intervento degli ispettori Ministero dell’Istruzione affinché vengano presi provvedimenti contro le professoresse, che alla luce di quanto accaduto non possono più garantire l’integrità del patto educativo tra istituzioni, scuola e famiglia” conclude Munizzi.

Exit mobile version