J-Ax: Lascio The Voice, comportamenti poco limpidi della direzione.

The Voice Italia

J-Ax non sarà il prossimo giudice di The Voice dopo 2 edizioni del talent show. Un The Voice che ha un po’ faticato nel dare popolarità ai suoi partecipanti, che difficilmente vendono molto, soprattutto in Italia. Suor Cristina si è tolta qualche soddisfazione in Francia vincendo un disco d’oro ed è stato J-Ax a coltivarla nella sua scuderia. Ora J-Ax ha lasciato la squadra di The Voice parlando di comportamenti poco limpidi nei suoi confronti, ma leggiamo bene il suo comunicato.

Ecco il comunicato di J-Ax:

“Ho deciso di non rifare il talent di Rai2 ‘The Voice'”. La causa della mia scelta è imputabile al comportamento poco limpido nei miei confronti da parte della produzione che ha creato un clima poco rassicurante e spiacevole tanto da pregiudicare la mia partecipazione alla nuova edizione del programma. Ringrazio la Rai, il Direttore di rete Angelo Teodoli e il capostruttura di Raidue Fabio Di Iorio che hanno creduto fortemente in me e con i quali ho instaurato un rapporto di reciproca stima e fiducia che ci ha permesso di condividere i contenuti e lavorare in sintonia.”

Dopo è arrivata anche la risposta dagli organizzatori di The Voice, in pratica Romano e Tombolini di Talpa Italia:

“Apprendiamo con serenità e rispetto la decisione di J-Ax di non rendersi disponibile a partecipare alla prossima edizione di The Voice. Al momento, tra l’altro, la sua presenza al programma da parte della produzione non era confermata e questo crea una fortunata convergenza di intenti. Pur riconoscendo e riconfermando la stima e il valore professionale di J-Ax anche al di là della sua performance in ‘Sorci Verdi’ crediamo che The Voice tragga la sua linfa in gran parte dal dinamismo e dalla creatività dei coach. Dopo due anni, questo apporto da parte di J-AX non sarebbe stato del tutto scontato. Certo invece è forse lo spirito provocatorio di J-Ax che, come molti artisti che vogliono fare gli indipendenti, i ‘Sorci Verdi’ li fanno vedere solo a reti televisive, produttori e format che hanno garantito loro visibilità rispettando le loro doti artistiche. Ci riferiamo anche alle parole poco eleganti e gratuite nei confronti di The Voice usate recentemente da Alessandro durante la sua trasmissione. Tuttavia, riteniamo che i cambiamenti siano sempre fruttuosi, e per questo ringraziamo il Sig. Aleotti per aver collaborato con noi sia lavorando a The Voice sia lasciandolo e per darci, quest’anno, una forte spinta nella direzione del rinnovamento in cui crediamo fortemente. Siamo già al lavoro, i casting sono ripartiti, siamo contenti che l’Italia sia un’ineasuribile fonte di talenti e stiamo investendo energie per una nuova e avvincente edizione.”

Ovviamente J-Ax non ha fatto mancare la sua successiva replica:

Ho lasciato The Voice parlando di clima e comportamenti poco limpidi. Le dichiarazioni di Talpa confermano le mie parole. Un’azienda seria non si permetterebbe mai dichiarazioni simili. Auguri a trovare qualche mio collega disposto a lavorare con voi.
Il programma deve iniziare a gennaio e non c’è nessun coach. Hanno tutti detto di no. I professionisti non lavorano coi dilettanti.

Però se J-Ax ha dato tanto a The Voice lo stesso si puo’ dire del programma che ha dato una promozione assurda all’artista riportandolo alla vetta delle classifiche. Pensate che da solista J-Ax non aveva mai piazzato 25.000 copie – con un album – nella prima settimana di vendita, e con Il Bello D’Esser Brutti c’è riuscito. I talent show danno molta visibilità immensa in questi anni e J-Ax l’ha sfruttata a dovere come lo stesso talent ha sfrutato l’ironia ed il suo modo di fare. Quella che ci ha perso realmente è la Universal Music Italia che promuove gli artisti di The Voice… che non regalano molte gioie all’etichetta discografica in tema di vendite. 

 

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