Irrational Man, recensione del thriller di Woody Allen

Irrational Man foto dalla recensione

Poster del film Irrational Man

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TITOLO: Irrational Man

REGIA: Woody Allen

CAST: Jamie Blackley, Joaquin Phoenix, Parker Posey, Emma Stone, Meredith Hagner

PAESE: USA

ANNO: 2015

GENERE: thriller

DURATA: 96 minuti


 

La filosofia della morte…

Prendete Woody Allen e fatelo scherzare, vi divertirà con il suo sarcasmo. Poi prendete Woody Allen e chiedetegli cosa sia per lui la morte, vi terrà incollati allo schermo con un thriller originale e intelligente.
In un mondo popolato prevalentemente da persone mediocri che rimarranno fedeli allo status quo per tutta la vita senza mai cambiare (se stessi, figuriamoci il pianeta), Abe Lucas (Joaquin Phoenix) è un professore di filosofia colto e acuto ma ormai privo di entusiasmo. Niente riesce a salvarlo dal baratro in cui è capitombolato, nemmeno il gentil sesso (benché goda di una reputazione da seduttore incallito).
Annoiato e depresso si trasferisce nell’università di una cittadina dove conosce contemporaneamente due donne: Rita Richards (Parker Posey), una collega che subisce il fascino di Abe nonostante sia sposata e Jill Pollard (Emma Stone), una studentessa del suo corso a cui poco a poco si affeziona.
Proprio con quest’ultima vive il momento che gli cambierà l’intera esistenza: un giorno, infatti, mentre sono seduti a chiacchierare ascoltano, involontariamente, la conversazione di una donna dietro di loro che si lamenta con alcuni amici della situazione catastrofica che sta passivamente subendo, con un giudice corrotto in procinto di toglierle la custodia dei figli.
Nella mente di Abe scatta qualcosa, la possibilità di aiutare quella donna tramite un delitto perfetto. Il piano complesso e pericoloso lo eccita a tal punto da farlo ritornare all’azione.

“La vita ha il significato che voi scegliete di darle.”

Irrational Man – scena tratta direttamente dal film

Il significato della vita è l’ingegnoso tema di Irrational Man, un thriller elaborato che fa riflettere (mi piace pensare tutti). La depressione in cui può cadere un essere umano che non riesce più a trovare un obiettivo da conseguire è qualche cosa di veramente realistico in grado di toccare tutte le corde emotive (anche qui mi piace pensare di tutti). Può uno scopo rianimare un corpo ed eccitarlo a tal punto da farlo agire? La risposta è sì. In questa pellicola il mezzo con cui raggiungere il fine (il senso della vita, un senso di pienezza) è la morte. Benché eccessiva e anche un po’ macabra, la morte viene vista come liberazione. Si può liberare se stessi o liberare (ancora meglio) il mondo da persone futili, scorrette e fondamentalmente cattive. O questo, perlomeno, è ciò che pensa l’insegnante di filosofia interpretato da Joaquin Phoenix. Aiutare il mondo ad essere un posto migliore in cui vivere è per lui fonte di grande gioia. Aiutare una donna in difficoltà, senza colpe ma vittima di un sistema corrotto è la giusta soluzione. Elaborare il delitto perfetto, studiando il soggetto da eliminare è eccitante, divertente e rinvigorisce lo spirito.
Non vi è nulla di diverso su cui riflettere. Influenzato da Kant e Kierkegaard? Può darsi. Oppure totalmente stufo dell’apatia che gli sta attorno.

Morale della storia, però, un classico di Woody Allen: sei libero di fare quel che vuoi nella tua vita ma ricorda che sarai tu a prendere le responsabilità delle tue azioni, senza poter mai sfuggire dalla valutazione morale.

 

Irrational Man – scena tratta direttamente dal film

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La Recensione

Il Verdetto

8 Voto

Thriller intelligente e complesso, "Irrational Man" è un film che dà molto su cui riflettere. La morte è vista come un metodo irrazionale per liberarsi e liberare gli altri.

Recensione

  • Voto Globale 8
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